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CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

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da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 14 luglio 2022

PAVIA VOGHERA PROVNCIA – A seguito della circolare del Ministero della Salute ‘Estensione della platea vaccinale destinataria della seconda dose di richiamo (second booster) nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19’, è stata data indicazione di procedere, a partire dal 12 luglio 2022, con la somministrazione di una seconda dose di richiamo ai seguenti target di popolazione: persone da 60 anni in su e persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti da 12 anni in su.

“La circolare – spiega la Regione – estende alla popolazione sopra indicata la possibilità di effettuare un secondo booster con vaccini a mRNA ai dosaggi autorizzati per la dose booster e per età (dai 12 ai 17 anni con il solo vaccino Comirnaty al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL; a partire dai 18 anni con vaccino a mRNA, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty e di 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax), purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo).

“Solo per la giornata di martedì 12 luglio – spiega la vicepresidente ed assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti – coloro che rientrano nei target indicati possono recarsi senza prenotazione (in libero accesso) in uno dei Centri Vaccinali Covid per richiedere la somministrazione della quarta dose.

Da mercoledì 13 luglio, a partire dalle ore 9, il portale di registrazione di Poste (https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/) sarà abilitato alla prenotazione della quarta dose da parte dei soggetti eleggibili”.

La Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia evidenzia che la circolare del Ministero della Salute “modifica l’indicazione precedente e raccomanda di procedere alla ‘second booster’, a distanza di 120 giorni, anche nel caso di infezione accertata dopo la prima dose booster.”

Questa indicazione, pertanto, “sarà immediatamente attuata nei Centri Vaccinali, anche prevedendo l’estensione degli orari di apertura delle linee in considerazione del possibile aumento della richiesta, e comunicata alle RSA/RSD, al fine di procedere con l’offerta attiva agli ospiti che non sono stati vaccinati con la seconda dose di richiamo in ragione di infezione avvenuta dopo il primo richiamo.”

“L’estensione della possibilità di somministrare la quarta dose agli over 60 – conclude Letizia Moratti – è di grande importanza per fronteggiare il rialzo dei contagi in atto, soprattutto per ridurre sensibilmente il rischio di contrarre il Covid in forma grave e quindi i ricoveri in ospedale o addirittura in terapia intensiva. Resta valida la raccomandazione alla prudenza evitando assembramenti, l’uso della mascherina e il lavaggio frequente delle mani”.

OK PER I VACCINI MA GLI ANTIVIRALI RESTANO AL PALO PERCHÈ?

Pubblichiamo volentieri questa comunicazione da parte della Regione: perchè crediamo che i Vaccini abbiano il loro importante ruolo nella lotta alla pandemia. Però ancora una volta facciamo notare come, a fronte del grosso impegno per i vaccini, vi sia un impegno quasi zero da parte del SISTEMA SANITARIO (e POLITICO) perciò che riguarda l’utilizzo delle CURE ANTIVIRALI che possono essere somministrate a casa… contribuendo così ad evitare le ospedalizzazioni.

Purtroppo, come hanno documentato diversi media, l’utilizzo di queste medicine è pari allo zero (il quotidiano locale ha spiegato che nei primi due mesi dall’autorizzazione il PAXLOVID, in provincia di Pavia, è stato utilizzato soltanto 46 VOLTE… una cosa incredibile inaccettabile).

Persino il virologo BURIONI, dopo un lungo e colpevole silenzio sulla materia (assieme alla maggior parte della categoria), dalle colonne di un grande giornale nazionale ha sollecitato i medici di base a UTILIZZARE QUESTE MEDICINE.

Purtroppo, quindi, su questo fronte della lotta al coronavirus non non si registrano passi avanti. Tutto ciò mentre in ‘AMERICA’ questi farmaci addirittura vengono VENDUTI NELLE FARMACIE e sono perciò accessibili a tutti nella maniera più larga.

A fronte di una pandemia che non sembra essere conclusa e che rischia di portare per varie ragioni GRAVI CONSEGENZE ECONOMICHE E SOCIALI, è assolutamente NECESSARIO AFFIANCARE AI VACCINI GLI ANTIVIRALI.

Che ciò non sia stato fatto è qualcosa che lascia pensare male… incapacità, calcolo, interesse all’origine di questa grave mancanza: comunque sia, così non va affatto bene (e dovrebbe essere oggetto di approfondimenti riflessioni e anche inchieste).

da www.rainews.it
@Riproduzione Riservata del 29 maggio 2022

Il piccolo, avvolto in una coperta, è stato trovato dopo la segnalazione di una passante che aveva sentito dei vagiti in strada. Le sue condizioni di salute sono considerate buone.-

Un neonato con il cordone ombelicale ancora attaccato, avvolto in una coperta, è stato trovato ieri dai carabinieri in una cesta in via Rametta a Catania. Le sue condizioni di salute sono considerate buone dai medici che lo hanno visitato.  Il piccolo, avvolto in una coperta, è stato salvato dai carabinieri del nucleo radiomobile avvertiti dalla segnalazione di una passante che ieri pomeriggio ha sentito i vagiti e poi ha visto la cesta: quando si è avvicinata ha notato una manina che sbucava dall'involucro.   

