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Relazioni e amicizie messe a dura prova con il distanziamento obbligato per il virus
da www.laprovinciapavese.gelocal.it
@Riproduzione Riservata del 16 febbraio 2021
Difficile scrivere a quelli con cui si usciva in gruppo Ma forse bisogna solo imparare a farsi coraggio.-
Quando a fine febbraio dell’anno scorso siamo rimasti a casa per il primo lockdown ero quasi contenta; avevo un paio di interrogazioni e verifiche molto importanti la settimana dopo e ricordo di aver pensato che avrei avuto una settimana in più per prepararmi al meglio. Non avrei mai immaginato tutto quello a cui stavamo andando incontro e non avrei mai immaginato di rimanere rinchiusa in casa, lontana dai miei amici, per così tanto tempo.
Inizialmente credo che molti studenti, come me, abbiano visto il lockdown come un prolungamento delle vacanze di Carnevale. Non ricordo il momento esatto in cui abbiamo capito che non saremmo tornati a vederci per un lungo periodo, ma sicuramente non è stata una piacevole sorpresa per nessuno.
All'inizio il lock down non mi aveva dato tanti problemi, sono una persona che a volte sta bene anche da sola e sto molto bene a casa mia, forse anche per la mia pigrizia, e se mi sento sola ho una famiglia di sei persone che mi tiene compagnia.
Col passare del tempo, però, anche a me che sono così pigra e che sto così bene a casa, questa lontananza fisica dagli amici ha iniziato ad infastidire sempre di più, fino a diventare piuttosto pesante. Con alcuni amici, quelli più cari, ho mantenuto i contatti, ma non con tutti è stato così; inoltre c’è una grande differenza nel sentirsi in chiamata o in chat e vedersi di persona.
La prima con cui non ho mai smesso di parlare è la mia migliore amica, la conosco dalle elementari ed è come una sorella per me. Vivendo in comuni diversi, anche quando sono cambiate le ordinanze, raramente ci siamo potute vedere; ma non ci siamo scoraggiate e abbiamo continuato a sentirci, forse anche più di prima. Oltre che scriverci, abbiamo fatto videochiamate per chiacchierare insieme, ma anche per studiare, nonostante il fatto che andiamo in scuole diverse. Credo di poter dire che questa lontananza ha migliorato e rafforzato il nostro rapporto.
La prima con cui non ho mai smesso di parlare è la mia migliore amica, la conosco dalle elementari ed è come una sorella per me. Vivendo in comuni diversi, anche quando sono cambiate le ordinanze, raramente ci siamo potute vedere; ma non ci siamo scoraggiate e abbiamo continuato a sentirci, forse anche più di prima. Oltre che scriverci, abbiamo fatto videochiamate per chiacchierare insieme, ma anche per studiare, nonostante il fatto che andiamo in scuole diverse. Credo di poter dire che questa lontananza ha migliorato e rafforzato il nostro rapporto.
Tutti i miei amici sono di Pavia, o comunque di paesi diversi dal mio; non ho amici nel mio paese perché fin dalle elementari sono andata a scuola a Pavia e la mia vita è sempre stata là. Il fatto che i miei amici siano in comuni diversi complica, quindi, gli incontri. Purtroppo con molti di loro ho perso i contatti, come con molti dei miei compagni di classe: passo volentieri il tempo con loro, ma questa situazione mi ha fatto capire quali sono le persone realmente importanti per me e con chi voglio davvero restare in contatto. Poi ci sono gli amici che ho perso di vista, ma che considero comunque veri amici. Penso ad esempio ad una mia amica, che usciva sempre con me e altre due mie amiche, che adesso non sento più da tempo. In realtà ancora prima di tutta questa situazione aveva iniziato ad allontanarsi e uscire sempre meno con noi. Nonostante questo allontanamento, è una persona a cui voglio un bene enorme e che voglio contattare, solo che non trovo mai il momento adatto. Ma sono certa che se lo trovassi, avremmo moltissime cose da raccontarci e sarebbe come se non avessimo mai smesso di parlare.
Poi ci sono quelli che mi piacerebbe molto sentire, con cui, però, non ho abbastanza confidenza per scrivere così da un momento all’altro, perché uscivamo sempre in gruppo e mi sembra di non avere un rapporto con il singolo anche se allo stesso tempo sento di avere un rapporto speciale con ognuno. Probabilmente sono solo io che mi faccio troppi problemi, dovrei decidermi a chiamarli e recuperare tutti questi rapporti persi, perché mi mancano molto; mi manca stare con loro, scherzare, ridere a crepapelle e un secondo dopo poter passare ad un argomento serio senza imbarazzo. So che non appena ci potremo vedere di persona non sarà cambiato niente, ma non credo valga la pena aspettare.
Questa situazione dovuta alla pandemia, non finisce in fretta e non sappiamo quanto durerà ancora; credo che sia necessario vivere il presente. Quindi, secondo me, vale la pena fare uno sforzo per ricontattare tutte le persone che ti mancano, senza aspettare che la situazione cambi; non possiamo permettere che la pandemia decida per noi e decida di cosa possiamo o non possiamo fare della nostra vita. È vero, in questo momento siamo chiamati a mantenere le distanze ma per vivere al meglio la nostra vita credo che almeno una telefonata agli amici lontani sia necessaria.