logo sito cav

CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

Via Mentana n. 43
27058 Voghera (PV)
Tel: 349 4026282
email: cavvoghera@virgilio.it
Image 43

da www.chiesadimilano.it
@Riproduzione Riservata del 16 marzo 2024

«ViaVai» è il titolo della proposta per la prossima estate, presentata insieme al logo a responsabili e coordinatori. Sul sito www.oratorioestivo.it disponibili tutti i materiali.-

In mezzo al viavai spesso frenetico e confuso in cui anche bambini e ragazzi sono immersi, per loro ci sono un luogo e un tempo per capire che la vita ha invece una direzione e una meta e che è il Signore a indicarne la strada.

Image 44

«ViaVai – Mi indicherai il sentiero della vita» è il titolo dell’Oratorio estivo 2024, presentato oggi ai responsabili e coordinatori degli oratori, intervenuti presso la sede della Fom a Milano per ricevere in consegna il nuovo progetto e conoscere la struttura della proposta diocesana per l’estate in oratorio.

È iniziato così il viaggio che condurrà alla partecipazione quotidiana di migliaia di ragazzi e ragazze all’avventura estiva degli oratori, che quest’anno inviterà tutti a «mettersi in cammino» in un pellegrinaggio speciale. I ragazzi saranno invitati ogni giorno a riconoscere quei “passi” che tracciano il sentiero di una vita vissuta da discepoli del Signore.

Il logo

È stato presentato anche il logo dell’Oratorio estivo 2024, che è il segno distintivo della proposta diocesana e identifica il lavoro comune degli oratori ambrosiani. Il tratto di una freccia che indica la direzione è sovrapposto all’impronta di uno scarpone di un pellegrino, che ha scelto di percorrere la via. Delle pietre fanno intravedere i passi necessari per compiere il sentiero. Il carattere dello slogan richiama l’ambientazione fantasy del prossimo Oratorio estivo.

I tratti della proposta dell’Oratorio estivo sono offerti sul sito www.oratorioestivo.it, che verrà arricchito di schede e materiali nelle prossime settimane. Il viaggio verso l’estate è appena iniziato.

Image 41

da www.chiesadimilano.it
@Riproduzione Riservata del 18 marzo 2024

Il 18 marzo è la Giornata nazionale in memoria delle persone morte a causa del Coronavirus. L’Ufficio diocesano propone intenzioni per le Messe del 17 e del 18.-

Image 42

Lunedì 18 marzo ricorre la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19, istituita con la legge n. 35 del 2021: il 18 marzo fu il giorno in cui si registrò il maggior numero di decessi per Coronavirus su scala nazionale.

Il ricordo delle vittime del Covid (che ha colpito famiglie e comunità e ha lasciato una lunga scia di sofferenza e di paura) è preghiera di suffragio per quanti sono deceduti, è vicinanza a chi soffre per la loro mancanza, è richiesta di aiuto al Signore per chi è chiamato a gestire la sanità.

L’Ufficio diocesano per la Pastorale liturgica propone alle parrocchie due intenzioni di preghiera.

La prima è pensata per le Messe di domenica 17 marzo e si collega al Vangelo del giorno.
A Te, Signore, che hai pianto davanti alla tomba di Lazzaro, affidiamo le lacrime di quanti, durante la difficile esperienza della pandemia da Coronavirus, hanno pianto per la morte di persone care che neppure hanno potuto abbracciare e consolare. Accogli quanti sono morti e ricorda a tutti noi che Tu sei Vita e risurrezione. Ti preghiamo.

La seconda è per le Messe di lunedì 18.
Fa’, o Signore, che in questa giornata di memoria per quanti sono deceduti per il Coronavirus il nostro ricordo sia per loro preghiera di suffragio e per noi motivo di responsabilità per il dono della vita e della salute di tutti.
Ricompensa quanti, durante la pandemia, hanno offerto con dedizione e rischio il loro servizio per tutta la comunità.
Ti preghiamo.

