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Assegno unico, dal 2023 aumentano gli importi: tutte le info utili

di Redazione
da www.orizzontescuola.it
@Rproduzione Riservata del 20 agosto 2022

Nel 2023 aumenteranno gli importi versati tramite l’assegno unico e universale per i figli. Vediamo meglio nel dettaglio cosa cambierà.-

L’assegno unico è la misura, entrata in vigore nel 2022, diretta alle famiglie con figli a carico e che ha sostituito molte delle vecchie agevolazioni come, ad esempio, il bonus nascita.  La misura è rivolta a tutti i nuclei familiarisenza limiti di reddito. Si può fare richiesta per l’assegno unico e universale, per ogni figlio a carico, dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni.

L’assegno è progressivo, ovvero l’importo aumenta per gli Isee più bassi e diminuisce per i più alti. Se non si fornisce alcun Isee, l’Inps provvederà a erogare l’importo minimo.

La somma viene erogata tramite accredito sul proprio IBAN oppure mediante bonifico domiciliato. Se ricevi il Reddito di cittadinanza, non devi fare domanda: riceverai l’assegno automaticamente dall’Inps.

L’assegno, nel 2022, va da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 euro per ogni figlio minorenne a carico. Per i figli tra i 18 e i 21 anni, gli importi variano da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85 euro.

Dal 2023 vengono introdotte due novità: la prima è che l’assegno diventa automatico, ovvero l’INPS lo erogherà automaticamente ogni anno agli aventi diritto di cui conosce la situazione reddituale. Le informazioni rilasciate all’istituto di previdenza andranno modificate da parte degli utenti solo in caso di variazione dell’Isee o del numero dei figli.

La seconda novità è che dal prossimo anni scattano gli aumenti, con gli importi che saranno rivalutati sulla base del tasso d’inflazione. Riguardo all’ammontare degli aumenti, si parla di circa 15 euro. Dal tetto massimo di 175 euro mensili attuali si potrebbe infatti arrivare fino a 190 euro.

Nel primo quadrimestre di competenza sono stati erogati alle famiglie assegni per circa 4,8 miliardi di euro: i richiedenti che hanno ricevuto almeno un assegno nel quadrimestre marzo-giugno sono stati 5,3 milioni per 8,5 milioni di figli. L’importo medio mensile per richiedente è risultato pari a 232 euro ed è stato pagato in media per 1,6 figli per ciascun richiedente, mentre l’importo per ciascun figlio è risultato, sempre in media, pari a 145 euro.

Circa il 46% degli assegni pagati per figlio si riferisce a beneficiari appartenenti a nuclei con Isee inferiore ai 15mila euro, ai quali viene erogato il massimo dell’assegno.

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