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Come si gioca con i bambini?

di Alessia Altavilla
da www.bambinopoli.it
@Riproduzione Riservata del 10 marzo 2023

Giocare con un bambino è spesso faticoso. È lui, infatti, che vuole dettare le regole ed è lui che stabilisce i tempi. In realtà, è possibile 'giocare' con i piccoli sempre, dedicando anche solo mezz'ora al 'gioco' vero e proprio.-

Difficile crederlo se non si è genitori: ma giocare stanca. Non solo, infatti, un adulto fatica a entrare in una dimensione ludica che non gli appartiene più, ma durante lo svolgimento del gioco stesso le regole sono poco chiare e, il più delle volte, dettate dai bambini. Non solo. I giochi che mamma e papà trovano interessanti e stimolanti (giochi nati per sviluppare la creatività e le capacità intellettive del bambino), nel 99% dei casi a quest'ultimo non interessano. Preferisce dedicarsi ad 'attività' difficilmente comprensibili dal punto di vista di un adulto.

Come comportarsi, dunque? Di seguito alcuni consigli.

  1. IL BAMBINO È IL COMANDANTE DEL GIOCO
    Il gioco, per i bambini, è una cosa seria. Attraverso il gioco, infatti, apprendono meccanismi di vita che altrimenti non sarebbero facilmente comprensibili. Durante l'attività ludica, soprattutto nei primi anni di vita e sino ai primi anni della scuola elementare, i piccoli volgiono dettare le regole del gioco. A comandare sono loro e gli adulti devono eseguire. Non si tratta di prepotenza e in questi casi i bimbi vanno assecondati. Se, perciò, chiedono che ci mettiamo a 4 zampe, che ripetiamo la stessa battuta duemila volte, che facciamo la strega cattiva o il principe azzurro, obbediamo. Questo meccanismo permette ai bambini di mettersi alla prova nelle relazioni interpersonali e di sperimentare i propri limiti.
     
  2. FACCIAMO FINTA CHE... MA SOLO PER MEZZ'ORA AL GIORNO
    Il gioco del 'facciamo finta che...' è uno dei preferiti dei piccoli in età prescolare. Si tratta di un vero e proprio gioco di ruolo durante il quale i bambini apprendono i meccanismi delle attività quotidiane e della realtà che li circonda. Diamo, però, un tempo a questo gioco (fino a quando arriva il papà/la mamma, fino all'ora di cena, fino al suono delle campane...). In questo modo, sapranno di poter vivere in una realtà parallela per un certo periodo, prima di tornare nella realtà. E anche per l'adulto questo rappresenta una sorta di limite, per affrontare al meglio l'attività in un tempo limitato.
     
  3. GIOCARE DA SOLI? SI, PERCHÈ NO?
    Per quanto sia importante che mamma e papà giochino con i loro figli, è anche fondamentale abituarli al gioco in solitudine. Solo rimanendo da soli, infatti, i bambini possono mettere davvero alla prova la loro fantasia e creatività per superare la noia. Ecco perché il gioco insieme va contestualizzato in un lasso di tempo preciso e negli altri momenti il piccolo deve abituarsi a organizzare il suo tempo libero da solo.
     
  4. OGNI MOMENTO È QUELLO GIUSTO PER GIOCARE
    Con i bambini è possibile giocare sempre. In ogni momento della giornata. Tutto, infatti, può diventare occasione di divertimento: quando fate la spesa, mentre siete in macchina, quando li accompagnate a scuola... Inventate giochi adatti alla loro età e le possibilità sono infinite. Con i più piccoli, per esempio, sono perfetti i giochi tipo 'facciamo finta che'. Con quelli più grandi, ottimi gli esercizi di memoria o quelle che prevedono attività di calcolo o abilità linguistiche. Dal momento che il tempo per giocare davvero assieme durante la giornata è limitato, spostamenti, commissioni, attività casalinghe sono un ottimo momento per trascorrere con i propri figli del tempo di qualità.
     
  5. COME SI GIOCA CON UN BIMBO MOLTO PICCOLO?
    Giocare con i bambini più piccoli è piuttosto semplici. A loro basta davvero poco per essere interessati e incuriositi e il gioco consiste soprattutto nell'osservarli durante le loro sperimentazioni (mentre provano a impilare i cubi, mentre buttano a terra le cose per vedere cosa succede, mentre toccano gli oggetti per scoprirne i materiali...) avendo cura di cambiare 'gioco' quando il piccolo dà segni di noia.
     
  6. QUANTI GIOCATTOLI SERVONO A UN BAMBINO?
    Pochi. La maggior parte dei genitori prova la frustrazione di vedere giocattoli fortemente desiderati abbandonati in un angolo dopo pochi giorni dall'acquisto. Non serve, quindi, riempire le stanze dei bambini con quantità enormi di giocattoli. Sono sufficienti poche cose usate nel modo corretto e più creativo possibile. Acquistate anche giochi adatti all'età dei vostri figli. Giocattoli destinati a fasce di età più alta (o bassa) potrebbero provocare solo frustrazione nel bambino e fastidio.
     
  7. E MAN MANO CHE CRESCONO?
    Mano a mano che diventano grandi, i bambini hanno sempre meno bisogno degli adulti per giocare. Preferiscono trovare attività da fare in solitudine e anche i giochi con i compagni diventano più 'segreti', intimi. Per i giochi in famiglia sono perfetti i giochi di società, i giochi con la palla (soprattutto all'aperto), i giochi di carte. 
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