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Nel recente Decreto che regolamenta la riporesa delle Celebraizoni con il Popolo il V escovo scrive: "Ritengo che alla visione in streaming delle celebrazioni si debba, ovviamente, preferire, avendone la possibilità, la partecipazione alla Santa Messa. In questi mesi i mezzi di comunicazione sono stati un utile strumento, ma dobbiamo ricordare che non si tratta di una vera partecipazione alla liturgia. È, invece, opportuna la trasmissione di momenti di preghiera, di ascolto della Parola, di catechesi, diversi dalla celebrazione liturgica. In questa fase possiamo, tuttavia, continuare a trasmettere le celebrazioni a motivo delle norme che limitano la partecipazione, per favorire le persone ammalate o anziane, offrendo una possibilità di contatto con la propria comunità. Su questo aspetto sarà comunque opportuna una riflessione di verifica e di approfondimento."

Onde poter realizzare questo servizio nel rispetto delle norme sulla privacy, l'Ufficio Giuridico della CEI, interpellato dalla Diocesi, ha indicato queste attenzioni:

Nel trasmettere una celebrazione in streaming in presenza di popolo occorre prendere alcune accortezze:

- I partecipanti alla celebrazione devono essere avvertiti che la Messa sarà trasmessa in diretta in streaming e resa disponibile sui profili social della Parrocchia o della Diocesi (come Facebook o Youtube).

- Nelle riprese si evitino in ogni caso i primi piani dei fedeli seduti in assemblea.

- E’ necessario che la comunicazione relativa alla trasmissione della Messa in streaming con le informazioni essenziali sia resa con un avviso da affiggere all’ingresso della chiesa. L’informativa completa sull’utilizzo dei dati personali può essere conservata in sacrestia ed esibita se richiesta e anche pubblicata sul sito internet della Parrocchia. (alleghiamo fac simile dell'informativa):

"INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI DELLE MESSE TRASMESSE IN STREAMING

Gentile fedele,

Vogliamo informarti che questa celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming. I dati saranno trattati conformemente a quanto previsto dal Decreto Generale della CEI “Disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza dei dati relativi alle persone dei fedeli, degli enti ecclesiastici e delle aggregazioni laicali” del 24 maggio 2018 nonché dal Regolamento (UE) 679/2016 (GDPR).

Ti informiamo che il titolare del trattamento dei tuoi dati è la Parrocchia xxx con sede in xxx Via xxx email xx@xx.xx.

La base giuridica del trattamento è costituita dal legittimo interesse pastorale della Chiesa riconosciuto dalla legge 121 del 25 marzo 1985 e dal tuo consenso espresso stazionando o attraversando le aree sottoposte a ripresa, debitamente indicate.

La finalità con cui tratteremo i tuoi dati (le riprese) è di tipo pastorale. Trasmetteremo la celebrazione in diretta streaming sui profili social parrocchiali (per esempio, Youtube o Facebook) per permettere di assistervi a chi non può prendervi parte.

La celebrazione non sarà registrata.

Il conferimento dei tuoi dati è facoltativo. Puoi comunque partecipare alla celebrazione e ricevere l’Eucarestia senza essere mai ripreso sostando nelle aree indicate.

In ogni momento potrai esercitare i diritti contemplati dalle normative vigenti in tema di Protezione dei Dati personali, contattando la Parrocchia all’indirizzo xx@xx.xx. L’eventuale revoca del consenso non pregiudica la liceità dei precedenti trattamenti."

- Deve essere garantito il diritto di ogni fedele di partecipare alla Messa senza essere ripreso. Per questo, prima dell’inizio della celebrazione, occorre invitare i fedeli che non vogliono essere ripresi a prendere posto in una zona della chiesa riservata e ben delimitata. In quest’area sarà anche distribuita la Comunione da un Ministro, in modo da non costringere i presenti che volessero comunicarsi a essere ripresi.

- I minori che non sono accompagnati da almeno un genitore debbono prendere posto nella parte riservata, salvo che il genitore abbia previamente espresso il consenso alla ripresa.

- Nel caso di installazione di telecamere fisse è sempre necessario rispettare le norme relative alla tutela dei beni culturali e quelle in materia di lavoro. In particolar modo, nel caso in cui la Parrocchia abbia anche solo un dipendente che lavori in Chiesa (ad esempio, un sacrista), anche qualora le telecamere fossero spente durante l’orario in cui il lavoratore presta servizio, è necessario, prima dell’installazione, stipulare un accordo collettivo con la rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali oppure ottenere l’autorizzazione della sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro.