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Mattarella premia 36 eroi della solidarietà: più della metà sono donne

di Carlotta De Leo
da www.corriere.it
@Riproduzione Riservata del 29 dicembre 2020

Una 18enne e due ultra ultra novantenni tra le trentasei onorificenze al merito assegnate dal Presidente della Repubblica a cittadini che sono esempio di impegno civile e di dedizione al bene comune.-

Mattarella premia 36 eroi della solidarietà: più della metà sono donne
Una diciottenne che con grande forza d’animo si è diplomata nonostante la malattia e due ultra novantenni ancora attive nel sociale. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trentasei onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a 36 cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute. Più della metà, 21 onorificenze su 36, sono andate a donne. Mattarella ha voluto premiare i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.

La 18enne e le novantenni

La più giovane è la diciottenne Serena Piccolo premiata «per il suo esempio di forza d’animo e determinazione». Affetta da una rara malattia (aplasia midollare) ha potuto essere operata lo scorso agosto grazie a un altro giovane donatore di 25 anni. Nel frattempo ha sostenuto gli esami di maturità, scegliendo di andare in presenza nonostante fosse ricoverata. Ha invece 92 anni Alma Broccoli e diventa Commendatore dell’ordine al merito perché da trenta anni - da quando è andata in pensione e ha deciso di dedicarsi al volontariato - è la centralinista della Croce Rossa di Arona. Laura Bruno invece di anni ne ha 91 ed è diventata commendatore per il suo «encomiabile esempio di generosità e solidarietà a supporto degli emarginati» nella parrocchia della borgata Ottavia a Roma. Nel 1995 ha fondato il Centro Odontoiatrico «Solidarietà Vincenziana» che presiede e che interviene sui problemi odontoiatrici degli emarginati per ottenere due risultati: curare un problema sanitario e migliorare l’aspetto della persona, passaggio fondamentale per recuperare dignità e per il reinserimento sociale.

Il superman dei bambini in ospedale

Nell’elenco c’è poi Mattia Villardita, 27 anni di Savona, nominato Cavaliere «per l’altruismo e le fantasiose iniziative con cui contribuisce ad alleviare le sofferenze dei bambini in ospedale». Per una malattia congenita, Villardita ha dovuto affrontare diverse operazioni fino all’età di 14 ann. Conosce bene le difficoltà degli ospedali e così da tre anni, travestito da Spiderman fa visita ai piccoli pazienti dei reparti pediatrici della Liguria che definisce «gli unici e veri supereroi». Ha fondato Supereroincorsia, un gruppo di giovani impegnati nel volontariato che, travestiti da eroi, donano sorrisi e momenti di spensieratezza ai piccoli pazienti pediatrici.

L’aiuto immediato

C’è poi la 25enne Rachele Spolar premiata per il suo coraggio e altruismo: il 10 dicembre scorso e mentre si trovava alla stazione ferroviaria di Mestre-Ospedale, di rientro dal lavoro, ha visto un uomo lanciarsi sui binari e nonostante il sopraggiungere di un treno ha cercato si salvarlo. Spolar ha riportato la frattura della tibia e l’uomo gravi traumi ma non è in pericolo di vita. «Ho agito d’istinto non ho pensato a nulla, ho semplicemente fatto quello che avrebbe fatto chiunque» ha detto. Anche Danilo Galli, 40enne autista dell’Atac a Roma, è stato insignito del titolo di Cavaliere «per il suo coraggioso e tempestivo intervento nel soccorso a una donna che minacciava di gettarsi da un viadotto».Era in servizio quando ha visto una figura a cavalcioni sul parapetto del Ponte delle Valli: ha fermato l’autobus, ha attraversato la strada e tirato giù la donna dalla ringhiera.

Le stoffe per le donne emarginate

Ha 32 anni Anna Fiscale, la veronese nominata Cavaliere «per il suo appassionato contributo e lo spirito di iniziativa» con cui nel con cui nel 2013 ha fondato la cooperativa sociale Quid Onlus che ha un doppio obiettivo: riciclare stoffe in eccesso, provenienti da rimanenze di grandi marchi e dare lavoro a un centinaio di donne di diverse nazionalità (per l’80% donne provenienti da categorie socialmente svantaggiate). Le collezioni sono distribuite in un centinaio di negozi multibrand, online e in alcuni negozi Quid. La cooperativa è presente, con laboratori sartoriali, anche nel carcere di Montorio. Con la pandemia (che ha fatto chiudere i punti vendita) la Onlus ha riconvertito la produzione e creato un prototipo di mascherina protettiva riutilizzabile Made in Italy.

