Diocesi di Tortona: Corpus Domini, la festa della fede
da www.diocesitortona.it
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Domenica 11 giugno a Tortona la S. Messa e la processione con il vescovo.-
TORTONA - Ne parlavo con Mons. Guido Marini al termine della Veglia di Pentecoste, dicendo che mi ha sempre colpito la particolarità del Corpus Domini, l’ultima grande festa legata al ciclo della Pasqua.
È, infatti, solennità tutta cattolica. Solo cattolica. Facciamo festa per il Corpo di Cristo. Questo celebrare la carne di Cristo, diventata per noi pane spezzato, è ciò che rimanda all’essenziale della nostra fede. Quel Corpo è il luogo benedetto, dove ora avviene la convocazione del popolo suo che è la Chiesa.
La ricorrenza è stata istituita grazie a santa Giuliana di Liegi, che nel 1246 propose di celebrare il mistero dell’Eucaristia in una data slegata dal clima di mestizia della Settimana Santa. Il suo vescovo approvò l’idea e la celebrazione di una Festa per il Corpo di Cristo fu permessa nella diocesi di Liegi, in cui abitava la santa e fu fissata il secondo giovedì dopo Pentecoste.
Papa Urbano IV, originario di Liegi l’11 Agosto 1264 con la Bolla Transiturus, estese la festa a tutta la Chiesa. Anche nella città di Tortona Mons. Guido Marini, celebra la solennità domenica 11 giugno con la Messa solenne in Cattedrale alle ore 10.
Per l’occasione sono sospese tutte le celebrazione liturgiche nelle parrocchie cittadine, affinché tutti possano partecipare.
Attorno al vescovo i parroci e i sacerdoti, le religiose e i religiosi, i fedeli, i bambini della Prima Comunione, i membri delle Confraternite, delle associazioni e dei movimenti, i Ministri della comunione e il gruppo dell’adorazione della Cattedrale, i ministranti, le corali, i bambini del catechismo, le autorità civili e militari della città con il Gonfalone, per una testimonianza visibile e pubblica di comunione attorno all’Eucarestia.
Al termine si snoderà la processione per le vie della città che si concluderà in piazza Duomo con la Benedizione Eucaristica. Sia questa una solenne statio civitatis. Domenica, tutta la città, sia in Cattedrale e in processione e si fermi davanti all’Eucarestia.
In tanti dobbiamo partecipare alla solenne processione con il Risorto, presente nell’Eucarestia, rispondendo in modo simbolico al Suo stesso mandato: “Andate fino ai confini del mondo, portate il Vangelo al mondo”. Come spiegava Benedetto XVI: “Noi affidiamo queste strade, queste case, la nostra vita quotidiana, alla sua bontà.
Le nostre strade siano strade di Gesù! Le nostre case siano case per lui e con lui! La nostra vita di ogni giorno sia penetrata dalla sua presenza.
Con questo gesto, mettiamo sotto i suoi occhi le sofferenze degli ammalati, la solitudine di giovani e anziani, le tentazioni, le paure, tutta la nostra vita. La processione vuole essere una grande e pubblica benedizione per questa nostra città: Cristo è, in persona, la benedizione divina per il mondo; il raggio della sua benedizione si estenda su tutti noi!” (26 maggio 2005).
Che facciamo? Vogliamo mancare? No di certo!
A domenica, allora, per questa grande festa della fede.
Claudio Baldi