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IL PAPA AI BAMBINI: «PREGATE PER LA PACE, DIO VI ASCOLTA»

di Annachiara Valle

da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata del 14 gennaio 2023

Francesco incontra oltre 800 ragazzi e bambini accolti nelle case famiglia della Comunità Giovanni XXIII. Tra loro anche Marianna Bergoglio, abbandonata alla nascita per una malformazione e a cui all'anagrafe hanno voluto mettere il cognome del Pontefice che accoglie gli "scartati".-

«La famiglia è il luogo dove curare tutti, sia le persone accolte sia quelle accoglienti, perché è la risposta al bisogno innato di relazione che ha ogni persona». Papa Francesco incontra oltre 800 bambini e ragazzi della Comunità Papa Giovanni XXIII, e si sofferma sulle «case famiglie», l’esperienza nata «dalla mente e dal cuore di don Oreste Benzi. Lui era un prete che guardava i ragazzi e i giovani con gli occhi di Gesù, con il cuore di Gesù. E stando vicino a quelli che si comportavano male, che erano sbandati, ha capito che a loro era mancato l'amore di un papà e di una mamma, l'affetto dei fratelli. Allora Don Oreste, con la forza dello Spirito Santo e il coinvolgimento di persone a cui Dio dava questa vocazione, ha iniziato l'esperienza dell'accoglienza a tempo pieno, della condivisione della vita».

Il Papa in aula Paolo VI ha dialogato con i piccoli, quelli «scartati» dalla società. Tra loro Sara, 13 anni «scappata dall'Iraq» per non diventare una sposa bambina e che, le dice il Pontefice, «custodisci nel cuore il tuo santo desiderio che ai bambini non venga rubata la loro infanzia». E ancora Marianna Bergoglio, sette anni, abbandonata alla nascita in ospedale dopo gli esiti di una radiografia pre parto che svelava una malformazione cerebrale. Il cognome Bergoglio le fu affibbiato dall’ufficiale dell’anagrafe che la considerò «figlia adottiva di papa Francesco», pastore che accoglie gli emarginati e gli scartati. Al fianco del Pontefice erano in tanti c’erano anche Great, nigeriano di sei anni, tetraplegico costretto in carrozzina a causa di in incidente stradale, accompagnato da Emanuele, il suo fratello affidatario di 13 anni; Maria Chiara, 10 anni, che ha vissuto in Rwanda; Jia Hui, sei anni, bimba di origine cinese con una patologia cromosomica…Al Papa i bambini hanno donato un libro con un centinaio di disegni e letterine che arrivano dall’Italia, dalla Cina, dalla Thailandia, dalla Francia, dal Bangladesh, dal Cile, dallo Zambia. Molti tra i disegni e le lettere sono sul tema della guerra. Tra gli altri Agostin Nardi dal Bangladesh scrive: «Da Gesù vorrei sapere quando ritorna per la seconda volta da noi. Al Papa chiederei quando viene la pace nel mondo, in che modo verrà».

Il Papa li ha ringraziati perché «ogni domenica vi incontrate online e pregate il Rosario». E dice loro: «La vostra preghiera per la pace, anche se non sembra, Dio la ascolta; e noi crediamo che Dio dona la pace, subito, oggi! Dio ce la dona, ma sta a noi accoglierla, nel cuore e nella vita. State sicuri che Dio ascolta la vostra preghiera, e andate avanti!».

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