Il neonato era stato lasciato in una cesta riempita con alcune coperte dietro a un muro diroccato in via Rametta, vicino all'ospedale Ferrarotto del capoluogo etneo.  Il bimbo, che si suppone fosse nato da poche ore, è stato subito accudito dai militari che lo hanno sistemato all'interno dell'autovettura di servizio avvolgendolo in un'ulteriore copertina pulita fornita da una residente della zona. Poi all'arrivo dei sanitari del 118 è stato trasportato in ambulanza all'ospedale Garibaldi Nesima.  

medici che hanno visitato il neonato lo hanno trovato in ottimo stato di salute e ne hanno disposto il ricovero presso il reparto di Neonatologia dove resterà in osservazione. Sono in corso accertamenti per identificare chi abbia abbandonato il piccolo. In particolare si stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Sul caso ha aperto un'inchiesta la Procura di Catania.

@Riproduzione Riservata

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 27 maggio 2022

VOGHERA – Questa mattina, parallelamente agli eventi della 638° Fiera dell’Ascensione, si terrà la cerimonia del conferimento delle Civiche Benemerenze “Summa Viqueria” ai cittadini e le associazioni che si sono distinte per la loro attività.

La premiazione avrà luogo nel Castello Visconteo.

I benemeriti che riceveranno la targa sono:

Chiara Andretto Amodeo
Ambrogio Arbasino
Gianfranco Boffelli
Ferruccio Chiesa
Ambrogio Deberti
Giovanna Gabetta
Paolo Ghiglione
Alla memoria di Francesco Giambelli
Carmine Illuminati
Donato Lanati
Alla memoria di Maria Lisa Lusardi
Mauro Nespoli
Rotary Club Voghera
Angelo Vicini

Nel corso della cerimonia sarà consegnato alle rappresentanze degli studenti e ai dirigenti degli istituti scolastici cittadini un riconoscimento per la resilienza dimostrata in questi difficili anni di pandemia.

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 26 maggio 2022

VOGHERA – L’associazione Alia musica in collaborazione e con il contributo della Fondazione comunitaria della provincia di Pavia e del Comune di Voghera, in collaborazione con il Fondo Morosini per la cultura e le edizioni musicali Vigormusic programma la rassegna nazionale “Giuseppe Peloso” dedicata ai giovani flautisti frequentanti le scuole medie ad indirizzo musicale, il liceo musicale, le scuole di musica, i conservatori e gli ISSM.

Udine, 06/01/2019 – Btuno Canino e Luisa Sello

La manifestazione è intitolata al musicista vogherese Giuseppe Peloso, attivo tra il 1939 e il 1953 quale primo flauto nell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

La rassegna, che il maestro Mario Carbotta direttore artistico, ha ideato e organizzato, quest’anno giunge alla decima edizione e offre quattro concerti da non perdere aperti a tutto il pubblico.

Nel programma: Ogni giorno dal 2 a 5 giugno rassegna per i giovani, Masterclass e Workshop

Dal 2 al 5 giugno; ogni sera concerti con importanti solisti protagonisti internazionali.

Quattro appuntamenti con importanti protagonisti del mondo musicale internazionale, che si terranno dal 2 al 5 giugno alle ore 21 presso il teatro Adolescere.

Ecco il programma.

Giovedi 2 Giugno ore 21,00

Concerto di apertura

LE AGANE

Veronica Bortot / Sara Brumat /Ksenija Franeta / Tijana Krulj

(flauto, flauto in sol, flauto basso, ottavino, microteatro)

LUISA SELLO (flauto e direzione)

Musiche di Praetorius, Piazzolla ,Verdi, R. Bischof, C.Corrazza

Il gruppo nasce spontaneamente, sotto la guida della flautista Luisa Sello, ed in brevissimo tempo attira l’attenzione della critica specializzata e del panorama flautistico, coinvolgendo anche il pubblico per bravura e simpatia.

Il programma spazia dal rinascimento ai contemporanei passando da brani scritti appositamente per l’ensemble a composizioni del repertorio più conosciuto ed elaborato per l’insolita formazione. Viene usata l’intera famiglia dei flauti, dall’ottavino, al flauto in do, al flauto in sol al flauto basso, che permette di creare un vero e proprio ‘gruppo orchestrale’ capace di riproporre anche i brani più complessi. Intonazione, fraseggio, articolazione appartengono alla stessa scuola, quella della solista internazionale Luisa Sello formatasi alla prestigiosa scuola di Parigi e docente al Conservatorio di Trieste, all’ Accademia Orpheus di Vienna e alla New Bulgarian University. La sua scuola permette quindi di presentare un ensemble compatto e di livello, attingendo all’esperienza di molti anni di docenza e di concertismo. Tra gli eventi internazionali, LE AGANE si sono esibite a Pechino e Qingdao, al festival Internazionale Flautistico rapprensentando l’Italia, al Museum Quartier di Vienna, al Festival di Varna. Nel 2022 il gruppo è stato invitato al NFA di Chicago.

