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CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

Via Mentana n. 43
27058 Voghera (PV)
Tel: 349 4026282
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CSV Lombardia

da www.csvlombardia.it
@Riproduzione Riservata del 05 maggio 2022

Nell’ambito del progetto “SE FACCIO CAPISCO” – avviato dall’associazione Amici dei Boschi con il contributo di Fondazione Cariplo in favore dell’empowerment femminile nel mondo delle scienze – sabato 14 maggio presso la Cascina Bosco Grande si terrà l’evento DONNE E RAGAZZE PER LA SCIENZA: un momento di gioco e di racconto delle ricerche e delle scoperte che hanno avuto come protagoniste scienziate di tutto il mondo.

Donne e ragazze per la scienza. Gioco e racconto di ricerche e scoperte di scienziate

Le differenze di genere nelle materie scientifiche sono legate a pregiudizi e a modelli sociali: la presenza delle donne nelle materie STEM è inferiore a quella dei colleghi maschi a tutti i livelli e diventa sempre più evidente con l’avanzare della carriera. Solo 23 donne hanno ricevuto il Premio Nobel per la Scienza sui 340 assegnati nelle categorie fisica, chimica o medicina.
Al Bosco Grande sarà proposto un memory game che accompagnerà bambini e adulti a scoprire i volti e le storie avventurose di donne che possano ispirare le scienziate del futuro.
L’iniziativa, sviluppata nell’ambito della NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI e della TRAMA DEI DIRITTI, è gratuita e non prevede iscrizione.
Chi lo desidera potrà concludere la serata con un aperitivo equo e solidale allestito con i prodotti di CAFE – la bottega del mondo che ha sede in Corso Garibaldi. Il manifesto dell’evento qui (11 download) .

Per informazioni: info@amicideiboschi.it, cel 349 6237418

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L’evento è inserito nella Trama dei Diritti, uno spazio culturale aperto a tutte le organizzazioni delle province di Cremona, Lodi, Mantova e Pavia che si riconoscono come parte di un sistema di enti e realtà che nei territori concorrono alla costruzione della cultura dei diritti, attraverso un approccio integrato e sistemico a cui si richiama l’Agenda 2030.

Il progetto “SE FACCIO CAPISCO” è dedicato a gruppi di bambine, ragazze e donne. L’associazione Amici dei Boschi vuole attivare percorsi capaci di generare curiosità, interesse per lo studio delle scienze e in particolare per il mondo delle scienze naturali e della biologia. L’obiettivo principale del progetto è rendere il Bosco Grande un’aula a cielo aperto per avvicinare alle scienze naturali con modalità ludiche e coinvolgenti. Un metodo quindi che sappia valorizzare l’esperienza diretta, la naturale curiosità verso la biodiversità, il desiderio di esplorare, i momenti di confronto con adulti e in particolare con esperti.

La NOTTE DEI RICERCATORI è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. L’obiettivo è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Gli eventi comprendono esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti. L’Italia ha aderito da subito all’iniziativa europea con una molteplicità di progetti che ne fanno tradizionalmente uno dei paesi europei con il maggior numero di eventi sparsi sul territorio.

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 07 maggio 2022

VOGHERA – Migliora il traffico ferroviario che vede lo scalo di Voghera come snodo importante del Nord Italia. Le Ferrovie hanno infatti deciso di potenziare i treni che collegheranno le località marittime della Liguria e della Romagna partendo e passando da Voghera.

Le linee ferroviarie Milano-Genova-Livorno e Milano-Genova-Ventimiglia vedranno infatti il potenziamento dei  treni Intercity e Frecciabianca, treni che fermano solo nei centri più grossi e importanti garantendo tempi brevi di percorrenza per le località marittime.

I “Treni del mare” sono nati da una importante collaborazione tra Regione Liguria e Regione Lombardia, il cui servizio rimarrà attivo fino a metà settembre.

Fino all’11 settembre infatti saranno in funzione servizi aggiuntivi sia nei giorni festivi che al sabato.

A seguire le corse festive: Milano P. Garibaldi – Ventimiglia delle 6:43 con arrivo alle 11:20 (Pavia 7:26, Voghera 7:45) e rientri in serata con partenze da Ventimiglia alle 18:05 (Voghera 21:33, Pavia 21:49); Bergamo-Ventimiglia con partenza alle 7:07 (Pavia 8:10, Voghera 8:26) e ritorno alle 18:25 (Voghera 22:00, Pavia 22:17); Milano-Sestri Levante con partenza alle 8:17 (Pavia 9:05, Voghera 9:23) e ritorno alle 17:09 da Monterosso (Voghera 19:54, Pavia 20:13); Milano-Albenga con partenza alle 9:00 (Pavia 9:41, Voghera 9:56) e ritorno alle 17:30 (Voghera 20:03, Pavia 20:19).

