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VOGHERA 21/02/2020: No alla violenza. No al pregiudizio. Parte in città la campagna contro la violenza sulle donne e contro chi colpevolizza le vittime

da www.vogheranews.it

@Riproduzione Riservata del 21 febbraio 2020

VOGHERA – Voghera dice no alla violenza contro le donne. Per farlo lancia una forte campagna per contrastare il fenomeno drammaticamente diffuso in tutta Italia e che non risparmia la città iriense. La campagna è firmata (e ne rappresenta l’ultima iniziativa) dalla Commissione Pari Opportunità del Comune, che a breve verrà sciolta in vista della elezioni amministrative e del rinnovo della composizione dell’organismo comunale.

L’iniziativa, presentata questa mattina in Comune, si avvale di manifesti, volantini e cartoline di colore rosso fuoco.

“Abbiamo scelto un’immagine molto forte, dai colori intensi – ha dichiarato l’assessore alle Pari Opportunità Simona Panigazzi – per dire a tutti i cittadini che bisogna sempre denunciare e aiutare coloro che sono in difficoltà e vittime di violenza. In questo modo abbiamo condiviso una strategia che ha visto come capofila l’associazione C’H.l.A.R.A’ ONLUS, baluardo sul nostro territorio per queste tematiche – ha aggiunto Panigazzi -. Sono stati inoltre coinvolti: le consigliere Daniela Galloni, Sandra Tassisto e llaria Balduzzi; il Centro Italiano Femminile; il DLF e la Rete lnteristituzionale Antiviolenza Pavia”.

La campagna ha una doppia valenza (come si può ben notare dalle frasi contenute nel manifesto) contro la violenza in sé e contro il pregiudizio.

“La violenza contro le donne oggi costituisce uno dei più grandi problemi della nostra società – è stato spiegato in mattinata dai promotori – . A dirlo sono numeri spaventosi: in Italia ogni 15 minuti sono denunciate 88 violenze domestiche e soprusi, per un totale di oltre 8000 denunce al giorno. Per questa ragione anche Voghera ha deciso di dire “no”, senza compromessi, e lo sta facendo attraverso questa nuova campagna di informazione.”

Ma ciò che va combattuto, come detto, è anche il pregiudizio.

“ll 40% degli italiani pensa, purtroppo, che una donna, se lo volesse, potrebbe evitare di essere stuprata, spostando così la responsabilità dall’aggressore alla donna aggredita” hanno spiegato i promotori. Per poi aggiungere. “Si tratta di un’ulteriore violenza che la nostra società infligge alle donne già vittima di soprusi fisici e psicologici non possiamo permetterci, davanti ad un’emergenza sociale ditale portata, il lusso dell’indifferenza. Se, da un lato, è necessario fornire alle vittime strumenti per denunciare e spazi per riprendersi, come il Centro Antiviolenza di C.H.l.A.R.A., dall’altro è indispensabile promuovere una cultura capace di superare stereotipi e archetipi sbagliati… i pregiudizi assolutamente lontani da quella che dovrebbe essere una cosiddetta “civiltà avanzata.”

“Se spesso le donne non lasciano l’uomo che la maltratta è perchè fanno fatica. Perchè dietro c’è un legame sentimentale. Perchè non hanno risorse economiche. Perchè si troverebbero sole, magari con dei figli. E perchè sono consumate nello spirito – hanno spiegato gli operatori dei centri antiviolenza -. Per questi motivi colpevolizzarle dicendo che volendo potevano evitare la violenza porta solo ad una ulteriore loro vittimizzazione.”

L’appello ultimo lanciato questa mattina durante la presentazione della campagna è stato perciò quello di: aiutare sempre le donnenon lasciandole mai sole se vittime di violenza.

Non bisogna far finta di non sentire le urla e di non vedere i lividi che alcune donne portano addosso – hanno detto ancora gli intervenuti -. Bisogna invece saper individuare i casi di violenza e denunciarli senza mai girarsi dall’altra parte.”

Ed è proprio per questo che sul manifesto ‘rosso’ è indicato il numero di telefono 1522 del Centro Antiviolenza cittadino, attivo h24: “Per stare al fianco delle vittime e aiutarle a dire ‘No'”.

Alla conferenza di oggi hanno partecipato anche Barbara Marini, avvocato dell’associazione Chiara e Paola Zanin delle Casalinghe di Voghera. Con loro anche il presidente del consiglio comunale Nicola Affronti.

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