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I "Per-corsi di Luce" e la storia di Alessandra e Luca

Dal 22 al 29 giugno, si terrà a Loppiano l'esperienza residenziale "Per-corsi di Luce", un'iniziativa promossa dal Centro Famiglie Nuove, per accompagnare e sostenere quelle coppie in crisi che vogliono riprendere in mano la propria relazione. Vi raccontiamo di cosa si tratta, attraverso l’esperienza di Alessandra e Luca Bozza, una delle coppie-aiuto del percorso che accompagnano e condividono la propria esperienza con le famiglie partecipanti.-
Alessandra e Luca Bozza
«Quando ci siamo sposati, 29 anni fa, sognavo una famiglia perfetta, con un rapporto con Luca aperto e sincero. I nostri due figli sono arrivati subito, nei primi anni di matrimonio, e hanno assorbito tutte le mie energie, mentre Luca dedicava l’intera giornata al lavoro…». Racconta senza fretta Alessandra, soppesando ogni parola, come per cercare quella giusta, quella capace di esprimere profondamente i suoi sentimenti, il suo vissuto, cioè la storia del suo matrimonio con Luca e l’inizio della loro crisi. «Ero convinta che il mio unico compito fosse prendermi cura di lui, dei figli, della casa, mettendo da parte tutto ciò che avevo dentro, i miei pensieri e le mie idee, anche quel desiderio di condivisione profonda con lui. Annullavo il più possibile le differenze fra noi, adeguandomi al suo modo di essere e di pensare, perché in quelle differenze vedevo una difficoltà di rapporto che non sapevo come affrontare. Così facendo, m’illudevo di condividere profondamente la nostra vita».
Oggi, Alessandra e Luca Bozza abitano ad Incisa Valdarno e sono una delle “coppie-aiuto” dell’esperienza “Per-corsi di Luce”, un’iniziativa nata nel 2009 dal Movimento Famiglie Nuove dei Focolari, che si svolge attraverso alcune settimane residenziali presso la cittadella internazionale di Loppiano, con l’obiettivo di aiutare e sostenere le coppie in difficoltà, attraverso un cammino di riavvicinamento.
«Ne abbiamo fatto esperienza anche noi, nel 2015. Quando è crollato il castello di carta che mi ero costruita…» condivide Alessandra. «Per come la vedevo io, avevo accanto una persona che non s’interessava più a quello che vivevo, e a me non interessava più quello che viveva lui. Mi ero chiusa sempre di più in me stessa. Fino a quando sono caduta in depressione e, un po' alla volta, tutto è precipitato».
La crisi, ci spiega oggi, è un momento di passaggio, non una colpa. Se non viene negata, se la si affronta, le si dedica tempo, ne può uscire qualcosa di positivo…
«Avevo bisogno di qualcuno che mi stesse accanto in quel momento, che mi aiutasse a comprendere quello che mi stava accadendo, ma secondo me Luca non poteva e non voleva farlo, lo sentivo distante e incapace di capire quello che stavo vivendo. Andavamo in direzioni opposte, avevamo priorità opposte, e io questo non potevo accettarlo».
Alessandra ritrova su Facebook un vecchio amico, una persona con cui riesce a parlare di tutto, che la capisce nel profondo, che ha le sue stesse necessità, gli stessi desideri. Se ne innamora e, un giorno, prende il treno e scappa da lui.
«Io pensavo che le cose tra noi andassero bene, perché, quando dicevo ad Alessandra quello che avrei voluto fare, lei mi diceva sempre che era d'accordo…» a questo punto è Luca a prendere la parola, per tentare di raccontare il suo punto di vista. «Non mi ero reso conto, preso dal nuovo lavoro, che lei stava sempre peggio. Prendevo il suo non riuscire a dire quello che provava come disinteresse per noi e il nostro rapporto. Così, la giudicavo negativamente e me la prendevo con Dio, limitandomi a gestire la famiglia come un’azienda: eravamo entrambi arrabbiati ma non riuscivamo a dircelo, ci tenevamo il muso. Quando lei se n’è andata, tutto quello che mi sembrava di aver costruito in quasi 25 anni di matrimonio è sparito. Ma il mio orgoglio mi faceva pensare che io non avevo sbagliato nulla e che era tutta colpa sua».
Dopo qualche giorno, Alessandra ritorna. Luca cerca di accoglierla con tutto l'amore di cui è capace, ma lei è fredda.
«Da qualche mese, lei mi chiedeva di partecipare insieme ai “Per-corsi di luce”» ricorda Luca. «Io non ero d'accordo, non ne vedevo la necessità. Ero convinto di essere nel giusto ma in quel momento, mettendo da parte la mia convinzione di avere ragione su tutto, ho deciso di rimettermi in gioco. Di rivedere anche il mio rapporto con Dio, che per lei era così importante, cominciando con una confessione, che non facevo da tempo, mettendomi a nudo, cercando di spogliarmi dei miei pregiudizi su di lei. Così, ho deciso di seguire il suo desiderio e le ho riproposto di partecipare al corso».