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 13 marzo 2024

VOGHERA – Venerdì, 15 marzo 2024, dalle ore 18:30 – 22, nell’Aula didattica, presso l’ex Op, in viale della Repubblica n.3 si terrà il corso dal titolo “Gestione della persona con disturbi cognitivi e demenze”. Con moderatore il dottor Giuffré Giuseppe
Il corso si inserisce nel progetto “Fondo per l’Alzheimer e le demenze” (Deliberazione n. XI/6793 del 02/08/2022), con l’obietto di creare una reto e gestione integrato delle demenze, con strumenti di telemedicina.
Sono previste realizzazione di una web application; condivisione di piani assistenziali e schede cliniche n collaborazione tra i professionisti della solute territoriali e ospedalieri.
Come scopo finale il miglioramento della qualità della vita della persona con demenza e difficoltà cognitive.

Image 40
Image 38

da www csvlombardia.it
@Riproduzione Riservata del 15 marzo 2024

[ CHI E' MORUZZI ROAD ]: Moruzzi Road è un'organizzazione di volontariato che si occupa prevalentemente della valorizzazione di beni comuni, prendendosene cura attraverso azioni concrete verso l'ambiente ed il recupero del territorio. 

Image 39

L'Associazione propone iniziative per favorire la socializzazione e la cura del territorio anche con l'organizzazione di eventi, e promuove il progetto "Moruzzi road-beyond a road" in collaborazione con l'Università di Pavia DICAR ed il Comune di Pavia.

[ COSA PROPONE ]: Per riuscire a realizzare e curare le attività, Moruzzi Road cerca volontari dai 14 anni in su per le seguenti attività:

  • Animazione con bambini in occasione delle iniziative.
    Alcuni esempi di attività possono essere: truccabimbi, sculture di palloncini, giocoleria, organizzazione di giochi vari
  • Supporto nella progettazione, realizzazione, promozione e racconto delle iniziative.

[ COSA OFFRE ]: I volontari potranno partecipare alle attività in base alla disponibilità che possono offrire, considerando che le iniziative vengono realizzate principalmente durante il fine settimana. Inoltre potranno collaborare con l'organizzazione della giornata apportando spunti e acquisendo esperienza.

Ente

Nome Ente: Moruzzi Road

Quando

Le attività si svolgono prevalentemente nei fine settimana nelle ore pomeridiane

Dove

Le attività dell'associazione si svolgono nelle vicinanze della scuola Primaria Maestri di Pavia

Per informazioni

Referente Ente: Giuseppe Giacalone

Cellulare: 3492900762 E-mail: moruzziroad.2017@gmail.com

Image 36

da www.csvlombardia.it
@Riproduzione Riservata del 14 marzo 2024

Il Centro affidi del Comune di Pavia propone tre serate formative sul tema dell’affido e dell’accoglienza.

Nella serata di martedì 19 marzo  alle ore 21  si parlerà delle diverse forme di affido, della cornice giuridica che accompagna questa esperienza e ne spiega il significato.

Image 37

Martedì 26 marzo alle ore 21 vedrà la partecipazione di una famiglia affidataria che testimonierà la sua esperienza, raccontando emozioni, ricchezza e fatiche di accogliere un minore e la sua storia.

Lunedì 8 aprile alle ore 21 si parlerà del Patto d’affido, uno strumento utile a definire il percorso e il progetto di affido, il ruolo della famiglia affidataria, della famiglia d’origine e degli operatori dei servizi.

Le tre serate sono il primo incontro di conoscenza tra le famiglie ed il servizio, per comprendere meglio cosa sia l’affido e rispondere alle molte domande sul tema.

La formazione è gratuita e avverrà online.

Per informazioni e iscrizioni: 3335939472, centroaffidi@comune.pv.it

Image 34

da www.csvlombardia.it
@Riproduzione Riservata del 14 marzo 2024

Con il patrocinio del Comune di Borgarello, B612 Genitori Borgarello organizza 2 corsi di Rap GRATUITI composti da 6 incontri per il corso principianti e 4 incontri per il corso avanzato (solo per chi ha frequentato il corso precedente), della durata di 1 ora e mezza ciascuno, che si terranno dalle 16.00 alle 17.30 (corso principianti) e dalle 16 alle 17.30 (corso avanzato) ad eccezione della prima data di quest’ultimo laboratorio che si terrà dalle 17.30 alle 19.00. Gli incontri per principianti si terranno il 17 e 24 marzoil 7, 14 e 21 aprile e il 5 maggio. Il laboratorio avanzato invece si svolgerà il 7, 12 e 19 aprile e si concluderà il 3 maggio.

Image 35

Dedicato a giovani dai 9 a 17 anni.

Per informazioni e prenotazioni scrivi via Whatsapp al 34749009522.