Per il sabato, invece, c’è: il Treviglio – Ventimiglia delle 7:22 con arrivo alle 11:45 (Pavia 8:10, Voghera 8:26) e rientro in serata con partenza da Ventimiglia alle 18:25 (Voghera 22:00, Pavia 22:17).

I treni effettuano fermate nelle principali località turistiche sia della riviera di levante (Nervi, Recco, Camogli, S. Margherita Ligure, Rapallo, Zoagli, Chiavari, Lavagna, Sestri) che della riviera di ponente (Arenzano, Varazze, Savona, Spotorno, Finale Ligure, Pietra Ligure, Loano, Albenga, Alassio, Andora, Diano, Imperia, Arma di Taggia, San Remo, Bordighera, Ventimiglia) e alcuni di essi permettono il carico bicicletta a bordo.

Partirà poi dal 18 giugno (fino all’11 settembre) il nuovo servizio anche verso la riviera romagnola con quattro corse nei week end.

Dal Piemonte (da Voghera verso le 8,00) si potrà arrivare alla Riviera Romagnola con arrivo prima di pranzo e rientri programmati dopo le ore 16 (con arrivo in serata: a Torino attorno alle 21, in Oltrepo verso le 19:30).

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del,05 maggio 2022

VOGHERA – Ecco il programma completo del FuoriSensia 2022 a cura di Ascom Voghera, Artigiani dell’Oltrepo Lombardo, Voghera da scoprire, col patrocinio del Comune di Voghera e di Federmoda Italia.

Programma
INAUGURAZIONE
Venerdi 20 Maggio alle ore 18.00
‘Una gran Historia Italiana: Valentino Garavani’. Nel suggestivo cortile della “Paradiso Boutique”
Via Emilia 163 – seguirà aperitivo
TUTTI IGIORNI
• Mostra diffusa di capi e accessori di sartoria ed alta moda (Valentino, e non solo…) provenienti da
collezioni private
• Il territorio in tavola: aperitivi menù e piatti a tema nei bar, ristoranti e gastronomie e musica
dal vivo in vari angoli della città.


VENERDÌ 20 MAGGIO:
Presentazione del libro
La morte inutile del professor Rizzo di F.Mastrandrea e M. Sangiorgi a cura di Elisabetta Balduzzi – ore 17:30 presso Libreria Ticinum Via Bidone 20 – segue aperitivo

SABATO 21 MAGGIO:
Workshop su moda, beauty e cinema

Al circolo “il Ritrovo” (Piazza C.Battisti, 1) dalle 10.30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 16:00 con piccolo buffet nell’intervallo a cura di ENAIP.
• Valentino through decades. l’evoluzione della tradizione a cura di Chiara Santagata, Stile Marella
• Fashion Advertising: quando la moda incontra la pubblicità a cura di Emilia Sernagiotto, Direttrice creativa M&C Saatchi Milano
• No beauty, no fashion: il ruolo del beauty nel mondo della moda a cura di Alice Abbiadati, giornalista di moda e Beauty

Ciack, si gira; cinema e moda, storia di un amore a cura di Camilla Sernagiotto, giornalista di spettacolo e moda (Corriere della sera e SkyTg 24)
• Laboratori per bambini in lingua inglese
dalle ore 15:00
• Caccia al Tesoro
alle ore 16:30 per le vie del centro (bambini dai 4 ai 10 anni – tel. 391/1343202 – fino ad esaurimento posti)

• Presentazione del libro
MABEL di Matteo Orlandi – ore 17:30 press Libreria Ubik – Via Emilia 102
• Presentazione del libro The Magazine. I segreti della redazione più famosa del mondo di
Roberta Lippi ore 17:30 a cura Literary Agency presso Libreria Ticinum Via Bidone 20. aperitivo.

TUTTO IL GIORNO
• Shopping anche all’aperto e Eventi a tema moda, arte, cultura, enogastronomia nei negozi
• Mercatino delle curiosità a cura di Asso Promo Arte in P.za San Bovo

DOMENICA 22 MAGGIO:
Al circolo “il Ritrovo” (Piazza C.Battisti, 1) dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 15:00 con piccolo buffet nell’intervallo a cura di ENAIP.

