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«La luce di Carlo Casini per le nostre periferie»

di Marianna Triolo, segretaria del Movimento per la Vita di Castelvetrano (Trapani)
da www.avvenire.it
@Riproduzione Riservata del 30 novembre 2025

La voce semplice, diretta e grata di una volontaria siciliana del Movimento per la Vita, testimone di episodi ed eventi dei quali il Servo di Dio fu protagonista. Lasciando una impronta profonda, la stessa ovunque.-

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Carlo Casini

Nella mia lunga militanza, prima nel Movimento per la Vita (MpV) di Mazara del Vallo con Narduzza Gallo e poi con la costituzione, 25 anni fa, del MpV di Castelvetrano, con mio marito Giacomo Scozzari, ho avuto modo di incontrare varie volte il presidente nazionale Carlo Casini. In ogni incontro ho avuto la sensazione di essere in presenza di un’altissima figura di uomo dalle doti morali e umane straordinarie. Essere in sua presenza, ascoltarlo e assistere ai suoi comportamenti mi dava la sensazione di potere conoscere i veri sentimenti, il vero agire di una persona che incarnava i termini di un profondo vivere il Vangelo, proclamando e realizzando la parola del Cristo nell’attenzione verso l’ultimo degli ultimi, il bambino non nato. Soltanto stando con Carlo e, come mi è capitato, con Madre Teresa di Calcutta ho avuto la sensazione che quelle preghiere, quei modi di essere sono la vera realizzazione della fede.

Il ricordo che più mi è rimasto impresso è stata la sua grande disponibilità a essere sempre vicino a tutti i Centri di Aiuto alla Vita anche se così periferici come quelli della nostra Sicilia. Veniva con grande umiltà nei nostri Movimenti per ascoltare tutti i nostri dubbi, le nostre difficoltà, per aprirci alla speranza che la vita è sempre vincente. Anche se in una società pragmatica e profondamente laicizzata la vita ha subìto e continua a subire grandi attacchi, tuttavia il seme è gettato. Per questo tanti volontari spinti dal suo spirito profetico hanno combattuto e continuano a combattere per la vita.

Ma da dove prendeva questa forza Carlo? Ricordo che, in occasione di una delle tante sue tournée per la Sicilia, mia suocera volle ospitarlo a casa sua, insieme alla sua fedele compagna di tutta una vita e prima sua sostenitrice, la moglie Maria. Prima di andare a coricarsi mi chiese l’orario delle prime Messe del mattino. Iniziava la sua giornata con la preghiera mattutina, e nella Eucaristia traeva la forza per andare avanti.

Negli incontri il suo modo di parlare calmo e profondo tracciava le linee della battaglia pro-vita da condurre. Anche nell’incontro con le varie associazioni ho avuto modo di assistere al suo modo di risolvere le controversie: ascoltava, rifletteva e con la sua autorevolezza creava punti di incontro superando le formalità e creando momenti di coesione dove ognuno si poteva ritagliare la sua parte avendo di mira la vera missione del Movimento: il rispetto di ognuno e principalmente della dignità unica e irripetibile della vita umana. Solo così tutti noi volontari ci trovavamo uniti nella lotta per la vita. Tante volte ho potuto constatare questa meravigliosa tessitura, con il carisma che aveva di mettere insieme i volontari perché ognuno potesse svolgere positivamente e con professionalità la sua attività a favore delle madri e dei nascituri. Promuovendo la formazione e il dialogo tra i volontari uscivano fuori nuove idee per la tutela della vita in ogni momento, e ciò era sempre dovuto allo spirito profetico che Carlo possedeva.

Io personalmente rimanevo stupita e gioiosa di avere avuto un sublime maestro da seguire, ringraziando segretamente il Signore di averlo incontrato. Così avvenne a Parigi in occasione dell’incontro tra i Paesi europei sul tema “Uno di noi”, così la sua voce a favore della vita si diffondeva a livello internazionale e ogni Paese poteva apportare il suo contributo. Mi sembrava di partecipare a una manifestazione di principi etici, morali e giuridici veramente consoni all’essere cristiano, raramente da me vissuto. Mi sentivo veramente rianimata nel mio cuore da quanto veniva espresso in tante lingue. Così anche durante gli incontri al concorso nel Parlamento europeo a cui partecipai vari anni fa ebbi veramente la sensazione che le linee guida del nostro presidente fossero quelle giuste. Ero infinitamente grata di avere incontrato un grande uomo, anche tramite la generosa Narduzza Gallo di Mazara del Vallo. Carlo aveva trovato un modo nuovo per diffondere il valore della vita che prendeva sempre più consistenza grazie a una santa dei nostri tempi: Madre Teresa di Calcutta.

Che dire di altro se non che la beata profezia di Carlo Casini farà bene a tutti noi, perché vedremo in lui l’esatta incarnazione di quanto noi proviamo, con tanta fatica di realizzare nei nostri tentativi di mettere in atto i principi condivisi dal MpV italiano e a noi pervenuti grazie ai suoi numerosi articoli diffusi attraverso la stampa e in particolare quella del Movimento.

Di fatto Carlo, quando enunciava le sue tesi nei vari convegni, era innovativo, dirompente, profetico nella sua lotta per il riconoscimento dell’uguale dignità di ogni essere umano, in una società sempre più appiattita nella visione egoistica e laicista. E noi siamo sempre stati convinti che quanto letto o ascoltato da lui costituiva la via maestra per tutti noi.

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