DOVE
Nell’ex Biblioteca Comunale di Borgarello, in via Pavia 16 a Borgarello (PV)

OBIETTIVI
● Conoscenza e scoperta del rap e della cultura hip hop con i suoi quattro elementi artistici (rap, djing, graffiti e breakdance)
● Approfondimento sul rap, workshop sulle tecniche del rap, uso della voce e
tempo musicale.
● Improvvisazione rap/freestyle, storia del freestyle italiano con proiezione
delle competizioni storiche legate a questa disciplina.
● Visione con commento dei più importanti ed iconici documentari/film sulla cultura Hip Hop.
● Scrittura creativa e personalizzazione di un brano rap, scrittura di un ritornello,
creazione di una “punchline” (frase ad effetto)
● Impostare una performance rap dal vivo.
● Perfezionamento ed esecuzione del brano/strofa creata e personalizzata.
Registrazione del brano come output del laboratorio.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Borgarello, è realizzata nell’ambito del progetto “Borgarello in Comune” all’interno del bando “RESTIAMO INSIEME” di cui alla D.G.R. n. 364/2023 promossa e finanziata da Regione Lombardia.

CHI
Matteo Tuscano è un rapper di Pavia, sviluppa diversi laboratori rap in varie situazioni dal Mulino di Suardi alla YoungCaritas Lodi, allo Spazio Q Vallone, al Teatro Sociale Calypso, alla Nuova Piastra di Sondrio, al Mare Culturale Urbano nelle scuole di Milano nei quartieri Primaticcio, San Siro e Via Padova. Inizia il suo percorso musicale nel 2012 con i primi freestyle, negli anni successivi partecipa a jam, contest online e battle, vincendone diverse tra cui “Beatz On Air”, da cui è nato il brano “Per Controllarti” in collaborazione con Fritz Da Cat. Ha attualmente pubblicato 3 EP: “Penne al buio pesto” (2012) e “Mic et Nunc” (2016) e “Frigobars” (2020); e due album: “Raccolta di Scorie” (2017) e “RAPimento” (2018), Ironicon LP (2022). Nel 2023 collabora con il rapper newyorkese Readyrockdee pubblicando ‘Kids from the corner EP’ con l’etichetta tedesca Vinyl Digital. Nel corso degli anni collabora con diversi esponenti della scena hip hop come Fritz Da Cat, Dj Fede, Inoki, Esa, Reks, Dj Skizo Mattak, Che Noir e molti altri, performando dal vivo in tutta italia ed anche in Svizzera, Olanda e Inghilterra.

da www.lanuovabq.it
@Riproduzione Riservata del 09 marzo 2024

Mentre l'Italia si allinea alla Francia sottolineando il monopolio statale anche sulla scuola non statale, negli ultimi anni è aumentato l'homeschooling. Non solo per ragioni legate al Covid, ma soprattutto come reazione al dilagare del pensiero unico fin sui banchi scolastici.-

Image 28

Sabato 23 marzo 2024 si terrà a Lonigo (Vicenza) la Terza edizione della Giornata Nazionale per la Vera Scuola Cattolica.  L’Osservatorio Van Thuan, per far fronte alla grande crisi educativa che investe la nostra società e l’intero settore dell’Istruzione, ha creato un Coordinamento specifico che raccoglie già molte realtà, specialmente di scuola parentale cattolica e homeschooling, ma anche di scuole cattoliche paritarie e singoli insegnanti cattolici nella scuola statale. È una iniziativa di grande valore, tenuto conto che da qualche anno, in Italia, si parla e si dibatte sempre meno di libertà di educazione. Persino la Chiesa pare aver dato la precedenza ad altre tematiche, accettando supinamente il monopolio statale dell’educazione delle nuove generazioni.  

Quasi per offrire ulteriore materiale su cui discutere a Lonigo e a proposito di monopolio statale dell’istruzione, proprio in questi giorni è stata pubblicata una sentenza del Consiglio di Stato che prevede nuove restrizioni per l’istruzione parentale. La sentenza n. 1491 del 2024 afferma, infatti, che nessuna norma autorizza a ritenere che l’adempimento dell’obbligo scolastico possa essere rimesso all’autonomia privata familiare. Il Consiglio di Stato ha voluto, in tal modo, sottolineare fortemente che l’istruzione scolastica è materia di «pubblico interesse», e che la tutela di questo interesse è preordinata sia dalla disciplina dell’istruzione in generale, sia da quella dell’istruzione inferiore, di cui all’art. 34 della Costituzione.