Guadoland, un racconto tutto italiano. A cura di IFDA Italian Fashion & Design Academy di Milano, Federmoda italia con progetti delle scuole e licei di Voghera sull’oro blu dell’Oltrepò Parend. blu di Guado, per un’economia green.
“Bellezza e sostenibilità”
strumenti di una moda buona, giusta e pulita: convegno a cura di Slow Food presso sede Associazione Artigiani Oltrepò Via Bidone 21 (dalle ore 10:00 alle ore 12:00)
Come nasce un set fotografico di moda a cura Accademia Stefano Anselmo
Make up artist dalle ore 15:00 alle ore 16:00 nell’androne Sede Ascom Via Emilia 58
• Shooting fotografico dalle ore 17:00 nel cortile di ‘Paradiso Boutique ‘Via Emilia 163
Gioca con DJECO”
giochi di carte ed altro per bimbi da 3 a 11 anni.
• Storytelling in lingua inglese e Art&Craft
(laboratori per bambini dai 4 ai 10 anni tel. 391/1343202) dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30 in Via Emilia / angolo Via Plana
TUTTO IL GIORNO
• Shopping anche all’aperto e Eventi a tema moda, arte, cultura, enogastronomia nei negozi.

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 05 maggio 2022

VOGHERA – Nel corso dell’ultima riunione della Commissione Pari Opportunità del Comune di Voghera sono state stilate le classifiche degli assegnatari del “Premio Studenti” e del “Premio Maria Montessori”. La Commissione prosegue nel suo lavoro in modo armonioso, sinergico e costruttivo, includendo numerose realtà del territorio.”

Ne da’ notizia la presidente, nonché vice Sindaco e Assessore alle Pari Opportunità, Simona Virgilio.

L’incontro si è focalizzato su diverse iniziative riguardanti le attività della commissione che si riunisce più volte durante l’anno. La Commissione è composta, oltre che da Simona Virgilio, e da quattro consigliere equamente scelte tra maggioranza e minoranza, anche da quindici rappresentanti di altrettante associazioni cittadine impegnate in diversi ambiti.
PREMIO STUDENTI
In primo luogo è stata approvata la classifica dei vincitori del “Premio Studenti”.

Ad inizio anno gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado cittadine sono stati invitati a riflettere sul tema delle pari opportunità e dello sport proponendo loro due tracce dalle quali produrre un elaborato originale. Come spiega il comune le tracce, una relativa al mondo paralimpico e l’altra sugli stereotipi di genere nel mondo dello sport, sono state sviluppate in modo brillante e particolarmente creativo tanto che la Commissione ha ritenuto opportuno suddividere il premio tra tutti e sei i partecipanti decretando un primo classificato, due secondi e tre terzi a pari merito.

PREMIO MARIA MONTESSORI
Sempre durante l’ultimo incontro è stata approvata la classifica del “Premio Maria Montessori” che vuole rappresentare un riconoscimento per le figure femminili di Voghera le quali si sono distinte in un particolare ambito.

Per questa edizione sono stati scelti gli ambiti delle “arti fotografiche” e “creativo”. Come accaduto nella scorsa edizione, le componenti della Commissione hanno scelto di premiare più candidate assegnando tre targhe. I nomi delle vincitrici verranno comunicate in occasione della cerimonia prevista per il mese di giugno.

Esprimo la mia più grande soddisfazione per gli esiti delle due iniziative – sottolinea l’assessore alle Pari Opportunità Simona Virgilio -.

I temi proposti, legati a pari opportunità e sport, hanno fatto emergere le qualità degli studenti che hanno partecipato, i quali hanno prodotto degli elaborati eccellenti e di spessore, e in quest’ottica abbiamo quindi deciso all’unanimità di premiare tutti i partecipanti. Abbiamo anche individuato le donne alle quali sarà conferito il “Premio Maria Montessori”, che si sono distinte in ambito fotografico e creativo. Ci tengo a rimarcare lo spirito armonioso, costruttivo e sinergico in seno alla commissione, che sta lavorando in sinergia con l’assessorato alle pari opportunità e includendo ben quindici associazioni attive sul territorio, e che sta mettendo in atto diverse iniziative legati a molteplici contesti sul tema dell’abbattimento delle barriere. E’ fondamentale fare rete per perseguire traguardi e obiettivi significativi”.
La Commissione si è dedicata anche ad una riflessione sul conflitto in atto al fine di capire se si potessero intraprendere ulteriori iniziative di solidarietà al riguardo. Tenendo conto dell’impegno già profuso dal Comune e dalle associazioni, si è deciso di condividere le varie esperienze in modo da amplificarne l’efficacia attraverso una collaborazione reciproca e di delineare le iniziative di riferimento per incanalare in maniera ottimale i vari contributi.

