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Scuola senza diritti, la guerra di Anna che non vede: 10 anni senza sostegno

di Redazione Scuola, Vibo Valentia

Un’associazione per sostenere i suoi diritti, ancora una volta negati. Supplenti, insegnanti non specializzati «in deroga», la via crucis di chi ha bisogno di aiuto a scuola.-

Ha 14 anni, da dieci frequenta le aule scolastiche, è non vedente e ogni anno al suono della prima campanella si trova con la stessa drammatica situazione: niente docenti di sostegno, niente assistenza specialistica, niente libri in braille. Abbandonata su un banco senza poter seguire appieno le lezioni. È la storia di Anna (il nome è di fantasia), la giovane di Vibo Valentia che già l’anno scorso dopo essere stata oggetto di una interrogazione parlamentare aveva ottenuto dal Tar di Catanzaro la condanna del Miur. Ma anche quest’anno è daccapo: tornata a scuola come i suoi compagni giovedì 14 settembre ha trovato la classe, gli amici ma di nuovo né l’insegnante di sostegno, né l’educatore specializzato.

La lettera

«Nessuna sorpresa - scrive in una lettera denuncia l’associazione «Io vedo con le mani» creata per sostenere la ragazza negli studi - Sono dieci anni tondi tondi che è così, precisi e impeccabili: «L’alunna non vedente in questione dovrebbe andare a scuola senza un docente di sostegno specializzato, senza Assistente specialistico Educatore Tiflologico, senza libri di testo. Docenti curriculari e compagni di classe rappresentano una grande ricchezza e due risorse di importanza indiscutibile. Ci sono? Sì, loro sì! Peccato che non bastino!»

I supplenti non specializzati

E’ questo uno dei tanti casi che ogni inizio di anno si ripetono in giro per l’Italia. Quest’anno sono aumentati sulla carta gli insegnanti di sostegno, ma spesso non sono specializzati e le loro posizioni sono frutto di deroghe concordate con le associazioni sindacali, molto spesso si tratta poi di supplenti che ogni anno devono attendere la chiamata e cambiano scuola e studenti. La scorsa primavera è stata approvata una delle deleghe alla riforma del 2016 che tratta proprio della riforma del sostegno ma ancora le disposizioni non sono in vigore del tutto.

da www.corriere.it
@Riproduzione Riservata del 20 settembre 2017

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