Coronavirus. Come cambia il Triduo pasquale
di Gianni Cardinale
da www.avvenire.it
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Decreto della Congregazione per il culto divino: niente lavanda dei piedi, processioni né riti di pietà popolare Confermata la data in cui celebrare la Pasqua: 12 aprile con Veglia e Messe.-
La data della Pasqua (quest’anno il 12 aprile) non cambia, ma la Messa crismale, di solito celebrata il Giovedì Santo mattina, potrà essere rinviata. Nella Messa in coena Domini la lavanda dei piedi, di per sé facoltativa, si deve omettere, mentre le processioni e le altre «espressioni di pietà popolare » della Settimana Santa e del Triduo pasquale si potranno rimandare «in altri giorni convenienti, ad esempi il 14 e 15 settembre», quando la Chiesa celebra le festa dell’Esaltazione della Croce e della Madonna Addolorata. Sono le «indicazioni generali» e i «suggerimenti» contenuti nel decreto In tempo di Covid-19 del 19 marzo, inviato alle Conferenze episcopali dalla Congregazione vaticana per il culto divino e diffuso ieri via twitter dal cardinale prefetto Robert Sarah.
Nel testo si specifica innanzitutto che la data della Pasqua, «cuore dell’anno liturgico», «non può essere trasferita». Sulla Messa crismale invece, «valutando il caso concreto nei diversi Paesi il vescovo ha facoltà di rimandarla a data posteriore». Seguono le indicazioni per il Triduo pasquale, specie in presenza di restrizioni.
Le celebrazioni potranno essere fatte nelle Cattedrali e nelle parrocchie, presente solo il clero Alcuni momenti della Settimana Santa potranno svolgersi nel mese di settembre