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UNITALSI, UNA GIORNATA PARTICOLARE

di Nicola Nicoletti
da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata del 17 agosto 2022

Sul mare di Agropoli, nel Cilento e a 1705 metri, sul monte Gelbison, i volontari hanno accompagnato anziani, persone in carrozzella e chi non era uscito mai di casa.-

Don Bruno Lancuba e Maria Rosaria Duraccio.

Sole, mare e la consapevolezza che nessuno va lasciato indietro. E’ il programma presentato dall’Unitalsi in provincia di Salerno. Sul mare di Agropoli, nel limpido Cilento e a 1705 metri, sul monte Gelbison, i volontari hanno accompagnato anziani, persone in carrozzella e chi non era uscito mai di casa perché vive senza genitori.

A raccontarlo è Maria Rosaria Duraccio, presidentessa della sottosezione di Agropoli. «Sono i volontari, donne, ragazzi e ragazze che instancabili, riescono a realizzare tanto», commenta dalla cappella del sacro Monte di Novi Velia che, poco dopo l’anno mille, è diventata un’oasi di preghiera mariana grazie al monachesimo bizantino.

Gli ammalati arrivati con un pulmino sin dove l’asfalto permette di giungere, sono riusciti a salire sulla vetta nonostante le basole in pietra che non ostacolano la salita alle carrozzelle.

Grazie ai volontari della protezione civile hanno completato il viaggio sino alla cima della montagna verde capace di richiamare da secoli fedeli dalla Calabria, dalla Basilicata e dalla Campania. Poi, dame e barellieri, hanno spinto le carrozzelle sino alla cappella dove il rettore, don Carmine Troccoli, ha dato il benvenuto ai pellegrini. Annarita vive solo con la mamma e ha tanta voglia di uscire con gli amici, Pietro, una delle colonne dell’associazione, nel Comune dove vive, nel salernitano, si batte contro le barriere architettoniche che ostacolano il passaggio alle carrozzine come la sua. «Sono esperienze arrivate dopo un cammino associativo durato un anno per chi è attento ai più fragili. Uno spazio per i diversamente abili è importante», ribadisce Maria Rosaria, sottolineando la dimensione di fraternità presente nel gruppo, fondamentale per vivere appieno quest’esperienza.

Non solo Lourdes e i santuari sono al centro dell’opera instancabile di questa associazione nata nel 1903, famosa per i viaggi a centri di spiritualità italiani e all’estero.

Il pellegrinaggio e l’amicizia sono un tempo prezioso, spiegano volontari come Ginetta De Vita e Pasquale D’Angiolillo, «permettere a tutti di passare del tempo in relax assieme ai nostri amici con diverse abilità, ha una grande importanza», chiariscono in un raro momento di pausa. Il resto del tempo è dedicato a non lasciare nessuno indietro, capire i bisogni di tutti e parlare con amici vecchi e nuovi mentre si spingono le carrozzelle. Arriva Ercole, 25 anni; per la prima volta esce di casa senza la madre.

Per qualcuno come lui è la prima volta che lascia a casa i genitori ed esce senza i familiari. Concedere una giornata di riposo a chi, da sempre, è la tua mano, i piedi o le braccia che ti sorreggono e ti imboccano perché le tue non ce la fanno, è un atto d’amore. C’è chi un cammino così irto in montagna non l’avrebbe potuto compiere, la pendenza è troppa e solo potenti fuoristrada riescono a salire quassù. Poi servono le braccia dei volontari a spingere le carrozzine ed entrare nella cappella della Vergine Bruna. La preghiera, i canti e il pranzo preparato dai volontari, concludono la giornata. Qualcuno scherza, ride, c’è spazio anche per questo, mentre lo sguardo spazia da un lato verso la croce che di notte s’illumina e la costa, con la Calabria da una parte e Capri dall’altra.

«Sperimentare emozioni e pace grazie a chi ci aiuta, all’Unitalsi ed ai volontari di tutte le età». Lo chiarisce don Bruno Lancuba, parroco agropolese e guida spirituale dell’associazione, quando a luglio ha detto messa sulla spiaggia.
Prima della celebrazione qualche ammalato, grazie alle salde braccia dei volontari, era riuscito a entrare in acqua, la parte più impegnativa e attesa della mattinata. Un incontro aperto ad altri gruppi campani per stare insieme al Lido Raggio Verde e trascorrere del tempo in relax con l’unione Italiana Ciechi e gli scout ad Agropoli, cittadina che uno spazio sulla spiaggia ai diversabili lo lascia sempre.

La messa, il pranzo sotto gli ombrelloni e l’estrazione della “Lotteria della Solidarietà”, concludono una giornata speciale per tante persone. Un appuntamento, spiega Rosaria Duraccio, aperto a chi nell’associazione ogni giorno è in prima linea per sorreggere i fratelli, mettendo in pratica l’insegnamento della misericordia e della carità con un sorriso.

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