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Il monito. Mattarella: la violenza sulle donne è una barbarie sociale

di Redazione Romana

da www.avvenire.it
@Riproduzione Riservata del 08 settembre 2023

«Non c'è libertà, oggi, quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali». Omaggio ai caduti di Porta San Paolo per l'80esimo anniversario della Difesa di Roma.-

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - Archivio

«Non c'è libertà, oggi, quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali - afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Corriere della Sera in occasione del Tempo delle Donne -. La violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupro. Questa intollerabile barbarie sociale richiede un'azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante. A questa si deve affiancare, nell'intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo». «Libertà e diritti non sono una conquista irreversibile, ma richiedono un continuo e lungimirante sforzo di tutela, di rinnovamento, di inclusione - prosegue il capo dello Stato -. Il valore della libertà, l'aspirazione a svilupparla si sono estesi negli anni, grazie anche al ruolo propulsivo delle donne, capaci di portare la loro specifica e concreta sensibilità sui temi dei diritti. Ma tuttora, e in tutto il mondo, la libertà è minacciata da discriminazioni, violenze, disuguaglianze. Non c'è libertà in quei regimi che soffocano le naturali richieste delle donne a una effettiva parità. Abbiamo oggi bisogno più che mai della forza e della cultura delle donne». «Le donne hanno cambiato la politica, la cultura e la società - ricorda il presidente -. E continueranno a farlo, in questa stagione in cui sfide decisive impegnano l'Italia, l'Europa e il mondo intero sulla frontiera della pace, dello sviluppo, dei cambiamenti climatici, dell'occupazione e della riduzione delle disparità».

Mentre alle 10 Mattarella ha aperto la cerimonia commemorativa in occasione dell'80esimo anniversario della Difesa di Roma a Porta San Paolo e al Parco della Resistenza dell'8 settembre. Il capo dello Stato ha deposto una corona di fiori vicino alla Piramide Cestia, accanto al monumento che ricorda l'eroica resistenza mentre la banda intona il Silenzio. Porta San Paolo, infatti, è il luogo simbolo della prima Resistenza romana e in generale dell'opposizione spontanea degli italiani all'invasione tedesca. Qui il 10 settembre 1943 cittadini romani e soldati dell'esercito italiano tentarono eroicamente di opporsi ai tedeschi. Presenti, tra gli altri, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri; il ministro della Difesa Guido Crosetto; il prefetto di Roma Lamberto Giannini; il capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone; il presidente Associazione Nazionale Combattenti Guerra di Liberazione generale Enrico Pino; l'assessore alla Cultura, Pari opportunità, Politiche giovanili e Famiglia della Regione Lazio Simona Renata Baldassarre.

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