Venerdi 3 Giugno ore 21

LUISA SELLO flauto

BRUNO CANINO Pianoforte

Musiche di F. Doppler (Fantasia Pastorale Ungherese), L.v.Beethoven (Arie variate op.105),

B.Canino (Sestina), Schubert/Boehm ( Tre Lieder variati) , Borne – Bizet ( Fantasia Carmen)

Il duo, invitato alla Carnegie Hall di New York per la celebrazione dei 125 anni, ha attirato la stampa specializzata per l’eccellente intesa e l’ottimo affiatamento interpretativo. Accanto alle qualità personali dei due artisti, la loro collaborazione mette in luce la capacità di comunicare emozioni difficili da dimenticare, qualità apprezzate dalla critica internazionale, ma anche dal grande pubblico che si è sentito più vicino alla grande musica proprio per la chiarezza, la compenetrazione e la simpatia delle loro interpretazioni.

Luisa Sello definita dal New York Concert Review artista dalla ‘avvincente passione e spontanea cantabilità, con tecnica brillante, eccellente controllo del fiato, suono generoso e grande charm’ suona in tutto il mondo ed è artista scelta dal Ministero Italiano dei Beni Culturali per rappresentare la musica italiana. Nel suo curriculum figurano i nomi di Riccardo Muti, Teatro alla Scala di Milano, Trevor Pinnock, Alirio Diaz, Wiener Symphoniker, Carnegie Hall, Juilliard School, Suntory Hall, Philippe Entremont, Karl Leister, Bruno Canino, Quartetto Prazak, Thailand Symphony Orchestra e i compositori Aldo Clementi, Rainer Bischof, Adriano Guarnieri (prime esecuzioni assolute). Allieva di Raymond Guiot e Alain Marion a Parigi e di Severino Gazzelloni all’Accademia Chigiana di Siena, con studi accademici in Flauto e in Lingue e Letterature Moderne (Laurea e PhD), professore titolare di flauto al Conservatorio di Trieste, è Professore di Dottorato alla New Bulgarian University di Sofia, e professore ospite presso le Istituzioni accademiche quali le Universita’ di Vienna, Pechino, Madrid, Melbourne, Toronto, Kyoto, Edinburgo, Buenos Aires. Artista testimonial della Miyazawa Flute, incide per Stradivarius, Dynamic e Millennium di Pechino. www.luisasello.it

Bruno Canino Riconosciuto come uno dei massimi cameristi e pianisti dei nostri tempi, Bruno Canino studia pianoforte con Vincenzo Vitale e composizione con Bruno Bettinelli al conservatorio di Napoli. Distintosi subito nei concorsi internazionali di Bolzano e Darmstadt, inizia una lunga carriera concertistica e in tutto il mondo assieme ad artisti come Cathy Barberian, Severino Gazzelloni, Salvatore Accardo, Viktoria Mullova. Ha frequentato con particolare assiduità il repertorio moderno e contemporaneo. Tra le sue registrazioni più importanti le Variazioni Goldberg di Bach, l’integrale dell’opera pianistica di Casella e la prima integrale pianistica di Debussy su cd, le opere di Mendelssohn per violoncello e pianoforte assieme a Lynn Harrell, i lavori di Prokofiev, Ravel e Stravinsky con la violinista Viktoria Mullova, incisione per la quale ha ricevuto il premio Edison. È stato docente di pianoforte al conservatorio di Milano e alla Hochschule di Berna. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento nelle istituzioni musicali in tutto il mondo. Attualmente è docente di musica da camera con pianoforte presso la Scuola di Fiesole e alla Escuela Reina Sofia di Madrid. Ha esercitato inoltre l’attività di direttore artistico e nel 1999-2002 è stato direttore musicale della Biennale di Venezia. Fortemente interessato alla musica contemporanea, ha lavprato con molti compositori come Luciano Berio, Karlheinz Stockhausen, György Ligeti, Pierre Boulez, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti e Mauricio Kagel, eseguendo spesso prime assolute. Dal 1999 al 2002 e’ stato direttore artistico della Biennale di Venezia. E’ autore di libri editi da Passigli Editore tra cui ‘Vademecum for a Chamber Pianist’ e ‘Senza Musica’.

