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BIMBI AUTISTICI, IL SEGRETO È NON LASCIARLI SOLI

di Agnese Pellegrini

da www.famigliacristiana.it

@Riproduzione Riservata del 02 aprile 2020

 

I consigli ai genitori della neuropsichiatra infantile Aurelia Rivarola, presidente del Centro Benedetta d'Intino di Milano.-

 

“Per i bambini, la situazione determinata dalle restrizioni imposte dal coronavirus è difficile; per i bambini con autismo, lo è ancora di più. Ed occorre assolutamente supportare in questo momento i genitori, per evitare che vivano un disagio ancora maggiore”. Lo spiega, in occasione della Giornata mondiale di consapevolezza sull’autismo che si celebra oggi, la dottoressa Aurelia Rivarola, neuropsichiatra infantile, presidente del Centro Benedetta D’Intino di Milano, dove è attivo dal 1994 il primo e tutt’ora unico servizio clinico esclusivamente dedicato alla Comunicazione Aumentativa e Alternativa, rivolto a bambini che presentano severe disabilità comunicative a causa di patologie neurologiche congenite, sindromi genetiche e disturbi dello spettro autistico.

Oggi, è cresciuta la consapevolezza sull’autismo, un disturbo che colpisce decine di milioni di persone in tutto il mondo e che, a vari livelli, genera un distacco della persona dalla realtà, il che si traduce in una condizione di solitudine e di isolamento relazionale. “In realtà”, precisa la dottoressa Rivarola, “si parla più propriamente di spettro autistico, e non di autismo: ogni bambino ha una storia a sé”. L’Istituto superiore di sanità stima che, in Italia, un bambino su 77 abbia questo disturbo. “Ma non sono aumentati i casi”, precisa la neuropsichiatra, “sono invece maggiori le diagnosi, e inoltre fatte più precocemente”. I bambini con autismo, comunque, sono coloro che rischiano di soffrire di più per lo stravolgimento di abitudini che in questo periodo coinvolge tutti.

“Nel nostro Centro”, spiega ancora la dottoressa, “seguiamo molti bambini con autismo che, ovviamente, adesso sono costretti a stare a casa. La pandemia da CoVid-19 ha completamento sovvertito la regolarità e la stabilità della vita quotidiana, rendendo impossibili gli incontri e chiedendo ai bambini e alle loro famiglie uno sforzo di adattamento e di totale riorganizzazione della loro vita”.

Come fare, dunque, per non isolare questi bambini? “Occorre spiegare cosa accade per favorire la loro comprensione, accettazione e collaborazione”, evidenzia la neuropsichiatra. “Si tratta di un lavoro che risulta particolarmente complesso, faticoso, frustrante e mette i genitori in grande difficoltà. Per questo, gli operatori del Centro Benedetta D’Intino onlus hanno deciso di seguire, accompagnare e supportare le famiglie ed i loro “bambini speciali” per proseguire nella costruzione con loro di un percorso comunicativo, relazionale, educativo, didattico e ludico che consenta una vivibilità serena ed equilibrata nel contesto domestico. Molti ragazzi vengono sostenuti nel progetto di home-schooling e supportati nel restare in contatto con vari referenti scolastici”.

Non lasciarli soli, questo è il segreto. “I bambini con disturbo dello spettro autistico sono abitudinari e comprendono maggiormente il linguaggio visivo, delle immagini, piuttosto che quello parlato. In questi giorni, supportiamo i genitori a capire le esigenze dei figli, trovare attività da svolgere insieme e delle routine da programmare, sempre attraverso gli strumenti della comunicazione aumentativa”. Questa sera, i maggiori monumenti nazionali si coloreranno di blu. Anche come momento di speranza per superare questo periodo.

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