Nuovi orizzonti per i ragazzi tossicodipendenti

Ha fondato nel 1993 la Comunità Nuovi Orizzonti che dalla prima «casa» di Trigoria (Roma) è diventata un punto di riferimento per il recupero e il reinserimento di molti giovani con problemi di tossicodipendenza, alcolismo e prostituzione. Chiara Amirante, 54 anni, è stata nominato Ufficiale al merito «Per il suo straordinario contributo al recupero delle marginalità e fragilità sociali». Molti degli ex ragazzi che sono passati nelle comunità di accoglienza, case famiglia e nella «Cittadella Cielo» sono diventati volontari negli ospedali, nelle carceri, nelle baraccopoli. L’impegno di Chiara non si è fermato ai confini nazionali. Nel 2010 il Pontificio Consiglio per i laici riconosce Nuovi Orizzonti come associazione privata internazionale di fedeli. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero.

L’impegno nato dal dolore

Molte delle vite esemplari premiate dal Capo dello Stato hanno incontrato tragedie e hanno saputo trasformare il dolore in impegno e mani tese al prossimo. È stato così per la napoletana Angela Buanne, 54 anni, nominata Ufficiale: dopo la morte della figlia Livia in un incidente stradale (alla guida c’era il fidanzato che, in stato di ebrezza, guidò contromano per diversi chilometri), mamma Angela accompagnata dal giornalista Luca Maurelli - che ha raccontato la sua storia nel libro «Viaggio al centro della notte» - gira le scuole per sensibilizzare gli studenti sul tema delle stragi del sabato sera. Anche Carolina Benetti, 89 anni ha dovuto affrontare la perdita di un figlio in un incidente stradale. Dopo la tragedia, insieme al marito, ha fondato una associazione «Amici del Tesoro» per assistere il suo secondogenito Stefano, nato con una disabilità, e gli altri «figli speciali» . Si è dedicata al tema del «dopo di noi» e ha donato i risparmi di una vita alla onlus per dar vita alla Casa di Carlo, una villetta di San Giovanni Lupatoto (VR) che ospita Stefano e altri giovani con disabilità. Nazarena Barboni di Camerino ha visto spegnersi il figlio, affetto da neuroblastoma, e ha conosciuto la condizione dei bambini malati oncologici. Nel 2007 ha fondato, con l’aiuto dell’ex marito Andrea, l’Associazione Raffaello Onlus per “creare uno spazio di vita normale” per i piccoli pazienti, ricoverati all’Ospedale Salesi di Ancona. Cinzia Grassi,62 anni, nominata commendatore, è stata dirigente della polizia impegnata nella lotta alla pedopornografia. Dopo la perdita del figlio, ha fondato la onlus «Edoardo con noi» che è impegnata in attività di ricerca «e conoscenza della patologia del diabete giovanile insulino-dipendente». Diventano commendatori anche Titina Petrosino e Ugo Martino, coniugi 73enni di Isernia che hanno perso il figlio Francesco nel disastro ferroviario di Roccasecca del 2005. Dopo l’incontro con Padre Leòn Sirabahenda hanno fondato o l’Associazione Oltre la Vita Onlus per aiutare la popolazione di Makamba in Burundi dove, grazie alle donazioni di tante persone, è stato possibile costruire una scuola, un orfanotrofio, un centro per disabili e un piccolo ospedale.

Il sopravvissuto all’eccidio e il campione di atletica

Enrico Pieri, di 86 anni (Sant’Anna di Stazzema - LU), è stato scelto «per l’impegno, di tutta una vita, a favore della tutela della memoria, della diffusione della conoscenza storica e della difesa dei principi alla base della convivenza democratica». Superstite e testimone dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema: aveva dieci anni il 12 agosto del ‘44 quando, nascosto sotto la scala vide morire per mano nazista i genitori, due sorelle, nonni, zii e cugini. È nato in Marocco ma palermitano di adozione, Rachid Berradi, che ha ottenuto l’onorificenza per «la sua appassionata promozione di una cultura della legalità e per il contributo al contrasto all’emarginazione sociale». È appuntato scelto dei carabinieri a Palermo ed è stato un protagonista dell’atletica leggera italiana: mezzofondista, campione europeo nei 10mila metri e finalista alle Olimpiadi di Sydney. Ha fatto della sua passione e professione uno strumento di inclusione sociale a favore dei ragazzi e delle famiglie residenti in aree disagiate e a forte rischio emarginazione sociale, dove lo sport assume il significato di «riscatto e legalità».

L’inclusione

Giovannella Porzio, (Torino), diventa Cavaliere per il suo appassionato contributo nell’abbattimento delle barriere fisiche e mentali e nella diffusione di pratiche di inclusione». È infatti affetta dalla malattia rara Charcot-Marie-Tooth che l’ha costretta alla carrozzina dall’età di 10 anni.

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