Sabato 4 Giugno ore 21

PETER – LUKAS GRAF

flautista

Romina VAVASSORI

pianoforte

Silvia Tuja

moderatore

Presentazione del libro:

Peter Lukas Graf – Backstage – Musica, il flauto, la vita – edizioni Schott/Vigormusic

Concerto con musiche di W.A.Mozart (Andante K.315) J.Lauber (Trois Humoresques)

F.X.Mozart (Rondo)

Peter-Lukas Graf ha studiato flauto con André Jaunet, Marcel Moyse e Roger Cortet. Ha ricevuto il premier prix in flauto e direzione d’orchestra al Conservatorio Nazionale di Parigi. Ha inoltre studiato direzione d’orchestra a Monaco di Baviera. Graf ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale di Musica della ARD di Monaco e il Premio Bablock del Premio Internazionale H. Cohen di Londra. Musicista poliedrico, è stato il più giovane primo flauto della Winterthur Symphony Orchestra e dell’Orchestra del Festival di Lucerna con mansioni di direttore. All’età di 21 anni ha registrato il concerto di Ibert che gli è valso il riconoscimento internazionale immediato e travolgente. Da allora ha tenuto tournée a livello internazionale, nonché numerose registrazioni, televisive e radiofoniche e si è esibito in numerosi festival internazionali. È stato professore presso l’Accademia di Musica di Basilea per più di 20 anni e tiene ancora corsi di perfezionamento a livello internazionale. Graf ha inoltre scritto quattro monografie didattiche. Molte le onorificenze ricevute, tra di esse: il Dottorato honoris causa dell’Accademia di Musica di Cracovia, il Lifetime Achievement Award dell’USA National Flute Association.

Domenica 5 Giugno ore 21

Concerto di Chiusura

MAURIZIO SALETTI flauto

Romina VAVASSORI pianoforte

e Premiazione dei vincitori della 10°Rassegna giovani flautisti

Maurizio Saletti Ha studiato al Conservatorio di Piacenza con G.Finazzi e C.Tabarelli, diplomandosi con il massimo dei voti.

Ha seguito vari corsi di perfezionamento con flautisti di fama internazionale.

Inizia a suonare a 18 anni come primo flauto nell’Orchestra Filarmonica Italiana con la quale collabora tuttora. Ha collaborato sempre come primo flauto con numerose orchestre:
Teatro alla Scala, Filarmonica della Scala, Opera di Roma, Teatro S.Carlo di Napoli, Teatro La Fenice di Venezia, Arena di Verona, Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra da Camera italiana, Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma, I Musici di Parma, I Virtuosi Italiani, Orchestra del Festival di Brescia e Bergamo, Orchestra da Camera di Padova, Orchestra del Teatro Donizetti di Bergamo, I Solisti Veneti, Parma Opera Ensemble, etc. Ha suonato con i principali direttori e solisti del panorama internazionale nelle più prestigiose sale da concerto. Ha inciso con vari gruppi e orchestre per la EMI, Philips, Stradivarius, Naxos, etc. Vincitore del concorso ministeriale, insegna al Conservatorio di Musica di Piacenza e tiene regolarmente corsi di perfezionamento e masterclass.

Musiche: Pieralberto Cattaneo Duetti (prima esecuzione assoluta),B. Bettinelli Studio da concerto,

G.Rabboni fantasia sul Mosè.

Per i concerti serali programmati alle ore 21, ingresso 5 euro con biglietto in vendita presso la sede del concerto

Ecco il programma rivolto agli studenti:

Il 2, 3 e 5 giugno a partire dalla mattinata si svolgeranno le prove di selezione dei giovani flautisti provenienti da ogni parte d’italia. il 4 Giugno masterclass del maestro Peter -Lukas Graf.

A lezione di flauto e Work Shop.

Venerdi 3 Giugno dalle ore 17,00 alle 19,30

Claudio Ghiazzi del Liceo A. Cairoli di Pavia parlerà sul tema L’Orchestra di Flauti tra storia e didattica

con la partecipazione dell ARCADIA CONCERT Orchestra di Flauti del Liceo Musicale “A. Cairoli”

formata da Caridi Simone, Giorgia Calu’, Riccardo Venuti, Luca Domanin, Sofia Parisi, Annika Morgaine Titze, Ludovica Arrigoni, Antea Morgana Torti, Adelaide Grandi, Simone Corbellini, Del Percio Matteo, Biancini Gabriele, Kevin Zhao, Leonardo Bertolino:

Luisa Sello – Conservatorio di Trieste

In ricordo di Severino Gazzelloni terrà un incontro sulle nuove tecniche contemporane

Ugo Piovano – con una relazione dal titolo Da Telemann a Jean-Pierre Rampal.

parlerà delle 12 Fantasie a 50 anni dalla prima registrazione completa e nel centenario della nascita del grande flautista francese

Sabato 4 Giugno dalle ore 17,00 alle 20,00

Cinzia Ricciardi – Andrea Zuccolo dell’ IC ViaDante Voghera

ci parleranno sul tema l’ Ensemble di flauti nella scuola media

con la partecipazione del FluteEnsemble dell’ IC Viadante – Voghera

accompagnati al pianoforte dalla proff.ssa Chiara Esposito

Emilio Galante del Conservatorio di Trento

relazionerà su Louis Lot e i flauti vintage francesi: Come e perchè suonarli;

Ugo Piovano – Flavio Cappello

parleranno su i Materiali per la didattica del flauto nell’Italia degli anni Sessanta.

