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L’autolesionismo e TikTok

di Fiorenza Sarzanini
da www.iodonna.it
@Riproduzione Riservata del 03 aprile 2023

Gira sul social la sfida tra ragazzi a chi si procura la cicatrice "giusta". L'Antitrust apre un'istruttoria per mancata vigilanza, i gestori si difendono. Ma se la popolarità a ogni costo è l'obiettivo dei giovanissimi, basta?.-

Fiorenza Sarzanini (foto di Carlo Furgeri Gilbert)

Per i giovanissimi è soltanto un gioco, ma la sfida a chi riesce a procurarsi la più visibile “cicatrice francese” ha ormai raggiunto livelli preoccupanti. E così, dopo le segnalazioni delle forze dell’ordine, l’Antitrust ha finalmente deciso di avviare un’istruttoria su TikTok, il social media dove bambini e ragazzi provano a vincere misurandosi a colpi di visualizzazioni.

Era cominciato con semplici pizzicotti, poi si è passati ai lividi per arrivare a vere e proprie cicatrici sul volto. In alcuni casi carabinieri e polizia hanno segnalato i filmati ai genitori, diverse scuole hanno organizzato incontri per evidenziare i rischi di una moda spaventosa. E adesso si è deciso di puntare direttamente ai gestori di TikTok.

L’avvio degli accertamenti è stato comunicato con una nota esplicita: «L’Autorità ha deciso di avviare l’istruttoria a seguito della presenza sulla piattaforma di numerosi video di ragazzi che adottano comportamenti autolesionistici.

L’Antitrust ha contestato a TikTok la mancata predisposizione di adeguati sistemi di monitoraggio per vigilare sui contenuti pubblicati dai terzi, secondo i parametri di diligenza richiesti, e soprattutto in presenza di fruitori del servizio particolarmente vulnerabili quali sono i minori».

Per fermare le verifiche non è servita la promessa di «collaborazione per rispondere a qualunque domanda relativa alle nostre policy e procedure», garantita da un portavoce di TikTok che poi ha aggiunto: «Oltre 40.000 professionisti dedicati alla sicurezza lavorano per mantenere la nostra community al sicuro, prestando particolare attenzione a proteggere gli adolescenti. Non autorizziamo contenuti che mostrino o promuovano attività o sfide pericolose, suicidio, autolesionismo o comportamenti alimentari scorretti. Inoltre, le nostre policy per il suggerimento dei contenuti aiutano ad assicurare che il contenuto sia adatto a qualunque tipo di pubblico e mettiamo a disposizione risorse per il benessere e la sicurezza all’interno della nostra app».

È possibile che si arriverà a sanzioni e provvedimenti, ma questo non potrà bastare se non saranno anche le famiglie a vigilare per evitare che bambini e ragazzi arrivino a sfregiarsi il viso pur di ottenere successo sul web.

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