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CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

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Parlare con tuo figlio adolescente… senza litigare!

di Maddalena De Bernardi
APRITI AL CAMBIAMENTO   
Con il passare degli anni l'indipendenza aumenta e i figli non sono più i piccoli di un tempo, da seguire passo passo. I ragazzi entrano in un processo di crescita volto alla conquista di una sempre maggiore libertà. Questo momento corrisponde a una fase molto delicata anche per i genitori, durante la quale emergono tante paure e le discussioni si accendono facilmente in lite. L'adolescenza segna l'ingresso in un mondo governato da nuove regole: non è possibile gestire i conflitti con le modalità adottate fino a qui perché il rischio è di logorare i rapporti trasformando la relazione fra genitori e figli in un braccio di ferro, doloroso e stancante.
Il primo passo è prendere coscienza di questa fase e di ciò che essa comporterà. La domanda di cambiamento e trasformazione che si apre con l'adolescenza riguarda anche i genitori.
Talvolta dimentichiamo che la vita ha geneticamente previsto che i piccoli spicchino il volo, tuttavia imparare a volare con le proprie ali diventa possibile solo quando si osa farlo. Il coraggio della presa in carico di se stessi segna il momento in cui si entra nell'età adulta, ma l'attimo in cui ci si stacca dal ramo familiare per lasciarsi cadere nel vuoto è pieno di paura, incertezza, denso di emozioni nuove. Ecco perché diventa importante riflettere insieme. E insieme trovare un nuovo linguaggio con cui comunicare.
Impariamo un nuovo linguaggio per far diventare adulti i nostri figli con serenità
Gli adolescenti di oggi e l'importanza del dialogo
Mai interrompere la comunicazione tra genitori e figli adolescenti. In questa fase della crescita è ancora più importante la vicinanza dei genitori, anche se deve essere modulata intorno al nuovo individuo che è nostro figlio adolescente. Questa è la tesi dell'interessante saggio "Nuovi adolescenti, nuovi disagi" di Ulisse Mariani e Rosanna Schiralli (Mondadori): "Purtroppo, quando la distanza (emotiva, affettiva, di condivisione, di accudimento) tra genitori e figli supera un certo limite, i figli annaspano sempre, faticano, tentano di farcela da soli, ma sviluppano anche una sorta di surplus di dipendenza, quasi una voglia, una nostalgia rimasta inevasa di appoggiarsi comunque, a chiunque, a qualsiasi cosa. Non è il destino di tutti, ma di troppi. Di solito si pensa al contrario.
Si tende a celebrare l'autonomia degli adolescenti, la precocità dei bambini, la capacità dei nostri figli di essere sempre al top: nello sport, al computer, alle prese con videogiochi e telefonini."
da www.donnamoderna.com
@Riproduzione Riservata Aprile 2019

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