Ne consegue, sempre a parere del Consiglio, che la scelta di optare per l’istruzione parentale non implica una delega in bianco alle famiglie della responsabilità di educare i propri figli; pertanto, quante scelgono questa opzione devono dimostrare di avere la capacità tecnica o economica di «fornire un’istruzione equivalente a quella impartita nelle scuole statali». Le stesse istituzioni scolastiche, continua la sentenza, non possono disinteressarsi dell’istruzione parentale, ma devono effettuare controlli e verifiche periodiche per accertare che l’istruzione impartita a domicilio sia conforme ai requisiti minimi previsti dalla legge.

L’Italia si allinea, così, alla recente presa di posizione del presidente francese, Emmanuel Macron, che si è pronunciato contro il cosiddetto “separatismo scolastico”, come pure alla tendenza che sta emergendo in diversi Stati oltreoceano (ad esempio nel Michigan, Stato tradizionalmente permissivo nei confronti dell’homeschooling, dove è stata presentata una proposta di obbligo di registrare tutti i bambini in età scolare presso il distretto scolastico locale o un ente pubblico). 
Non si tratta solo, come qualche commentatore ha ipotizzato, di una reazione all’avvenuto incremento dell’istruzione parentale a seguito dell'epidemia di Covid-19. C’è di più.
Indubbiamente, il timore dei contagi e le restrizioni spesso assurde e inutili imposte durante il periodo del virus, hanno dato una spinta alla diffusione della istruzione parentale, facendo registrare una vera e propria impennata: secondo i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno scolastico 2021/2022, la quota di famiglie che hanno scelto l’homeschooling alla scuola primaria ha superato le 11mila unità, un aumento significativo rispetto al periodo pre-Covid (solo 1800 le famiglie che avevano scelto l’istruzione parentale); e anche a livello di scuola media, i numeri sono cresciuti da 1.651 studenti a 6.122.
Il fenomeno, tuttavia, era già in crescita precedentemente, sebbene in modo più lineare, rivelando una crescente crisi di sfiducia nei confronti dell’istruzione fornita dalla Stato e persino dalle stesse scuole paritarie (spesso allineate, e non sempre obtorto collo, ai diktat ministeriali e alle parole d’ordine del mainstream).

La crisi che investe il mondo dell’istruzione, in realtà, non è di tipo sanitario, ma antropologico. Le famiglie che si orientano, spesso accettando enormi sacrifici, verso l’istruzione parentale, hanno ben chiaro che il modello di uomo che lo Stato, attraverso le sue scuole, vuole forgiare, è del tutto diverso da quello da loro desiderato.

L’«interesse pubblico» di cui parla la sentenza del Consiglio di Stato, infatti, apre a scenari inquietanti e ambigui, poiché coincide in sostanza con il modello di uomo proposto /imposto dalla cultura dominante. Oggi, nella gran parte delle scuole statali, si realizzano percorsi di “educazione alla affettività” in cui si esaltano le molteplici diversità di genere; si introduce la possibilità della “carriera Alias”, con cui ognuno può decidere liberamente la propria identità sessuale e il conseguente nome anagrafico; si veicola una concezione della scienza in antitesi alla fede e alla tradizione cattolica; si introducono sottilmente gli studenti a uniformarsi al “pensiero unico” quanto a ecologismo, immigrazionismo, materialismo; si esaltano il relativismo morale e l’indifferenza religiosa; si introducono gli studenti a una concezione della vita di tipo edonistico ed economicistico, in cui il successo e la produttività sono il massimo obiettivo. In diverse scuole, giunge voce, si è già cominciato a “spingere” sulle nuove forme di alimentazione a base di farine di insetti e carne sintetica. In sostanza, la scuola di Stato (e non solo dello Stato italiano…) è oggi totalmente appiattita sull’ Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030, il  programma di “sviluppo” che 193 Paesi membri dell’ONU hanno sottoscritto nel 2015 e che è diventato poi patrimonio dell’Unione Europea.
Se tante famiglie, in accordo con queste linee educative e formative, intendono continuare ad avvalersi dell’istruzione statale, è giusto che lo facciano. Ma non è altrettanto giusto voler ostacolare quelle che desiderano, per i propri figli, una educazione diversa. La stretta sulle scuole parentali, infatti, è essa stessa una manifestazione dell’aggressività del pensiero unico, una reazione rabbiosa al tentativo, da parte di alcuni, di sottrarsi all’omologazione generale.

