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Le giovani vogliono poter scegliere sul lavoro e in famiglia

di Livia Zancaner

da www.ilsole24ore.com
@Riproduzione Riservata del 06 marzo 2023

Dall’avere figli alla professione, dalla città in cui vivere agli impegni sociali. La GenZ ha le idee chiare e sa anche fare network per raggiungere i propri obiettivi.-

Flessibilità, autonomia, consapevolezza, esigenza di fare rete. Le giovani italiane tra i 25 e i 35 anni vogliono di più e sono a un punto di rottura e svolta rispetto alle generazioni passate. Nell’incertezza scelgono l’indipendenza, la ricerca del proprio spazio, la possibilità di scegliere nel lavoro e in famiglia. Per loro la pandemia ha significato, a volte, uno spartiacque e un'opportunità, in un contesto di crisi economica in cui aumentano le dimissioni, la crescita occupazionale è legata per lo più agli uomini e agli over 50, la natalità è ancora ai minimi.

Dunque, cosa vogliono oggi le giovani donne? Quali ostacoli incontrano? Lo abbiamo chiesto direttamente a loro.

Più consapevolezza

«Il quesito che arriva dopo o durante un periodo di crisi è: io che cosa voglio? La mia vita mi somiglia?». È la domanda chiave alla base del progetto creato nel 2020 da Paolina Consiglieri, 28 anni, fondatrice dell'associazione Non è tutto Rosa. Paolina ha lavorato 6 anni in un'azienda di abbigliamento, si è licenziata durante il covid e ha creato un network per motivare donne e ragazze. Con lei Roberta Bonacossa , 29 anni, laurea in giurisprudenza e master in cooperazione internazionale, si occupa di sostenibilità ed è co-fondatrice di Change For Planet, un’associazione di giovani per l'ambiente.

Nel 2021 ha partecipato come delegata alla COP26 di Glasgow, negli ultimi mesi si è licenziata e ha aperto la partita iva: «Il primo passo per capire cosa voglio. Il mio obiettivo è il lavoro come passione» spiega Roberta. Le giovani donne scelgono di mettersi in proprio, prendersi il proprio spazio, trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata. Cercano flessibilità e figure di riferimento, anche se in tal senso «in Italia c'è un buco nero», sottolineano dall'associazione.

«A noi si rivolgono neolaureate che non sanno come e se sfruttare il proprio percorso di studio e alla fine molte cambiano completamente strada – sottolinea Paolina - Poi ci sono le 35-40enni che odiano il proprio lavoro, ma per questioni di stabilità e famiglia non lo lasciano. Sono donne che non hanno mai lavorato sulla propria consapevolezza: è un percorso che bisogna iniziare al liceo o anche prima». E così c'è chi dopo 10 anni di studi in legge decide di aprire un brand di borse a Taormina o chi, seguendo l'esempio della collega, si licenzia.

Lavoro e famiglia

Anche Rosy Cosco 35 anni, laureata in statistica, ha dato le dimissioni lo scorso anno e ora è libera professionista e si occupa di coaching. Rosy è la vicepresidente di Young Women Network, associazione nata nel 2012 e che oggi riunisce oltre 700 giovani donne tra i 25 e i 40 anni, una sorta di bussola di orientamento nel mondo del lavoro, con una sensibilizzazione sulla gender equity. Presidente è Veronica Buonocore, 33 anni, laureata in giurisprudenza, ha svolto la professione di avvocata fino al 2021, ora è in azienda nel settore della consulenza. Entrambe raccontano che il grande limite per le donne è ancora quello di dover scegliere tra lavoro e famiglia.

«La maternità viene ancora vissuta come ostacolo. Una ragazza ci ha spiegato di aver calcolato di voler diventare mamma una volta raggiunto il ruolo di manager. È terribile ma è un pensiero comune, la paura è che dopo tanti sacrifici possano chiudersi molte porte» spiegano, portando le esperienze delle loro socie e delle dipendenti delle aziende che decidono di rivolgersi a loro.

I figli, una scelta

Quindi la fatidica domanda è: le giovani donne oggi vogliono avere dei figli? La risposta per la stragrande maggioranza è «Sì, ma a determinate condizioni». Paolina in futuro vorrebbe dei figli ma la prima cosa da raggiungere è l'indipendenza economica e personale. Per Veronica il costo della vita incide molto sulla maternità, secondo lei le nuove generazioni non fanno figli non per mancanza di desiderio, è una bugia, ma per la paura della carriera bloccata, la mancanza di mezzi economici, l'inadeguatezza delle politiche di welfare e una genitorialità ancora poco condivisa.

E poi, è giusto scegliere anche di non diventare mamma, aggiunge Rosy, che ha 35 anni, è libera professionista e in questo momento sta scegliendo di non essere madre. Anche perché dopo il primo figlio subentra la consapevolezza su tutta un’altra serie di problemi: l’ingresso difficile nei nidi, che comunque costano troppo, la mancanza di servizi e così via. La soluzione sarebbe una società più family friend, perché avere dei figli è e deve essere una scelta...e in un mondo così incerto è una scelta sempre più difficile, spiega Letizia Mencarini, professoressa di Demografia all’Università Bocconi.

«La parola incertezza è una parola chiave in questo momento, soprattutto per gli under 35. Ciò si riflette sulle scelte definitive come quella di fare figli, scelta che viene sempre più ponderata dagli italiani, questa è la grande differenza nelle ultime generazioni. Lo abbiamo visto nella forte contrazione dei concepimenti come reazione alla pandemia. Avere figli non è un caso ma viene programmato con grande attenzione» commenta Mencarini.

Tornando dunque alla domanda iniziale, cosa vogliono le giovani donne? Le donne vogliono indipendenza, spazi, vogliono poter scegliere, in famiglia e sul lavoro, spesso insieme, facendo parte di un network. «Entrare in Young Women Network mi ha fatto molto riflettere. Confrontami con altre donne mi ha fatto capire che c'è un modo per coniugare quello in cui credo con una professione. E non escludo un giorno di cambiare vita» conclude Veronica.

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