I 12 Studi, 12 Studi ritmici e 12 Studi seriali di Arturo Danesin

Franco Vigorito – flautista e editore musicale

presenterà riscoperte e nuove edizioni per flauto

VOGHERA 26/05/2022:

VOGHERA –

Corteolona e Genzone (PV) 25 maggio 2022: Rintraccio di immigrati clandestini di nazionalità sudanese all’interno di un container.

Il 25 maggio 2022, alle ore 10:30 circa, in Corteolona e Genzone (PV) SP 191, i militari dell’aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Stradella (PV) e della Stazione Carabinieri di Corteolona e Genzone (PV), intervenivano – su richiesta pervenuta al N.U.E. 112 da parte di un autotrasportatore – presso il parcheggio antistante la Logistica “DHL” dove poco prima V.D., 40enne di nazionalità Ucraina, ivi residente, dopo aver parcheggiato il proprio autoarticolato, udiva delle voci provenienti da un container ivi stoccato e proveniente dalla Spagna.

I militari operanti, una volta aperto il container, accertavano la presenza di 5 (cinque) soggetti di giovane età e di nazionalità sudanese, tutti già fotosegnalati in data 06 maggio 2022 presso l’hotspot di Pozzallo (RG) per immigrazione irregolare nell’unione europea. Intervenuti i sanitari del 118 di Belgioioso (PV) immediatamente attivati dai Carabinieri preoccupatisi delle possibili condizioni dei giovani hanno fortunatamente riscontrato che tutti i predetti extracomunitari si trovavano in buone condizioni di salute e necessitavano solo di bere per reidratarsi e di riposo.

Gli stessi, privi di documenti di identità, dopo le procedure di identificazione e raccordo operativo nelle vie brevi con l’ufficio Immigrazione della Questura di Pavia, sono stati quindi accompagnati presso quegli uffici della Polizia di Stato per l’espletamento delle previste procedure in quanto risultati richiedenti asilo e pertanto accomodati in una adeguata struttura ricettizia dove avranno le cure e i riguardi del caso.

I giovani, grazie alle premure e all’interessamento dei Carabinieri della Compagnia di Stradella e il pronto coordinamento con l’ufficio immigrazione della Questura di Pavia e la Prefettura, hanno ricevuto secondo gli iter previsti e dopo i dovuti controlli ogni adeguato riguardo che le loro posizioni richiedono e questo grazie alla sinergia istituzionale esistente tra le amministrazioni del territorio pavese che svolgono con passione, professionalità e grande umanità il loro ruolo istituzionale.

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 26 maggio 2022

VOGHERA – Appuntamento davvero prestigioso quello previsto per la serata di Sabato 28 maggio alle ore 21 presso il Castello Visconteo, con il ritorno della Chitarrorchestra Città di Voghera diretta dal M° Gianfranco Boffelli.


Tutt al mond l’è Vughera, il titolo dello spettacolo portato in scena dal sodalizio vogherese che avrà come indiscussa protagonista la nostra città, con le sue storie ed i suoi personaggi. Il concerto sarà infatti l’occasione per ricordare due illustri vogheresi quali il poeta Alessandro Maragliano, ad 80 anni dalla sua scomparsa e Peppino Malacalza, che ci ha lasciati il 22 gennaio di 10 anni fa. Saranno davvero tante e curiose le storie raccontate nella serata, molte delle quali musicate dallo stesso M° Boffelli: il pubblico verrà trascinato alla scoperta di personaggi pittoreschi come “Al re di Pombi” e “La stria dal pont russ”, ma si potranno ascoltare anche le storie di “Giuan al Musicista” e “Nineta”, non mancheranno poi brani diventati ormai dei cult per i cittadini iriensi, quali “Hoe Vist” e la stessa “Tutt al mond l’è Vughera”.
Un viaggio attraverso secoli di canzoni popolari, tutto all’insegna del dialetto vogherese, che durante le prove dello spettacolo ha coinvolto profondamente anche i giovani del gruppo non proprio avvezzi al vernacolo. Ad accompagnare la Chitarrorchestra, le voci soliste di Cristina e Gianfranco Boffelli, Camilla Debiaggi, Roberto Gatti, Mirella Giampà, Emanuela Labodi, Cristina Orlandi, Valentina Ravaglia ed il gruppo vocale “Over the rainbow”. La serata, patrocinata dall’assessorato alla cultura del comune di Voghera sarà presentata da Maurizio Civini e Cinzia Zerba.

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 26maggio 2022

OGHERA – Oggi alle 18.30 è ufficialmente partita la 638ª Fiera dell’Ascensione di Voghera.

Il taglio del nastro, come da tradizione, è avvenuto all’interno dell’ex caserma, cuore pulsante della Sensia, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose e di numerosi cittadini. Il saluto iniziale alla manifestazione è stato dato dalla sindaca Paola Garlaschelli, dal presidente del consiglio Daniele Salerno e dall’assessora al commercio Maria Cristina Malvicini.

Presenti fra gli altri, gli onorevoli Lucchini della lega, Cattaneo di Forza Italia e Romaniello dei Verdi e i consiglieri regionali Invernizzi, Villani e Verni. Presenti la prefetta Paola Mannella e il questore Alessio Cesareo.