da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata del 07 maggio 2022

La maestra Anna Maria Pipoli racconta la pedagogista scomparsa 70 anni fa: «Attraverso i sensi portava i bambini a uno sviluppo, la stessa cosa avviene nella catechesi. Diceva che i fossero capaci di distinguere fra le cose naturali e le cose soprannaturali e portati naturalmente a conoscere Dio, a partire dall’ambiente che li circonda».-

La Madonna della Seggiola troneggiava su una parete della prima Casa dei bambini fondata dalla Montessori. Il quadro ne divenne il simbolo e in seguito, in tutte le nuove Case dei Bambini sarà affissa una riproduzione. (c) Archivi della Association Montessori Internationale
La Madonna della Seggiola troneggiava su una parete della prima Casa dei bambini fondata dalla Montessori. Il quadro ne divenne il simbolo e in seguito, in tutte le nuove Case dei Bambini sarà affissa una riproduzione. (c) Archivi della Association Montessori Internationale

Aiutaci, o Dio, a penetrare nel segreto del bambino, affinché possiamo conoscerlo, amarlo e servirlo secondo le Tue leggi di giustizia e secondo la Tua divina volontà». È una preghiera scritta non da una catechista o da una santa, ma dalla geniale Maria Montessori, laureata in medicina e specializzata in psichiatria, di cui il 6 maggio ricorrono i 70 anni dalla morte. Della sua passione educativa molto è stato detto, ma non altrettanto della sua profonda fede che l’accompagnò non solo nelle vicende personali, ma che ha irrorato e ispirato molti aspetti del suo metodo. Lo ricorda con dovizia di particolari ed episodi Martine Gilsoul, educatrice montessoriana di origine belga trapiantata a Roma, nella sua accurata biografia scritta in collaborazione con Charlotte Poussin e intitolata Maria Montessori. Una vita per i bambini, appena pubblicata da Giunti. «Una copia del celebre dipinto di Raffaello “La Madonna della Seggiola”, che troneggiava su una parete della prima “Casa dei bambini”, la sua prima scuola, ne divenne il simbolo. In seguito, in tutte le nuove Case dei Bambini sarà affissa una riproduzione del quadro. E per la sua grande apertura mentale, Maria pensava che non ci fosse incompatibilità tra il suo approccio razionale e la religione che sua madre le aveva trasmesso. Nelle conferenze e negli scritti, non esita a fare largo uso di esempi tratti dalla Bibbia, dalle vite dei santi e dai Padri della Chiesa. Era una donna profondamente spirituale, abitata dal senso del sacro», sottolinea Gilsoul.

«Nel 1922 Maria manifesta il desiderio di creare un Centro cattolico di formazione degli insegnanti e pubblica in Italia I bambini viventi nella Chiesa. Note di educazione religiosa. Nel 1931 vede la luce La vita in Cristo e nel 1932 La Santa messa spiegata ai bambini. I tre volumi, che avevano tutti ricevuto l’imprimatur, costituiscono un metodo di insegnamento religioso». Inoltre la Montessori criticava «il metodo tradizionale di insegnare la religione “con le parole”: riteneva infatti che la religione dovesse far parte della vita». Anche perché, come lei stessa scrive, «i bambini sono così capaci di distinguere fra le cose naturali e le cose soprannaturali, che la loro intuizione ci ha fatto pensare ad un periodo sensitivo religioso: la prima età sembra congiunta con Dio come lo sviluppo del corpo è strettamente dipendente dalle leggi naturali che lo stanno trasformando».

Lo ricorda con dovizia di particolari ed episodi Martine Gilsoul, educatrice montessoriana di origine belga trapiantata a Roma, nella sua accurata biografia scritta in collaborazione con Charlotte Poussin e intitolata Maria Montessori. Una vita per i bambini, appena pubblicata da Giunti. «Una copia del celebre dipinto di Raffaello “La Madonna della Seggiola”, che troneggiava su una parete della prima “Casa dei bambini”, la sua prima scuola, ne divenne il simbolo. In seguito, in tutte le nuove Case dei Bambini sarà affissa una riproduzione del quadro. E per la sua grande apertura mentale, Maria pensava che non ci fosse incompatibilità tra il suo approccio razionale e la religione che sua madre le aveva trasmesso. Nelle conferenze e negli scritti, non esita a fare largo uso di esempi tratti dalla Bibbia, dalle vite dei santi e dai Padri della Chiesa. Era una donna profondamente spirituale, abitata dal senso del sacro», sottolinea Gilsoul.

