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Diocesi Tortona: Pregola: c’è "Via Mons. Pino Scabini"

di l.i.r.
da www.diocesitortona.it
@Riproduzione Riservata del 18 settembre 2020
Alla cerimonia presenti Mons. Viola, il sindaco, il parroco, don Vernetti, Balduzzi e il MEICA.-
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BRALLO - Pregola, frazione del Brallo, noto comune dell’alta Val Staffora, ha voluto ricordare uno dei suoi figli migliori intitolandogli la via principale del centro abitato che, da domenica 13 settembre, si chiama “Via Mons. Pino Scabini”.
Monsignor Scabini, per tutti don Pino, era nato a Pregola nel 1926 e al suo paese natale faceva sempre ritorno per le vacanze estive durante i lunghi anni trascorsi a Roma, dove aveva ricoperto importanti incarichi nella Chiesa italiana. A Pregola ha trascorso i suoi ultimi anni di vita e lì ha voluto essere sepolto, accanto ai genitori, nella cappella di famiglia.
L’idea di dedicare la via principale della frazione a don Pino era maturata lo scorso anno durante il convegno tenutosi nel decimo anniversario della morte ed è stata portata avanti con determinazione dall’amministrazione comunale del Brallo, che ha avviato e concluso, in tempi brevi, la procedura amministrativa necessaria per l’intitolazione.
Così, domenica scorsa, davanti a numerosi amici, provenienti dal Vogherese e dal Tortonese, da Alessandria e perfino da Vercelli e a un nutrito gruppo di Pregolesi, ha avuto luogo la cerimonia di intitolazione della via.
Il benvenuto ai presenti, opportunamente distribuiti nella piazzetta antistante la chiesa e nell’ampio “belvedere” che la affianca, è stato dato dal parroco, don Massimiliano Bergomi, accanto al quale erano don Gian Luca Vernetti, vicario foraneo e parroco di Varzi, e mons. Francesco Giorgi, successore di don Pino come assistente ecclesiastico del MEIC di Tortona.
La cerimonia si è aperta con l’orazione ufficiale del sindaco, Christos Chlapanidas, che ha ricordato la figura e l’opera del sacerdote, sottolineandone l’attaccamento al paese na-tio e l’attenzione con la quale seguiva l’attività amministrativa.
A Pregola, che aveva lasciato ad appena 10 anni per entrare in Seminario, don Pino tornava, immancabilmente, anche durante il periodo romano, per la festa di sant’Agata (5 febbraio), titolare della chiesa parrocchiale, e per quella di san Rocco (16 agosto), vi trascorreva l’estate, promuovendo iniziative culturali, di aggregazione (Festa dei Fiori, dei Nonni) e di valorizzazione di questo incantevole borgo.
Il sindaco ha sottolineato con commozione, la “paternità” spirituale espressa da don Pino a lui personalmente, a molti pregolesi e ai tanti che lo raggiungevano su questi monti da ogni parte d’Italia, dove, da “prete itinerante” era stato.
Il vescovo, Mons. Vittorio Viola, dopo lo scoprimento della targa della via, durante il rito di benedizione, ha commentato il cap. 17 degli Atti degli Apostoli; con riferimento alla figura del sacerdote pregolese, che ha conosciuto solo grazie agli scritti e ai ricordi dei moltissimi estimatori, ha pregato affinché «l’esempio di don Pino ci indichi la strada nella quale camminare insieme, come Chiesa nel mondo, per conoscere Cristo, via, verità e vita». L’impegno in campo religioso e civile di don Pino è stato ricordato, in un ideale “album dei ricordi”, per iniziativa del gruppo MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) di Tortona di cui mons. Scabini è stato assistente dal 2000 fino alla morte.
Nella stessa circostanza sono stati letti i messaggi pervenuti da varie personalità, impossibilitate a partecipare, ma vicine spiritualmente e liete per il riconoscimento attribuito a lui; tra queste, si sono resi presenti il cardinale Francesco Coccopalmerio, mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti, il presidente del Meic nazionale, Giuseppe Elia, l’attuale assistente diocesano del MEIC e parroco della cattedrale di Tortona, don Claudio Baldi e la presidente del MEIC di Casale, Edda Gastaldi.
Infine, Renato Balduzzi, già ministro della Sanità, deputato e membro del CSM, ha ricordato, da amico, la figura di don Pino, col quale aveva attivamente collaborato prima da vicepresidente e poi da presidente del MEIC nazionale. Rivolgendosi anche alla sorella Maria, presente con i nipoti Serafino e Rosi e altri parenti, Balduzzi ha raccontato alcuni aneddoti con i quali ha voluto richiamare i tratti più familiari e meno ufficiali del sacerdote: la sua attenzione, da perfezionista, per i dettagli, la sua ironia e la capacità di sdrammatizzare le situazioni, i suoi imprevedibili e “spiazzanti” interventi.
Prima della conclusione, la presidente del MEIC tortonese, Luisa Iotti, ha brevemente ricordato l’intensa biografia di mons. Scabini e il suo carisma dell’accompagnamento sulla via conciliare della Chiesa e su quella evangelica della vita.
La cerimonia, che si è svolta nel pieno rispetto delle disposizioni in vigore per la prevenzione del contagio da Covid, si è conclusa con un signorile rinfresco offerto dal Circolo Sassi Neri di Pregola, del quale don Pino è stato socio fondatore e animatore.

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