Durante l’apertura anche un’anticipazione dello spettacolo delle “fontane danzanti”, novità scenica dell’edizione 2022, che si terrà ogni sera alle 21 e alle 23.

Da oggi quindi, fino a domenica, al via gli appuntamenti d’intrattenimento e culturali.

A seguire il programma.

IL PROGRAMMA DEGLI SPETTACOLI

Giovedì 26 maggio

ore 18.30 Cerimonia di inaugurazione

ore 21.00 Fontane danzanti

ore 21.20 SHARY BAND

Spettacolo musicale

ore 23.30 Fontane danzanti

Venerdi 27 maggio

ore 14.00 STAGE DI DANZA

con protagoniste alcune scuole vogheresi

ore 17.00 Presentazione squadra di calcio

AVC Vogherese 1919 (c/o Fontane danzanti)

ore 21.00 Fontane danzanti

ore 21.20 VOGHERA IN DANZA

Ospiti speciali: Kledi Kadiu e Raffaele Paganini

ore 23.30 Fontane danzanti

Sabato 28 maggio

ore 17.30 ARRIVA LA DANZA

Spettacolo con coreografie proposto dal Centro

Studi Danza, diretto da Annalisa Dalla Betta

ore 21.00 Fontane danzanti

ore 21.20 MASCALZONI LATINI

Spettacolo di musica latino-americana

ore 23.30 Fontane danzanti

Domenica 29 maggio

ore 11.00 Premiazione “Premio Studi

2021/2022* a cura del vicesindaco e assessore

Pari Opportunità Simona Virgilio

Ore 11.15 Concerto dell’Orchestra e del

gruppi di Musica d’Insieme del Corso ad

Indirizzo Musicale dell’Istituto Comprensivo

Via Dante di Voghera

ore 17.30 C’ÉDANZA E DANZA

Spettacolo proposto dall’Associazione Sportiva

Passione Danza, diretta da Gabriele Gatti

ore 21.00 Fontane danzanti

ore 21.20 80 VOGLIA DI 90/2000

Spettacolo musicale

ore 23.30 Fontane danzanti

Sabato 28 e Domenica 29

dalle ore 9.00 alle 23.00

“SPORTIVAMENTE SENSIA”

Prove gratuite e dimostrazioni sportive

con il Patrocinio dell’Assessorato allo Sport

del Comune di Voghera

in Area Sportiva

Venerdi 27 maggio

dalle ore 16.00 alle 19.00

Conferenza: L’UOMO E LA MONTAGNA

Relatore: Claudio Gregori

presso Sala Zonca P. zza Francesco Meardi Il

Sabato 28 maggio

dalle ore 16.00 alle 19.00

Conferenza: L’OLTREPO NEL MONDO DEI RALLY

Mezzo secolo di emozioni a 4 ruote

Relatore: Pietro Ventura

presso la Biblioteca Ricottiana Via Gramsci

di Benedetta Ionata, Psicologa e Psicoterapeuta

da www.citttànuova.it
@Riproduzione Riservata del 25 maggio 2022

In una certa misura tutti noi siamo vulnerabili nelle relazioni, ma lo è ancora di più chi nel suo passato ha una certa dose di delusioni traumatiche. Spesso restiamo legati al nostro passato, e gli aspetti delle prime relazioni e di quelle successive rimangono archiviati nella memoria.-

La fiducia è una delle caratteristiche più importanti di una relazione romantica sana e stabile, e  può essere definita come “uno stato psicologico comprendente l’intenzione di accettare la vulnerabilità, sulla base delle aspettative positive delle intenzioni o del comportamento di un altro”.

Allo stesso tempo, ci sono anche situazioni in cui possono emergere vulnerabilità che portano uno o entrambi i partner a sentire che amare è emotivamente pericoloso. Altre volte, indipendentemente dal loro desiderio di intimità, le persone scelgono partner in cui l’intensa vicinanza è assente e il rischio di vulnerabilità è ridotto al minimo.

In una certa misura tutti noi siamo vulnerabili nelle relazioni, ma lo è ancora di più chi nel suo passato ha una certa dose di delusioni traumatiche. Spesso restiamo legati al nostro passato, e gli aspetti delle prime relazioni e di quelle successive rimangono archiviati nella memoria. In questo modo i ricordi informano e guidano silenziosamente i nostri giudizi cognitivi, emotivi e sociali e ci preparano a rispondere a una situazione presente basata sull’accumulo di ricordi passati. Dunque il compito della memoria è quello di guidarci per sapere cosa aspettarci. Se abbiamo un passato pieno di delusioni, perdite, abusi, abbandono, il nostro cervello cerca di prepararci a non lasciare che accada di nuovo.