Maria Montessori a Londra nel 1951 visita la Gatehouse School dove utilizzano il suo metodo di insegnamento.(c) Archivi della Association Montessori Internationale
Maria Montessori a Londra nel 1951 visita la Gatehouse School dove utilizzano il suo metodo di insegnamento.(c) Archivi della Association Montessori Internationale

Così a Roma, dopo la sua morte, l’insegnante montessoriana Gianna Gobbi e la biblista Sofia Cavalletti hanno messo a punto La catechesi del Buon Pastore, rivolta ai bambini a partire dai 3 anni, adottata anche da tanti docenti di religione e di sostegno.

Come la 67enne Anna Maria Pipoli, per 42 anni maestra di scuola primaria a Foggia. «Maestra» vuole essere definita, anche ora che è in pensione e fa la formatrice montessoriana di altri colleghi: ha sposato il metodo montessoriano anche nelle ore di religione, sperimentando concretamente con materiali bidimensionali e tridimensionali che i bambini apprendono con estrema facilità il linguaggio e il significato delle parabole evangeliche, come la perla preziosa e il seme piantato nella terra, e restano affascinati dalla storia della salvezza, dai simboli presenti nella liturgia.

«I bambini erano sempre attenti e coinvolti, usando i materiali messi a loro disposizione: dalle sagome del pastore con l’ovile e le pecore al cofanetto con la perla preziosa, dal piccolo granello di senape al lievito messo nella farina sul tavolieri per fare il pane. «Siamo chiamati a spargere semi senza indagare e interrogare: nessuna verifica. È il tempo che dice cosa sei riuscita a trasmettere nel profondo, nel cuore del bambino. Siamo come i servi inutili del Vangelo», sottolinea la maestra. «Maria Montessori diceva che il bambino è portato naturalmente a conoscere Dio, a partire dall’ambiente che lo circonda. Attraverso i sensi portava i bambini a uno sviluppo, la stessa cosa avviene nella catechesi. Bisogna offrire materiali sensoriali per assorbire questi valori, anche con i diorami (riproduzioni di varie scene in scala ridotta, ndr): così nei bambini scaturisce il contatto con il loro maestro interiore. Si pongono loro delle domande, si chiede cosa ne pensano, si stimola l’interiorizzazione e autoanalisi senza portarli dove vogliamo noi. Possono esprimere i loro pensieri con disegni o durante il colloquio». Con un atteggiamento costante da adottare: «La pedagogia dell’attesa. Ce l’ha trasmessa Maria Montessori», convinta che i bambini fossero capaci «di distinguere fra le cose naturali e le cose soprannaturali».

di Chiara Pelizzoni

da www.famigliacristiana,it
@Riproduzione Riservata del 07 maggio 2022

Parla Brian Vanzo, tra i coordinatori della Caritas Diocesana di Vicenza, autore del libro San Paolo “Il grembo e la mente. Itinerari del materno”.-

I numeri gridano vendetta: nel 2021 in Italia le nascite sono scese sotto la soglia delle 400mila unità. Siamo un Paese schiacciato dall'inverno demografico. Ecco perché è ancora più importante ribadire la centralità della maternità, sottolineandone tutti gli aspetti di forza e di debolezza. Di una condizione e di un tempo di vita eccezionale e di cui tutti, nessuno escluso, dobbiamo prenderci cura. Ne parliamo con Brian Vanzo, psicologo e laureato in Teologia autore del libro San Paolo Il grembo e la mente.   

Professore cosa non abbiamo ancora capito della maternità?

«Se mi permette, complicherei la domanda: cosa vuol dire capire? Se capire significa invadere con lo sguardo, dissezionare per vedere come funziona la maternità, forse il lettore sarà deluso. Preferisco avvicinare l’esperienza di questo libro alla psicoanalisi: portare la parola, una voce amica, laddove nessuno si avventura facilmente. Nel cuore delle madri la società lascia spesso un buco: riduce la mamma, la rende una funzione, E si dimentica della sua storia, dei suoi desideri, delle sue paure».

Lei addirittura ha dedicato un libro a questo momento speciale nella vita delle donne, di tutte le donne. Perché?

«Mi è stato offerto da Edizioni San Paolo di scrivere un libro polifonico, assieme a giovani e validissime professioniste: con passione e lucida tenerezza abbiamo avvicinato degli ambiti molto delicati dell’esperienza della maternità. Vogliamo testimoniare innanzitutto la maternità come l’affermazione della vita contro ogni tentativo (ahimè, spesso maschile!) di far vincere altre logiche: il potere, il controllo, l’avidità. E anche se compromessa, anche se tarlata dalla sofferenza psichica, da storie di violenza, da limiti fisici la vita vince».

