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Udienza. Papa: ad Abu Dhabi una nuova pagina di storia per il dialogo e la pace

Redazione Internet
La preghiera di Francesco per Haiti e dolore per i naufraghi affogati nell'oceano Atlantico.-
Il Papa ha fatto il suo ingresso in aula Paolo VI, dove lo attendevano 7mila fedeli, poco prima delle 9.30, amabilmente “strattonato” da un lato all'altro del corridoio centrale percorso a piedi, come di consueto. Molti i gruppi di bambini – uno dei quali gli ha mostrato un cartello con scritte variopinte a mano, in caratteri cubitali, in segno di ringraziamento perché grazie a lui avevano saltato un giorno di scuola – e di ragazzi con cui si è intrattenuto: con un gruppo di giovani spagnoli, muniti di bandiera rossa e gialla, ha scambiato qualche battuta scherzosa. Neanche oggi è mancata una sosta per sorseggiare il mate e un’altra per l’ormai tradizionale “scambio dello zucchetto”. Fermandosi ancora una volta, il Papa – sorridente e rilassato, nonostante il viaggio negli Emirati Arabi Uniti che si è appena concluso – ha messo il suo autografo su alcune sciarpe bianche, con un pennarello nero.
Come sempre accade la catechesi odierna si è concentrata, a un giorno dal ritorno dalla Penisola arabica, sul recente viaggio di papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti. "Oltre ai discorsi, ad Abu Dhabi è stato fatto un passo in più: io e il Grande Imam di Al-Azhar abbiamo firmato il Documento sulla Fratellanza Umana - ha spiegato il Papa nell'udienza generale - nel quale insieme affermiamo la comune vocazione di tutti gli uomini e le donne a essere fratelli in quanto figli e figlie di Dio, condanniamo ogni forma di violenza, specialmente quella rivestita di motivazioni religiose, e ci impegniamo a diffondere nel mondo i valori autentici e la pace". Riferendosi alla recente visita negli Emirati Arabi Uniti Francesco ha ricordato che è stato "un viaggio breve ma molto importante che, riallacciandosi all'incontro del 2017 ad Al-Azhar, in Egitto, ha scritto una nuova pagina nella storia del dialogo tra Cristianesimo e Islam e nell'impegno di promuovere la pace nel mondo sulla base della fratellanza umana", ha aggiunto Francesco.
"In un'epoca come la nostra, in cui è forte la tentazione di vedere in atto uno scontro tra le civiltà cristiana e quella islamica, e anche di considerare le religioni come fonti di conflitto, abbiamo voluto - ha continuato il Papa - dare un ulteriore segno, chiaro e deciso, che invece è possibile incontrarsi, è possibile rispettarsi e dialogare, e che, pur nella diversità delle culture e delle tradizioni, il mondo cristiano e quello islamico apprezzano e tutelano valori comuni: la vita, la famiglia, il senso religioso, l'onore per gli anziani, l'educazione dei giovani, e altri ancora". "Questo documento - ha poi aggiunto Francesco a braccio - sarà studiato nelle scuole e università di molti paesi e vorrei che anche voi lo studiaste perché contiene tante cose importanti".
“Negli Emirati Arabi Uniti vive circa un milione di cristiani, un po’ di più: lavoratori originari di vari Paesi dell’Asia”. Lo ha detto il Papa, che nell'udienza in aula Paolo VI, ha ripercorso le tappe del suo viaggio negli Emirati Arabi Uniti, da cui è appena tornato. “Ieri mattina – ha raccontato ai fedeli – ho incontrato una rappresentanza della comunità cattolica nella Cattedrale di San Giuseppe ad Abu Dhabi – un tempio molto semplice – e poi ho celebrato per tutti l’Eucaristia nello stadio della città, annunciando il Vangelo delle Beatitudini”. “Erano moltissimi!”, ha esclamato Francesco a proposito della partecipazione massiccia alla prima messa celebrata all'aperto nella penisola arabica: “Dicono che dentro lo stadio erano 40mila, ma con i maxischermi esterni arrivavano a 150 mila”, i numeri forniti dal Papa. “Nella Messa, concelebrata con i Patriarchi, gli Arcivescovi Maggiori e i Vescovi presenti – ha proseguito Francesco – abbiamo pregato in modo particolare per la pace e la giustizia, con speciale intenzione al Medio Oriente e allo Yemen”. “Cari fratelli e sorelle, questo Viaggio appartiene alle ‘sorprese’ di Dio” ha concluso il Papa: “Lodiamo dunque Lui e la sua provvidenza, e preghiamo perché i semi sparsi portino frutti secondo la sua santa volontà”.
HAITI: LA PREGHIERA PER LE VITTIME DEL NAUFRAGIO
Sabato scorso, vicino all'arcipelago delle Bahamas, è affondato un barcone con a bordo decine di migranti provenienti da Haiti e in cerca di speranza e di un futuro di pace", ha detto papa Francesco al termine dell'udienza generale. "Il mio pensiero affettuoso - ha aggiunto - va alle famiglie provate dal dolore, nonché al popolo haitiano colpito da questa nuova tragedia". "Vi invito a unirvi alla mia preghiera per quanti sono drammaticamente scomparsi e per i feriti", ha concluso il Pontefice.
da www.avvenire.it
@Riproduzione Riservata del 06 febbraio 2019

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