A volte può capitare che il presentarsi dei ricordi avvenga senza che ce ne rendiamo conto. L’influenza di vasta portata di questi ricordi coinvolge la nostra attrazione o infatuazione per determinate persone e può influenzare anche la nostra fuga dall’intimità. Quando vengono attivate queste memorie si registra come una sensazione, un’immagine o un flashback dentro di noi, apparentemente dal nulla. Questi ricordi creano significati che sentiamo nel nostro corpo ma per i quali non abbiamo parole. Di conseguenza, quando emergono, potremmo avere sentimenti, reazioni, percezioni e sensazioni corporee, anche se potremmo non essere consapevoli che qualcosa del passato viene richiamato. In questi casi l’emozione motiva un’azione, il pensiero dà alle nostre azioni parole e significato e quindi, motivati dalla vergogna, potremmo avvertire il bisogno di una distanza temporanea e usare il pensiero per fornire una ragione per il ritiro.

In alcune situazioni, invece, si può sfociare in una relazione che inizia con l’idealizzazione reciproca e poi viene offuscata da manovre di autoprotezione che erodono il legame tra le due persone, fino a provocare una delusione che va a far riprovare sentimenti coinvolti in un trauma passato. Questo avviene perché l’amore idealizzato che viene proiettato su un partner attuale nasconde l’inevitabile ripetizione di una delusione e una perdita passate. Innegabilmente, la memoria tenta di proteggerci quando spostiamo sugli altri nel presente i sentimenti, gli atteggiamenti, le fantasie, gli adattamenti e le difese che sono ripetizioni di reazioni originate da persone significative nel nostro lontano passato.

In una relazione fuggire dal pericolo dell’intimità emotiva può davvero fornire sicurezza ma, così facendo, ci precludiamo l’opportunità di guardare dentro noi stessi e lavorare attraverso il dolore e la delusione, presenti e passati. La fiducia nell’altro e la capacità di comunicare senza giudizio è essenziale per elaborare le esperienze passate che la nostra memoria trasporta nelle nostre relazioni presenti. Purtroppo, questa opportunità di intuizione spesso non si realizza quando le persone scappano dall’amore.

di Don Isidoro Mercuri Giovinazzo, Pres. Nazionale AIPaS, Vicepres. Nazionale Forum Socisanitario

Direttore Ufficio Pastorale Salute- Diocesi di Aosta

da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata del 25 maggio 2022

Quando si parla delle situazioni di avvicinamento alla morte, fine vita, la realtà non è mai bianca o nera, ma una graduata scala di grigi. L'esperienza sul campo aiuta a capire che ogni situazione dev'essere gestita in modo differente, in base alle competenze, la preparazione e la propria attitudine personale...-

L’esperienza sul campo, nelle situazioni di fine vita, insegna che la realtà non è mai solo bianca o nera, ma una sfumata scala di grigi, dove non tutte le situazioni sono gestite allo stesso modo per competenze, preparazione o attitudini personali e dove non tutte le azioni o omissioni sono eticamente neutre.

Il direttore dell’Ufficio di Pastorale della Salute della Diocesi di Aosta, don Isidoro Mercuri Giovinazzo, unitamente all’Associazione Italiana di Pastorale Sanitaria e al Forum Sociosanitario nazionale, hanno proposto una conferenza dal titolo: “Non sei solo, mi prendo cura di te”: medicina, legislazione ed etica del fine vita.

Il Dott. Giovanni Donati, medico chirurgo toracico e bioeticista, dell’Ospedale Umberto Parini di Aosta, la Dott.ssa Cinzia Ceccaroli, del servizio legislativo della Regione Marche, specializzata in biodiritto e il Dott. Dino Moltisanti, Docente di Bioetica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, attraverso la loro competenza accademica ed esperienza pluriennale, ci hanno condotto con pacatezza ed attenzione cristiana, attraverso questo tortuoso sentiero, per aiutarci ad avere maggiori strumenti di discernimento, il tutto alla presenza del Vescovo di Aosta Mons. Franco Lovignana. Poiché nelle Facoltà di Medicina non si insegnano agli studenti le terapie, le cure e lo stile di accompagnamento nei momenti finali della vita, la Medicina moderna, efficientista e meccanicistica, ha dovuto riapprendere l’arte del morire e del far vivere al meglio i morenti fino alla fine.

Pratiche distanasiche, di abbandono terapeutico o di desistenza terapeutica mettono in crisi quotidianamente le coscienze di molte persone. Come promuovere responsabilmente la tutela della vita e il bene comune? Contro una cultura dello scarto, di cui ci parla sovente il Santo Padre Francesco, desideriamo esprimere vicinanza ed inclusione verso tutti coloro che soffrono, lenendo il loro patire con una attenta presenza ed adeguati strumenti farmacologici, relazionali, spirituali. Molto resta ancora da fare per garantire l’approccio di cura più proporzionato e rispettoso dei malati e delle loro famiglie da parte della Medicina Palliativa: occorre essere consapevoli delle molteplici attuali criticità culturali, socio-economiche e cliniche per elaborare strategie di assistenza che soddisfino i bisogni complessi delle fasi avanzate di tutte le patologie croniche e degenerative, quali quelle neurologiche, cardiovascolari o respiratorie e non soltanto quelle oncologiche, per le quali nell’ ultimo decennio sono stati fatti passi da gigante per l’assistenza. L’intervento poi ha proposto una riflessione sull'assetto legislativo, in tema di fine vita, delineatosi nell’ordinamento giuridico italiano, con lettura bioetica degli aspetti più rilevanti delle leggi in esame.

