Villa Necchi Campiglio Una icona del déco anni Trenta nel cuore di Milano
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Villa Necchi Campiglio
Una residenza circondata da un silenzioso giardino nel centro di Milano, custode di strepitosi capolavori d’arte, dove si respira ancora intatta l’atmosfera del bel mondo della Milano tra le due guerre.
Villa donata al FAI da Gigina Necchi Campiglio e Nedda Necchi, nel 2001. Collezione Alighiero ed Emilietta de’ Micheli donata al FAI nel 1995. Collezione Claudia Gian Ferrari donata al FAI nel 2009.
Appartata nel cuore di un signorile e tranquillo quartiere del centro milanese, Villa Necchi Campiglio venne progettata nei primi anni '30 dall’architetto Piero Portaluppi su incarico delle sorelle Nedda e Gigina Necchi e di Angelo Campiglio, marito di Gigina, esponenti di una borghesia industriale lombarda colta e al passo coi tempi.
L’edificio, inserito in un incantevole giardino corredato da campo da tennis e piscina (tra le prime private in città), è scandito da ampi volumi lineari; mentre il piano terra fungeva da prestigiosa zona di rappresentanza, con il magnifico spazio verandato sul verde, quello superiore era adibito a zona notte. Spazi concepiti per padroni di casa operosi, ma capaci comunque di godersi il proprio tempo libero in compagnia di ospiti e amici, anche in maniera non convenzionale per quegli anni: per questo furono pensate la sala per proiezioni e la palestra. Ambienti dove l’innovazione si traduceva nel comfort e nell’efficienza di ascensori, montavivande, citofoni interni, porte blindate scorrevoli e caveau murati. Tutte caratteristiche che, per lusso e modernità, fecero della Villa una delle residenze simbolo dell’epoca.
Lo splendore degli arredi déco, degli oggetti d’uso e di importanti pezzi d’arte è stato impreziosito in tempi recenti dal lascito delle collezioni de’ Micheli e Gian Ferrari, ricche di opere: da Tiepolo e Canaletto fino a Sironi, De Chirico, Martini e Wildt. Dal novembre 2017 la villa si è arricchita della Collezione Guido Sforni (1935-1975): 21 opere su carta di grandi artisti del Novecento come Picasso, Fontana, Modigliani Matisse e altri.
La Villa oggi è aperta a tutti, rispettando così il volere delle sorelle Necchi che nel 2001 affidarono la dimora al FAI proprio per farne un luogo da vivere e frequentare, grazie anche al fresco giardino, ai numerosi eventi in calendario e a un elegante bistrot nascosto nel verde.