Inutile affermare che «la responsabilità educativa resta comunque in capo alle famiglie e che la sentenza non intende sminuire il ruolo fondamentale delle famiglie nell’educazione dei figli, che hanno il diritto di scegliere il percorso formativo più adatto ai propri figli» (Orizzontescuola, 04 marzo 2024). Se davvero le cose stessero così, sarebbero necessarie e opportune norme e sentenze che vadano nella direzione opposta, facilitando sia economicamente che organizzativamente le famiglie che intendono avvalersi dell’istruzione parentale.

Il “grande fratello” che gestisce oggi l’educazione/formazione dei giovani non vuole correre il rischio che ci siano granelli di sabbia negli ingranaggi, e quindi corre ai ripari.  Partecipare all’evento del 23 marzo, allora, è un possibile modo di lottare contro la deriva educativa che investe il nostro Paese e di collaborare affinché le nuove generazioni abbiano la possibilità di istruirsi frequentando scuole “a misura d’uomo”, sempre più strette nella morsa di normative ostili.

di Redazione

da www.orizzontescuola.it
@Riproduzione Riservata del 10 marzo 2024

Al bonus possono accedere coloro che hanno un Isee che non supera i 20 mila euro.

Lo sconto è di 300 euro e può essere applicato per l’acquisto di qualsiasi computer. Chi ha già usufruito del bonus l’anno scorso non potrà usufruirne di nuovo.

Image 22

Sull’App IO si troverà una sezione dedicata alla richiesta del bonus. Per accedere serve Spid o Cie.

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 08 marzo 2024

VOGHERA – Oggi nella Sala Consiliare del Comune di Voghera si è tenuta la presentazione della nuova piattaforma “SHAPS per Voghera”, frutto del progetto Territori Generativi portato avanti negli ultimi mesi dal Comune di Voghera attraverso l’impegno attivo dell’assessore alle politiche sociali Federico Taverna, con l’obiettivo di creare una piattaforma digitale di cosiddetta “ricomposizione sociale”, ideata da KPMG e sviluppata su tecnologia Microsoft, a beneficio della comunità.

Image 21

“Territori Generativi” è un progetto promosso da Fondazione iFEL di ANCI, in collaborazione con il Centro di ricerca ARC dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano come partner scientifico e con On srl Impresa sociale come partner operativo e cofinanziato da Fondazione Cariplo.

Il progetto si rivolge ai territori della Lombardia, per incentivare e sperimentare nuove forme di welfare locale generativo, attraverso l’implementazione di strumenti che coinvolgano i vari attori sul territorio.

Alla conferenza stampa di presentazione della piattaforma in Sala consiliare hanno preso parte le Associazioni del Terzo settore del territorio, che saranno le principali (insieme ai cittadini) della nuova struttura telematica.

Image 20

“Questa piattaforma – spiega l’Assessore ai Servizi Sociali Federico Taverna – vuole essere lo strumento per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di servizi di welfare sociale sul territorio di Voghera, promuovendo il protagonismo delle associazioni locali come attori cruciali e punti di riferimento e di contatto in questa operazione di ricomposizione sociale, mediante la regia del Comune e dell’amministrazione locale. Si tratta di un progetto innovativo e partecipato con cui si possono mettere in rete le risposte ai bisogni delle persone. In questo percorso hanno giocato un ruolo centrale le associazioni del Terzo Settore locale, che ringraziamo, rappresentate dalla Consulta delle Associazioni e dalla sua presidente Loretta Aguzzi, che hanno partecipato a vari incontri con il team del progetto Territori Generativi, confronti e questionari rispetto ai principali temi riguardanti il welfare sociale del territorio di Voghera”

“Le stesse associazioni – le parole del Sindaco Paola Garlaschelli, intervenuta durante la conferenza stampa di presentazione – saranno fondamentali per l’efficacia e la diffusione della piattaforma tra la comunità, giocando un ruolo di riferimento rispetto alla raccolta e ricomposizione di servizi di welfare a sostegno dei bisogni dei cittadini e in prevenzione dei rischi che li riguardano”.

