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Banca del latte materno: cosa sono le BLUD e come funzionano?

di Giorgia Cozza
da www.quimamme.corriere.it
@Riproduzione Riservata

Il latte materno, nutrimento ideale per ogni bambino, è addirittura l'equivalente di un farmaco salvavita per i prematuri. Tanto prezioso che è stata aperta una banca del latte materno per custodirlo e metterlo a disposizione dei bimbi ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale che ne hanno più bisogno.

Come funzionano le BLUD (Banche del Latte Umano Donato)?

Quando la mamma risulta idonea per la donazione, la banca del latte materno le fornisce tutte le indicazioni necessarie per raccogliere il latte e conservarlo correttamente. “Le norme igieniche da seguire prima dell’operazione di estrazione sono quelle indicate anche quando il latte è destinato al proprio bambino, ovvero lavare accuratamente le mani e detergere il seno con acqua”, spiega il dottor Moro.
Il latte estratto con il tiralatte (manuale o elettrico, secondo le preferenze della mamma) viene raccolto in contenitori sterili forniti dalla banca e conservato in frigorifero per un periodo non superiore alle 24 ore. Superato questo lasso di tempo, durante il quale è possibile aggiungere nello stesso contenitore il latte raccolto in successive operazioni di estrazione, è necessario spostare il recipiente nel congelatore (a -18°C). Ogni barattolo dovrà essere dotato di un'etichetta con il nome della mamma donatrice e la data di estrazione del latte.

Un latte sicuro per ogni bambino

Quando viene raggiunto un determinato quantitativo, indicato dalla banca del latte materno, è il momento di consegnare i contenitori. In alcuni casi la raccolta avviene a domicilio, in altri sono i genitori a portare il latte presso la sede di riferimento.
La banca sottopone il latte donato a un processo di pastorizzazione, che consiste nel trattamento del latte a una temperatura di 62,5°C per 30 minuti, per renderlo completamente sicuro. “Questo processo distrugge i virus e tutti i germi patogeni così che il latte possa essere utilizzato senza rischi”, considera il dottor Moro, “senza alterarne le peculiari caratteristiche biologiche e nutrizionali”.

Donare il latte, un gesto solidale importante

Il latte materno o, se questo non è disponibile, il latte donato da un'altra mamma, favorisce la crescita dei bimbi pretermine grazie alla sua composizione perfettamente equilibrata e li protegge dalle infezioni virali e batteriche, in particolare dall'enterocolite necrotizzante, che colpisce l'intestino e può mettere a rischio la vita stessa del bambino. “Il traguardo che vogliamo raggiungere è quello di garantire latte materno a tutti i neonati che nascono con un peso inferiore a 1500 grammi”, spiega Guido Moro, neonatologo e presidente dell'Associazione nazionale delle Banche del Latte (AIBLUD). Per riuscire in questo intento ad oggi sono attive sul territorio nazionale 38 banche, un primato positivo, dato che siamo in primi in Europa per il numero di banche. Il latte umano è il nutrimento ideale anche per tutti i bambini che soffrono di malattie metaboliche, disturbi gastrointestinali, intolleranze alle proteine del latte vaccino.

Chi può fare riferimento alla banca del latte materno?

Praticamente tutte le mamme che hanno un allattamento ben avviato e godono di buona salute possono decidere di donare il proprio latte a una banca del latte materno. Per diventare una donatrice è infatti sufficiente contattare la banca più vicina e segnalare la propria disponibilità. A quel punto la mamma viene contattata per un colloquio e compila un questionario con dei quesiti legati alla sua storia clinica e al suo stile di vita (è necessario che le madri donatrici non facciano uso di sostanze stupefacenti, non bevano alcolici e non fumino).
“Dopo il colloquio viene eseguito un prelievo del sangue per escludere la presenza di patologie che impediscono la donazione, ovvero l’epatite B, l'epatite C e l’infezione da HIV”, spiega il dottor Moro.
È possibile continuare a donare il proprio latte fino al primo compleanno del bambino, ma ogni mamma può decidere per quanti mesi donare e può interrompere quando lo desidera. Oltre a non essere richiesto un periodo di tempo prestabilito per donare, non ci sono quantità fisse di latte da consegnare alla banca. “Ogni goccia di latte donato è preziosa”, rassicura l'esperto, “non ci sono quantitativi minimi da raccogliere”.

Come funzionano le BLUD (Banche del Latte Umano Donato)?

Quando la mamma risulta idonea per la donazione, la banca del latte materno le fornisce tutte le indicazioni necessarie per raccogliere il latte e conservarlo correttamente. “Le norme igieniche da seguire prima dell’operazione di estrazione sono quelle indicate anche quando il latte è destinato al proprio bambino, ovvero lavare accuratamente le mani e detergere il seno con acqua”, spiega il dottor Moro.
Il latte estratto con il tiralatte (manuale o elettrico, secondo le preferenze della mamma) viene raccolto in contenitori sterili forniti dalla banca e conservato in frigorifero per un periodo non superiore alle 24 ore. Superato questo lasso di tempo, durante il quale è possibile aggiungere nello stesso contenitore il latte raccolto in successive operazioni di estrazione, è necessario spostare il recipiente nel congelatore (a -18°C). Ogni barattolo dovrà essere dotato di un'etichetta con il nome della mamma donatrice e la data di estrazione del latte.

Un latte sicuro per ogni bambino

Quando viene raggiunto un determinato quantitativo, indicato dalla banca del latte materno, è il momento di consegnare i contenitori. In alcuni casi la raccolta avviene a domicilio, in altri sono i genitori a portare il latte presso la sede di riferimento.
La banca sottopone il latte donato a un processo di pastorizzazione, che consiste nel trattamento del latte a una temperatura di 62,5°C per 30 minuti, per renderlo completamente sicuro. “Questo processo distrugge i virus e tutti i germi patogeni così che il latte possa essere utilizzato senza rischi”, considera il dottor Moro, “senza alterarne le peculiari caratteristiche biologiche e nutrizionali”.

A chi rivolgersi per saperne di più

Se nella propria città è attiva una banca, si possono chiedere informazioni direttamente all'ospedale, altrimenti il punto di riferimento per le mamme che vogliono donare il loro latte è l'Associazione Italiana delle Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD), onlus che promuove la costituzione di nuove banche, si occupa del coordinamento di quelle già operative ed è a disposizione per offrire indicazioni a tutte le mamme interessate, affinché la scelta di donare il latte si diffonda sempre più.
Per trovare i riferimenti della banca più vicina è possibile consultare il sito di AIBLUD: a questo link è disponibile un elenco, suddiviso per regioni, di tutte le banche attive dal nord al sud Italia, oppure si può scrivere un'e-mail a questo indirizzo.

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