A quel punto, però è Alessandra a non volerci più andare. «Non sapevo come fare a dirglielo. Non era pensabile, per me, dire a Luca quello che desideravo o non desideravo fare. Ero convinta che tanto non mi avrebbe nemmeno ascoltata. Quindi, siamo arrivati a percorso già iniziato ma, da parte mia, soprattutto, per capire se potevamo ancora stare insieme».
Inaspettatamente, partecipare a “Per-corsi di luce”, apre uno spiraglio di dialogo tra di loro. «Con l'aiuto di Rita e Rino Ventriglia, lei sessuologa e lui psicoterapeuta che, insieme ad altre coppie, sono tra i promotori del percorso, abbiamo ricominciato a parlare fra di noi, a dirci cose che per anni non ci eravamo mai detti. Conoscere coppie come noi, con le nostre stesse difficoltà che erano riuscite a riprendere il cammino insieme, ci faceva sentire liberi di riconoscere a noi stessi che le cose non andavano bene ma che poteva esserci la possibilità di ricominciare. Così, una notte, durante il corso, siamo stati a parlare per ore, tirando fuori la rabbia che avevamo l'uno nei confronti dell'altro. Siamo andati a letto senza dirci una parola e, a quel punto, sembrava che davvero tutto fosse finito» racconta Alessandra.
L’indomani, Luca si alza, e vede che Alessandra non è a letto. La trova seduta a terra, in cucina, in lacrime.
«Quella mattina, parlando con Rita, ho compreso che le mie difficoltà erano simili a quelle di tante altre persone e che, non parlandone, tutto diventava solo più difficile» ricorda Alessandra. «Lì, qualcosa è cambiato: la situazione era la stessa, le difficoltà erano le stesse, ma abbiamo cominciato a guardarci con occhi diversi. Dentro di me ho scoperto che se provavo a vedere Luca come io volevo essere vista da lui, allora riuscivo a perdonare quelle che, secondo me, erano le sue mancanze nei miei confronti. Riuscivo a ricominciare e a volergli ancora bene. Non era sua la colpa di tutto, eravamo entrambi responsabili delle difficoltà che stavamo vivendo! Volevo dare a lui ed anche a me una seconda possibilità».
I “Per-corsi di luce” sono percorsi di luce per la coppia ma anche per la singola persona: è anche dando un nuovo respiro alla persona che la coppia si risana.
«Durante il corso abbiamo compreso come spesso ognuno di noi porta nella sua vita adulta, e quindi anche nel matrimonio, delle ferite non curate che rendono tutto più difficile e possono rovinare anche i rapporti più belli. Abbiamo sperimentato in prima persona che non è facendo finta di nulla ed andando avanti a qualsiasi costo che si curano queste ferite e ciò che possono produrre in una coppia, ma condividendo sia i momenti belli che quelli più difficili con altre coppie che affrontano magari ogni giorno le nostre stesse difficoltà. Si può andare avanti insieme e aiutarci, l'importante è non chiudersi di fronte ai problemi, ma essere pronti a condividere sempre di più quello che abbiamo dentro» condivide Luca.
E Alessandra: «Non è stato facile. In tanti momenti ho davvero pensato di non farcela, non vedevo la strada, non sapevo dove il cammino mi avrebbe portato. Io faccio ancora fatica a condividere con Luca quello che ho dentro, perché so che su tante cose siamo diversi e questo mi spaventa. Sto imparando però che proprio sulle nostre differenze possiamo costruire qualcosa di bello. Allora, cerco di non farmi fermare dalla paura, e dico quello che penso o desidero, non limitandomi a dire sì, ma cercando di dare quello che sono, quello che ho dentro, senza paura del suo giudizio. Così, in questo periodo, siamo cresciuti insieme e stiamo imparando a volerci bene in un modo nuovo. Forse, finalmente, ci stiamo conoscendo, con meno muri, più libertà e Verità».
I “Per-corsi di luce” torneranno a Loppiano dal 22 al 29 giugno prossimo. E Alessandra e Luca, ricchi della loro esperienza di crisi risanante, insieme al team di esperti, saranno una delle tre coppie-aiuto che accoglieranno, accompagneranno e condivideranno il loro vissuto con le famiglie che desiderano riprendere in mano la propria relazione, cominciare a salvarla. Il percorso è aperto a tutti, anche a coppie già separate che desiderano ricominciare insieme.
Per informazioni e iscrizioni scrivere a: famiglienuove@focolare.org; con oggetto “Per-corsi di Luce”.
da www.cittànuova.it
@Riproduzione Riservata del 03 giugno 2019
 

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