Dopo aver ripercorso l’evoluzione del «diritto alle cure palliative» ci siamo soffermati sui principi enunciati dalla l. 38/10 «Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore». In linea con il significato moderno di «salute», nel modello assistenziale di medicina palliativa, il concetto di cura si estende non solo ai «sintomi» della patologia ma anche al disagio psichico, relazionale e spirituale della persona malata: impostazione, accolta, anche dalla l. 219/17 «Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento», che promuove la fondamentale relazione di cura tra medico e paziente e, nell’accogliere un’etica dell’accompagnamento, assicura dignità alla fase finale dell’esistenza.

All’indomani dell’inammissibilità del referendum pro-eutanasia, l’intervento ha voluto rilevare i profili di criticità derivanti dalla sent. della Corte Cost. n. 242/19 (non punibilità a certe condizioni, dell’aiuto al suicidio, ex art. 580 c.p.) e dal Testo unificato ​al Senato «Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita». L’idea di una morte anticipata e programmata, rispetto alla sua fine naturale, oltre a svilire i principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico a tutela del «diritto alla vita», rappresenta un rischio di disimpegno sociale, in termini di accoglienza e cura della persona malata, in particolare se fragile e in condizioni di solitudine esistenziale, la quale solo in contesti di relazioni umane ispirate alla solidarietà può esprimere la propria personalità anche nelle fasi più estreme della vita.

di Germana Carillo
da www.greenme.it
@Riproduzione Riservata del 17 maggio 2022

Negli ultimi mesi, a causa della pandemia, il benessere psichico dei minori è diminuito di oltre il 10% a livello mondiale, con il raddoppio dei bambini sotto la soglia del disagio. Ad aumentare sono la rabbia e la noia, ma anche la difficoltà di concentrazione, il senso di solitudine e di impotenza, stress e disturbi del sonno. E patologie anche più severe come disturbi del comportamento alimentare e autolesionismo.-

In Italia i disturbi neuropsichici dell’età evolutiva colpiscono quasi 2 milioni di bambini e ragazzi, tra il 10 e il 20% della popolazione infantile e adolescenziale tra gli 0 e i 17 anni, con manifestazioni molto diverse tra loro per tipologia, decorso e prognosi.

La loro incidenza è in ascesa, tanto che si stime che in meno di dieci anni è raddoppiato il numero di bambini e adolescenti seguiti nei servizi di neuropsichiatria.

Sono i dati allarmanti che snocciola la SINPIA, la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza in occasione della Giornata Nazionale    per la Promozione del Neurosviluppo dell’11 maggio scorso.

La prevalenza raddoppiata dei disturbi neuropsichici è certamente espressione di un trend già presente nei 10 anni precedenti – spiega Antonella Costantino, Past President della SINPIA e Direttore dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) della Fondazione IRCCS “Ca’ Granda” Ospedale Maggiore Policlinico di Milano – la pandemia ha però mostrato come una diminuzione delle attenzioni collettive ai bisogni neuropsichici di bambini e adolescenti possa avere conseguenze drammatiche sulla loro salute mentale e sul loro sviluppo complessivo, in particolare per coloro che già presentavano vulnerabilità.

A tutto ciò si aggiunge l’impatto sempre più negativo delle diseguaglianze economiche, sociali, e culturali, a loro volta aggravate da eventi ulteriormente destabilizzanti come la guerra, insieme all’indifferenza, alla negazione, all’incomprensione, all’ostilità e allo stigma, ha una valenza dirompente nell’incremento dei disturbi neuropsichiatrici.

I problemi conseguenti ai disturbi neuropsichici dell’età evolutiva sono ormai drammatici e tragicamente trascurati, sia in termini di messa in campo di adeguate strategie di prevenzione sia in termini di risorse per la cura – conclude la Elisa Fazzi. Occorrono risorse e risposte di sistema, integrate e coordinate tra educativo, sociale e sanitario, nell’ambito di un cambiamento culturale profondo che apra all’innovazione ed al futuro, perché tutti i bambini e ragazzi con disturbi del Neurosviluppo e le loro famiglie vedano finalmente riconosciuto il diritto a cure appropriate e tempestive e vedano garantito il loro massimo potenziale di sviluppo.

Cosa possiamo fare noi? I bimbi e gli adolescenti si trovano in uno spazio di sviluppo in cui è di fondamentale importanza un contatto regolare con i loro coetanei e siano in grado di sviluppare relazioni strette e continue anche con gli adulti fuori casa, come i loro insegnanti o i loro allenatori. Intanto noi cerchiamo di parlare loro e di ascoltarli e facciamoci aiutare a riconoscere la depressione e ad imparare i segni premonitori di atti estremi.

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