Una mamma crea il «tablet sospeso» per gli studenti senza un computer
di Michelangelo Iossa
da www.corriere.it
@Riproduzione Riservata del 22 novembre 2020
Grande risposta all’iniziativa di Eugenia Di Leva lanciata su Facebook: dare un pc agli studenti di famiglie in difficoltà. Pioggia di donazioni e riparazioni gratis. Motivo del successo? «I bonus scolastici erano rimasti fermi, 40 pc distribuiti su 850 richieste».-
Un computer alla meta. Meglio: un computer a Meta, nel senso di Meta di Sorrento, uno dei comuni della Penisola Sorrentina. In quest’angolo di Campania, noto in tutto il mondo e che fa da ultima estensione della provincia di Napoli, è nata l’iniziativa solidale «Il Tablet Sospeso», sull’onda del rito partenopeo del «caffè sospeso» e del più recente «tampone sospeso». L’iniziativa è stata lanciata dalla quarantasettenne imprenditrice sorrentina Eugenia Di Leva, ideatrice della scuola di cucina Q.B.», specializzata in corsi per bambini. Mamma di due studentesse della scuola secondaria, la Di Leva ha dato inizio a questo progetto solidale con un semplice post su Facebook poco meno di un mese fa, con l’obiettivo immediato di soccorrere decine di bambini e ragazzi dei comuni di Piano di Sorrento, Meta, Sant’Agnello, Massa Lubrense, Sant’Agata sui Due Golfi e – naturalmente – Sorrento.
«Immediatamente dopo la chiusura delle scuole campane - spiega la Di Leva - una signora mi chiese se avevo in casa un tablet da prestarle per consentire al figlio di seguire le lezioni della didattica a distanza. Non avevo alcun device a disposizione e ho scritto un post sul mio profilo Facebook per estendere la richiesta ai miei contatti e agli amici più stretti, per dare un immediato aiuto». La sua bacheca Facebook si è trasformata, in poche ore, in un ideale altoparlante per allievi, mamme e famiglie dell’area sorrentina. «Ricevo quotidianamente telefonate da parte di persone che vogliono donare tablet, notebook o personal computer usati e, contemporaneamente, contatti da mamme e papà che hanno necessità di apparecchi elettronici per consentire la Dad ai figli», commenta Eugenia Di Leva.
La signora poi ha trovato nel tecnico informatico Vittorio Acampora un alleato in prima linea: la sua azienda sorrentina Meginet si è lentamente trasformata in un piccolo «ospedale da campo» per pc e tablet: «Ogni giorno - racconta - alcuni tecnici dedicano parte del loro tempo a riparare gratuitamente questi apparecchi. E molto lavoro si nasconde dietro queste riparazioni. Resettaggi, alimentatori da sostituire, pezzi di ricambio da reperire». Sono trentacinque i computer finora distribuiti, in comodato d’uso, a bambini e ragazzi dei comuni sorrentini, compresi anche un paio di studenti universitari; allo stato attuale sono una quindicina le altre richieste di pc o tablet e una decina i computer in riparazione, che verranno distribuiti nei prossimi giorni.