logo sito cav

CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

Via Mentana n. 43
27058 Voghera (PV)
Tel: 349 4026282
email: cavvoghera@virgilio.it
Visualizzazioni:
107

LO SMARTPHONE A 8 ANNI, UN MANUALE SPIEGA "PERCHÉ NO"

di Micol Vallotto
da www.famigliacristiana.it
@@Riproduzione Riservata del 16 giugno 2023

Nel libro "Smartphone. 10 ragioni per non regalarlo alla prima Comunione (e magari neanche alla Cresima)" l'autrice invita i genitori a non cedere alla retorica del "tanto ce l'hanno tutti" e a valutare correttamente i rischi e le potenzialità del web. Perché, come recita il primo capitolo, lo smartphone è come una Ferrari: non andrebbe lasciata a un neopatentato.-

Alla favola dei nativi digitali irrimediabilmente distanti dagli «adulti trogloditi tecnologici» Stefania Garassini non crede affatto. E con il suo libro, una sorta di piccolo manuale di istruzioni intitolato Smartphone. 10 ragioni per non regalarlo alla prima Comunione (e magari neanche alla Cresima) edito da Ares (pp. 112, € 12,00), sprona gli altri adulti a fare lo stesso, non tanto per riscattarsi da un’etichetta che li vuole incapaci di capire il web, quanto piuttosto per imparare a guidare i propri figli nel complesso mondo degli smartphones.
Che i giovanissimi sappiano utilizzare meglio gli strumenti informatici, infatti, è fuori discussione: quello che va chiarito è che spesso e volentieri non ne sono consapevoli. Come può un bambino di soli 9 anni capire a pieno i pericoli della rete? E come fa un preadolescente, che proprio intorno agli 11 anni inizia a costruire l’immagine del sé in base a come viene visto dagli altri, non farsi risucchiare dalla spirale di likes e commenti su qualche social network? La risposta è una sola: non riesce.

In 10 capitoli, ciascuno dei quali porta come intestazione una delle “10 ragioni” indicate nel titolo, Garassini si rivolge a tutti gli adulti di riferimento – genitori, insegnanti, educatori – e invita mamme e papà a non farsi sedurre dalla tendenza (ormai diffusissima) di regalare uno smartphone ai propri figli in occasione della Comunione. Senza demonizzare in alcun modo la tecnologia (che, se usata bene, può portare a risultati straordinari), l’autrice mostra le criticità che si nascondono dietro a un utilizzo precoce del cellulare ed esorta a riscoprire il valore della gradualità, lasciando che ogni età percorra le proprie tappe senza bruciarle.

Top