Nella pratica le associazioni avranno la possibilità di creare all’interno della piattaforma online, che al momento si chiama “SHAPS per Voghera”, ma il cui nome potrà essere personalizzato, un proprio profilo/bacheca, in cui inserire il logo, la descrizione dell’organizzazione e della propria storia, i contatti. Così come potranno inserire sul calendario online – (la piattaforma funziona su Microsoft Teams) – gli eventi da loro attivati e proposti sul territorio.

In questo modo i cittadini potranno navigare sulla piattaforma prendendo visione dei servizi di welfare sociale attivi sul proprio territorio.

Il tutto realizzando così una reale connessione tra le realtà che erogano servizi di welfare e le persone potenzialmente destinatarie dei servizi stessi.

Ai cittadini sarà permesso di prendere visione delle associazioni, del catalogo dei servizi, e degli eventi attivi sul territorio e creati dalle associazioni. I cittadini potranno inoltre avanzare delle richieste o segnalazioni in merito a servizi di welfare che saranno mediate e smistate da un amministratore di sistema, individuato dal Comune di Voghera, che potrà poi rivolgerle alle associazioni interessate.

Al momento non è previsto un contatto diretto tra cittadini e associazioni direttamente sulla piattaforma, per non sovraccaricare le associazioni, che potranno comunque essere contattate direttamente al di fuori della piattaforma, con i metodi tradizionali.

Alla conferenza hanno partecipato anche Paolo Pezzana (Università Cattolica del Sacro Cuore e On srl Impresa Sociale), Pietro Rotini (On srl Impresa Sociale), Ambrogio Castellini e Ilaria Maria Anzolini (di KPMG).

da www.vogheranews.it
@Riproduzione Riservata del 08 marzo 2024

PAVIA – I casi di aggressione e violenza ai danni del personale sanitario accertati dall’Inail nel 2022 sono più di 1.600, in aumento sia rispetto al 2021, sia rispetto al 2020, quando l’accesso alle strutture ospedaliere e assistenziali è stato fortemente limitato, a causa dell’emergenza Covid-19.

Image 19

Nella Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari (che si tiene il 12 marzo), ATS Pavia, ASST Pavia e Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo ribadiscono con forza l’importanza del rispetto nei confronti del personale sanitario e sociosanitario, che opera tutti i giorni per la nostra salute. Ricordando che “aggredirlo verbalmente e fisicamente è un reato, e un atto di inciviltà, che va contro l’interesse di ognuno di noi, e dell’intera collettività.”

L’Inail sul tema traccia un quadro allarmante: escludendo gli infortuni da Covid-19, che hanno colpito gli operatori sanitari più di qualsiasi altra categoria di lavoratori, circa il 10% degli infortuni occorsi a chi lavora in corsia e riconosciuti positivamente dall’Istituto è riconducibile a un’aggressione, mentre nell’intera gestione assicurativa Industria e servizi la stessa quota si ferma al 3%. In massima parte si tratta di violenze perpetrate da persone esterne all’impresa sanitaria, come i pazienti e i loro parenti.

Nel quinquennio 2018-2022, il 37% dei casi è concentrato nell’Assistenza sanitaria (ospedali, case di cura, studi medici), il 33% nei Servizi di assistenza sociale residenziale (case di riposo, strutture di assistenza infermieristica, centri di accoglienza) e il 30% nell’Assistenza sociale non residenziale.

A essere aggredite sono soprattutto le donne, pari a oltre il 70% degli infortunati, in linea con la composizione per genere degli occupati nel settore rilevata dall’Istat. Tra le professioni più colpite, i tecnici della salute (infermieri, fisioterapisti, ecc.) con un terzo degli aggrediti, seguiti dagli operatori socio-sanitari con circa il 30% e da quelli socio-assistenziali con oltre il 16%, mentre i medici incidono per quasi il 3%.



CAV Voghera

L'Associazione Vogherese di volontariato, che aiuta gratuitamente la donna in difficoltà ad accogliere la vita, superando le difficoltà.

Donazioni

Se vuoi fare una donazione questo è il nostro IBAN:
IT91 X030 6909 6061 0000 0066 901 c/o Intesa Sanpaolo Milano

Sostienici con il 5 per mille

L'Associazione Vogherese di volontariato, che aiuta gratuitamente la donna in difficoltà ad accogliere la vita, superando le difficoltà.
Cod. Fiscale:  95007440183
Top