Il volume di Brian Vanzo edito San Paolo
Il volume di Brian Vanzo edito San Paolo

Nel 2022 è davvero ancora necessario ribadire che per prendersi cura della maternità è necessario prendersi cura della donna?

«Possiamo cominciare a farlo, in realtà. Cominciamo a essere maturi come società per renderci conto che la maternità è un aspetto del femminile, e quindi che una mamma è prima di tutto una donna; e che la maternità è una dimensione relazionale in cui siamo tutti coinvolti».

Cosa significa diventare madre?
«In questo libro cerchiamo di passare un messaggio molto chiaro: diventare madre è per la donna l’apertura di uno spazio psicologico di accettazione di sé, della propria storia di figlia e delle proprie fantasie. L’immaginazione è il corrispettivo mentale della creatività biologica; e diventare madre significa sentirsi sostenute a lasciarsi attraversare da desideri, sogni, emozioni, fantasie che sono al di là del nostro controllo. La futura mamma sarà un grembo accogliente per la vita che germoglia in lei nella misura in cui ha accolto il proprio immaginario, ha ricevuto sostegno per le proprie ferite, ha avuto modo di integrare aspetti aggressivi e infelici a spinte gioiose e a sogni di felicità».

Come possiamo occuparci noi delle future mamme?

«Dobbiamo preoccuparci di non lasciare nessuna madre sola. Sola con il proprio mondo interiore, con il progetto che la sta abitando, con i cambiamenti che avere un figlio porterà al suo cuore e alla sua vita».

Cosa augura alle donne mamme in questo 8 maggio?

«Di stringere relazioni che le sostengano e che non le giudichino; e di fidarsi della vita che sentono sbocciare nella loro mente e nel loro corpo».


di Antonella Mariani 
da www.avvenire.it
@Riproduzione Riservata del 05 dicembre 2022

Le (fragili) obiezioni alla proposta di legge approdata in Parlamento che vuole rendere reato l’utero in affitto anche se vi si ricorre all’estero.-

I bambini allineati nella hall di un albergo di Kiev durante il lockdown del 2020

«Perché proibire l’utero in affitto se ci sono donne che si prestano per altruismo?». «Se la Gravidanza per altri diventasse un reato, cosa succederebbe ai bambini? Verranno dati in adozione? Che crudeltà». Un coro di obiezioni si è alzato alla notizia che la Commissione Giustizia della Camera ha adottato il testo base della legge per rendere un reato il ricorso all’utero in affitto non solo in Italia, ma anche all’estero. Il testo base, composto da un solo articolo che integra la proibizione già prevista nella legge sulla Procreazione assistita, è quello proposto da Giorgia Meloni (FdI), che ne ricalca uno analogo firmato da Mara Carfagna (FI). «Spero che l’Italia diventi apripista di un salto di qualità nella difesa dei diritti umani», dice Carfagna in una intervista a Famiglia Cristiana. Ma come si può rispondere alle obiezioni che sono state espresse in questi giorni? Lo abbiamo chiesto a Francesca Izzo, filosofa, femminista e tra le fondatrici di 'Se non ora quando - libere', e a Daniela Danna, sociologa, autrice tra l’altro di Fare un figlio per altri è giusto. Falso (Laterza, 2017, euro 12).

OBIEZIONE 1 Si vuole vietare il ricorso alla Gpa anche all’estero perché la si considera uno sfruttamento del corpo della donna e una mercificazione della madre e del bambino. Ma ci sono donne che si prestano gratuitamente, per altruismo. Non si potrebbe proibire la Gpa 'commerciale' e autorizzare quella 'altruistica'?

Risponde Francesca Izzo. «La cosiddetta surrogata 'altruistica' non esiste, è frutto di ipocrisia. Possono verificarsi rarissimi casi di surrogata altruistica tra madre e figlia, tra sorelle, tra parenti o amici strettissimi. Ma la loro estrema marginalità non consente che li si assuma come riferimento in base al quale legiferare, autorizzando così la pratica della surrogata. La cosiddetta 'altruistica', che adotta sempre la forma del contratto e maschera sotto la formula ipocrita del 'rimborso spese' il passaggio di denaro, è nei fatti una 'commerciale' che si vergogna».

