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“Qualcuno vuole uscire con me?”, il post su TikTok diventa virale: la solitudine della generazione Z

di Rossella Grasso

da www.ilriformista.it
@Riproduzione Riservata Dicembre 2022

“Un giorno a settimana in cui esco, decido di andare a Bari e ci sto andando da solo perché non ho amici con cui uscire. Sentire mia madre che dice ‘posso venire io così non esci da solo’ è un altro tipo di dolore”. Recita così il post su TikTok di Potes, 18enne, cantante barese, diventato virale in poche ore. Un appello, una richiesta al popolo dei social, che ha forse inconsapevolmente aperto il dibattito sulla solitudine della Generazione Z, quella dei giovanissimi nati e cresciuti sui social. Gli stessi che magari hanno migliaia di follower sui social ma pochi amici in carne ed ossa intorno a loro.

l post di Potes ha totalizzato oltre 300mila visualizzazioni, 26mila like e quasi 900 commenti. “Andiamo a Bari insieme? anch’io non ho nessuno con cui andarci”, scrive un’utente. “Perché siamo tutti così soli?”, scrive un’altra. E il dibattito è aperto: “Perché c’è troppa indifferenza in giro”, “perché i social hanno rovinato i rapporti, 15 anni fa non era così”. E a quest’ultimo commento qualcuno risponde: “Quindici anni fa anni ero nella stessa situazione, anzi ancora più isolata proprio perché non c’erano i social”.

“Purtroppo ti capisco, vuoi diventare mio amico? Così almeno ho qualcuno”, scrive ancora un altro. E c’è chi rilancia: “Siamo tutti soletti qualcuno della Sicilia?”. E ancora: “I social dovrebbero servire anche a questo, a trovare compagni di viaggio per poi coltivare buone amicizie. Non mollare”. Anche alcuni genitori hanno commentato il post: “Anche mia figlia, un periodo era sempre sola poi crescendo a cominciato a conoscere persone, amico è una grande parola, è difficile trovarli”. E ancora un’altra mamma: “Anche i miei figli sono spesso soli nell’indifferenza dei coetanei superficiali e opportunisti”. In tanti hanno raccontato il loro dramma della solitudine scattando una fotografia di un disagio che sembra essere generazionale e che apre a una riflessione sulla generazione più connessa della storia, quella che non ha limiti di spazio e tempo e può chattare con chiunque, ovunque e sempre.

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