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Il Natale diverso di Milano con tanti «senza»: tra alberi, luminarie, vaccini. E il sogno del pattinaggio

di Maurizio Giannattasio
da www.corriere.it
@Riproduzione Riservata del 22 novembre 2020

Senza il mercatino di Natale in corso Vittorio Emanuele, senza le 400 bancarelle degli Oh Bej! Oh Bej! senza le piste di pattinaggio in piazza Duca d’Aosta e alla Darsena, senza il concerto di Capodanno in piazza del Duomo.-

Il Natale diverso di Milano  con tanti «senza»: tra alberi, luminarie,  vaccini. E  il sogno del pattinaggio

Non si sa ancora se sarà una staffetta con un simbolico passaggio di testimone o una coabitazione a pochi metri uno dall’altro. Il tendone con gli anziani in coda per vaccinarsi e i cento piccoli alberi del grande albero di Natale che a giorni illuminerà piazza Duomo. Comunque vada rappresenteranno le due facce di questo inaudito Natale dove il desiderio di festeggiare e di stare insieme dovrà lasciare il posto alla responsabilità verso le persone più fragili per evitare che si ripeta quello che è successo con il liberi tutti di ferragosto.

Il Comune si prepara. Un Natale con tanti «senza», controbilanciati da una serie di «più». Senza il mercatino di Natale in corso Vittorio Emanuele, senza le 400 bancarelle degli Oh Bej! Oh Bej! in piazza Castello, senza le piste di pattinaggio in piazza Duca d’Aosta e alla Darsena, senza il concerto di Capodanno in piazza del Duomo. Insomma, senza tutti quegli eventi che per loro natura sono destinati a diventare gli alleati naturali del Covid a causa degli assembramenti. Il «più» è sintetizzato dalla volontà di illuminare e di rischiarare per quanto è possibile questo tempo cupo che viviamo. Tante luminarie per riaccendere la città, in centro e in periferia, tanti alberi di Natale in centro e in periferia. E se non è possibile il concerto in presenza in piazza Duomo, Palazzo Marino, con l’assessore Filippo Del Corno, sta studiando un’iniziativa per la sera di Capodanno da mandare in streaming. Poi ci sono i «superottimisti» che vivono nei 9 municipi della città. In molti hanno preparato i bandi di gara sia per i mercatini sia per le piste di pattinaggio in modo da trovarsi pronti nel caso del tutto improbabile che il virus dilegui. Sono bandi che chiaramente non prevedono penali in caso sia impossibile tenere l’evento. Ad esempio, il Municipio 1 tiene in caldo la possibilità di fare un mercatino in Sant’Ambrogio (un ritorno alle origini) con una ventina di bancarelle, altri in Sant’Eustorgio, piazzale Baracca e via Crispi. Si è portato avanti anche il Municipio 7 che ha individuato la commissione che dovrà valutare le richieste di mercatini di Natale mentre il Municipio 2 ha deliberato la realizzazione di una pista di pattinaggio in via Melchiorre Gioia. Altrettanto ha fatto il Municipio 5 stanziando 6mila euro per un patinoire nel borgo di Chiaravalle. Tra i tanti «senza» e i tanti «più» resta la grande incognita dei negozi e dei centri commerciali i più colpiti dal nuovo lockdown insieme a bar e ristoranti: riapriranno? quando? con che orari? anche di sera? Lo si capirà meglio dopo il 27 se ci sarà il passaggio da zona rossa ad arancione.

Sarà il «Natale degli alberi», il progetto partorito dal maestro delle cerimonie olimpiche e padre dell’Albero della Vita Marco Balich e regalato alla città dalla Fondazione Bracco. A partire dall’Albero del Dono in piazza Duomo che quest’anno sarà sponsorizzato e illuminato da Coca Cola. L’invito della multinazionale è quello di sostenere il Banco Alimentare in occasione della Giornata della colletta alimentare (28 novembre) per raccogliere più alimenti possibili. A pochi metri di distanza, in Galleria, ci sarà il tradizionale albero di Swarovski. «In tutto sono diciotto — spiega l’assessore agli Eventi, Roberta Guaineri — diffusi nella città. Ognuno porta in dono un’iniziativa di solidarietà da parte di uno sponsor». Li si troverà in piazza della Scala, largo La Foppa, San Simpliciano, piazza San Marco, Cadorna, Tre Torri, in piazza Vigili del Fuoco, Gramsci, Greco, San Carlo, via Beltrami, San Fedele, piazza Sempione, corso Garibaldi, 24 Maggio, San Babila, XXV Aprile.

Le luci saranno l’altro elemento di questo Natale double face. Ieri sono partite le prove generali di illuminazione della volta della Galleria e si sono accese le luci in corso Vittorio Emanuele. Una lunga scia luminosa che prosegue in Montenapoleone da una parte e nell’asse corso Venezia-Buenos Aires dall’altra. Il Comune con l’assessore al Commercio, Cristina Tajani, ha stanziato 75mila euro per associazioni di via che a corto di sponsor intendono realizzare luminarie sugli assi commerciali. Intanto anche il bando per la ricerca di sponsor si è chiuso con la presentazione di diverse proposte. Il 24 si accenderanno le luci in Piero della Francesca e Poliziano grazie alla collaborazione tra Ascopier, Confcommercio e Nexi. Si accenderanno le luci anche in via Lorenteggio. Se Ascoloren, in segno di rispetto per le vittime del Covid, aveva deciso di non accendere le luci, lo farà invece Asselor.

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