Risponde Daniela Danna. «L’altruismo è un pretesto per ottenere una legge che regolarizza i contratti, quindi la compravendita di neonati su commissione, ed è veramente un falso problema. Se una donna altruista vuole dare un figlio al padre biologico lo può già fare, non riconoscendo il figlio, che verrà riconosciuto dal padre. Come mai quindi nessuno lo fa in questo modo? Perché quello che importa agli acquirenti e alle agenzie, cliniche e avvocati che organizzano il commercio e che lucrano molti più soldi della madre, è che le donne non possano cambiare idea sulla cessione del figlio quando diventano madri, essendo obbligate da un contratto. La surrogata è la negazione della maternità, è la finzione che chi partorisce non sia la madre, cioè non abbia diritti relazionali sulla sua prole, sui figli usciti dal suo stesso utero. Per aderire a questa finzione le madri su commissione vengono pagate, non lo fanno per altruismo».

OBIEZIONE 2 Si dice che proibendo la Gpa si vogliono proteggere i bambini. Poi però si ipotizza che alle coppie che violano il divieto siano tolti i bambini e dati in adozione. Non è un controsenso?

Francesca Izzo: «Nessuno ipotizza di togliere il bambino nato da surrogata alla coppia e di darlo in adozione a terzi. Questo, oltre a essere un atto di crudeltà, violerebbe la legge, perché in genere il bambino ha il corredo biologico di uno o di entrambi i membri della coppia. La donna che non lo ha partorito non può essere però riconosciuta come madre. Deve intraprendere, come si sostiene anche nella sentenza del Tribunal universale (la Cassazione) spagnolo, la via dell’adozione del bambino, secondo le norme che regolano questo istituto».

OBIEZIONE 3 Con questa legge si mette a rischio l’autodeterminazione della persona, della donna in particolare.

Daniela Danna: «Il neonato sa chi è sua madre, è l’unico corpo che ha fisicamente conosciuto. L’autodeterminazione dei neonati è stare con la madre, suggerne il latte, riconoscerne l’odore e la voce. Se vogliamo chiamare autodeterminazione la facoltà di una donna che ha partorito (ovvero una madre) di rinunciare a questo legame, ciò avviene a scapito del neonato. Si fa con l’adozione, che avviene per cause di forza maggiore, e lascia ferite profonde nei figli, che normalmente cercano la madre (innanzitutto, poi sono interessati anche al padre), e anche nelle madri. Non si deve fare per creare un ennesimo mercato, di quelli che distruggono a poco a poco la salute, l’autodeterminazione, le relazioni umane».

OBIEZIONE 4 Si dice che i genitori committenti sono egoisti, persone in cerca di un figlio a ogni costo. Ma molte persone diventano genitori proprio per gli stessi motivi, cioè per realizzare un desiderio, non certo per altruismo nei confronti di una nuova vita.

Daniela Danna: «Sì, certo, molte persone hanno la capacità biologica di diventare genitori, altri non ce l’hanno o non la vogliono usare. Diventare genitori è (ancora, al momento) nella libera disponibilità di chi può farlo, e costituisce un diritto umano, a prescindere dalle motivazioni. Un diritto umano non può realizzarsi a scapito del diritto di altre persone: non posso pretendere che una donna mi consegni suo figlio (che rimane tale anche se l’ovulo proviene da me, perché lei ha portato avanti la gravidanza), quali che siano i miei nobili motivi. Il contratto di surrogazione di maternità è lo strumento per costringermi. Per questo va rifiutato e combattuto».

di Milena/Cav

@Riproduzione Riservata del 07 maggio 2022

Gentili lettrici e lettori,

la parola mamma, cinque sillabe che racchiudono tutto l'amore del mondo.

Mamma, il pilastro della Società;

Mamma, generatrice di vita: mia mamma, la tua, quella di ciascuno e di tutti, capaci di un amore attivo e fattivo.

Mamma, colei che incondizionatamente con amore, altruismo e generosità sostiene il proprio figlio in ogni età e condizione, aiutandolo a crescere e a diventare una persona autonoma ed in grado di affrontare la vita, insegnandoli a gestire le paure, indicandogli la strada per ricercare serenità e fiducia in se stesso.

Domani, rivolgiamo un pensiero, un abbraccio, ognuno alla propria mamma, e a tutte le mamme  del mondo così : Grazie Mamma, ti voglio bene.

"La mano che fa dondolare la culla è la mano che governa il mondo"

William Ross Wallace

Etichetta Adesiva Auguri Mamma - Eurofides

Auguri a tutte le mamme.

La Presidente Costantina Marzano

Il Direttivo

I Volontari

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 03 maggio 2022

CASTEGGIO – La Giunta Regionale Lombarda, con deliberazione n. XI/6080 del 07/03/2022 ha individuato Casteggio come sede di una delle Case di Comunità previste dall’ambizioso Piano di ristrutturazione dei servizi sanitari di base, messo in campo dal Governo centrale e dalla Vice Presidente e Assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti. La Casa di Comunità, come si legge nella delibera, avrà sede nella scuola di viale Montebello, da poco acquisita dal Comune di Casteggio dopo 12 anni di battaglie legali. Il progetto, frutto dell’accordo tra il Comune di Casteggio e gli enti territoriali ASST e ATS, punta a sviluppare un vero e proprio polo socio-sanitario di base, sede di nuovi servizi per i cittadini di Casteggio e dei Comuni limitrofi.

Grande la soddisfazione del Sindaco Vigo: “Non potevamo immaginare miglior destinazione per quella struttura, trasformare quella che poteva diventare una zavorra per Casteggio in un polo sanitario per i cittadini è davvero un risultato enorme per la Comunità. Ringrazio Regione Lombardia e gli enti del territorio ASST e ATS per aver creduto fortemente in questa possibilità. Casteggio e il territorio hanno sofferto molto negli anni di pandemia e oggi si trovano al centro di grandi difficoltà per la penuria di servizi medici di base. Serviva un progetto per rilanciare l’assistenza socio-sanitaria e di fatto lo stiamo mettendo in campo.”

La Casa di Comunità prevista a Casteggio sarà una casa hub, aperta h24 – 7 giorni su 7 e sede di importanti servizi come previsto dal decreto ministeriale 71 (studi di medicina generale, guardia medica, specialisti ambulatoriali, infermieri di famiglia e comunità, centro prelievi, centro prenotazioni e altri): un luogo fisico di prossimità dove il cittadino potrà entrare in contatto con l’assistenza sanitaria. “Cosa ci sarà nella nostra Casa di Comunità – aggiunge il Sindaco Vigo – lo si deciderà con gli enti preposti, facendo prima di tutto un’analisi dei bisogni del territorio. Oggi, dopo la tragedia del COVID, abbiamo l’occasione e la responsabilità di ricostruire tanti settori chiave del nostro paese, e la sanità di base è uno di quelli.” Fondamentale sarà l’integrazione della Casa di Comunità con i servizi sociali – come previsto nello specifico dalla normativa – e con il coinvolgimento del terzo settore.

“La Casa di Comunità è l’occasione ideale per potenziare gli interventi per i soggetti fragili, oggi i più esposti alle difficoltà sociali crescenti delle nostre comunità” conferma Anna Raffinetti, Vice Sindaco di Casteggio e Assessore al Welfare del Comune di Casteggio. L’attivazione della Casa di Comunità di Casteggio è programmata per il 2024, tutti gli investimenti per l’attivazione dei servizi sono previsti nei fondi PNRR della Missione 6, dedicata alla salute del cittadino.

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 03 maggio 2022

VOGHERA – Da domenica 1° maggio fino a martedì 31 maggio sarà possibile presentare le domande per il contributo ordinario riconosciuto dal Comune di Voghera per tutti i residenti che hanno un reddito ISEE inferiore o uguale ai 5mila Euro annui.

“Nel I semestre abbiamo soddisfatto 837 domande per le quali sono state stanziate 481mila Euro – le parole dell’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Voghera Federico Taverna -, siamo pronti a ricevere ora le domande per il II semestre. Ricordo che questo contributo potrà essere riconosciuto in tre forme diverse: come buono spesa accreditando l’importo sulla carta regionale dei servizi, come pagamento dei canoni di locazione per chi vive in un alloggio pubblico o per il pagamento delle utenze domestiche. Le domande – prosegue Taverna – vanno necessariamente presentate a differenza delle scorse volte in cui, per motivi legati alla pandemia, venivano prorogate automaticamente. Cercheremo, come già fatto nel I semestre di riconoscere a tutti i nuclei famigliari la quota spettante come da regolamento dei Servizi Sociali anche intervenendo con le opportune  variazioni di bilancio. Stiamo studiando inoltre un’ipotesi di revisione del regolamento dei Servizi Sociali per poter intercettare una fascia di popolazione in stato di bisogno ma che supera i 5mila Euro di reddito ISEE di fatto escludendole dagli aiuti. Sappiamo che in questo periodo non è facile trovare le risorse ma la volontà politica non manca e troveremo il modo di essere più inclusivi”.

CAV Voghera

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