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UN DIPENDENTE SU VENTI CON FIGLI DI MENO DI 10 ANNI HA LASCIATO IL LAVORO

di redazione fc

da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata del 20 ottobre 2021

È quanto emerge dalla ricerca "People at Work 2021: A Global Workforce View” di ADP. Nonostante il 48% dei lavoratori abbia dichiarato di aver goduto di una maggior flessibilità in azienda. Il 32percento, però, è convinto che le agevolazioni offerte ai genitori lavoratori verranno eliminate entro un anno.-

Per i genitori lavoratori è da sempre difficile trovare un equilibrio tra vita lavorativa e privata a causa delle sovrapposizioni tra esigenze professionali e genitoriali. La pandemia, con la sua estesa portata sociale, ha influenzato anche questo ambito generando nuove sfide nella conciliazione delle esigenze di lavoro con quelle familiari, ma producendo al contempo alcune conseguenze positive. Infatti, il COVID-19 ha costretto le aziende a definire contratti di lavoro flessibili e i manager hanno avuto un ruolo decisivo nell’offerta di una maggiore flessibilità ai lavoratori. È quanto emerge nella nuova indagine “People at Work 2021: A Global Workforce View” di ADP, multinazionale leader nell’ambito dell’human capital management.

Lo studio ha coinvolto circa 2.000 lavoratori italiani, analizzando gli atteggiamenti dei dipendenti nei confronti dell’attuale mondo del lavoro e le loro aspettative e speranze future. In totale, ADP Research Institute ha intervistato 32.471 lavoratori di 17 Paesi tra il 17 novembre e l’11 dicembre 2020.

Come riporta l’indagine, secondo gran parte dei dipendenti italiani con figli (48%), i datori di lavoro si sono dimostrati accomodanti nei confronti delle esigenze genitoriali dei lavoratori alle prese con l’accudimento dei figli o la chiusura delle scuole. Inoltre, secondo il 34% dei genitori, il proprio manager ha addirittura consentito maggiori misure a loro favore rispetto a quelle consentite dall’azienda e previste da regolamento.

D’altra parte, lo studio ha anche evidenziato come, nonostante gli elementi positivi della pandemia in termini di maggiore flessibilità, ci siano ancora delle zone di resistenza che hanno influenzato in negativo l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Infatti, sono ancora molti i manager che limitano la flessibilità garantita dall’azienda, secondo le dichiarazioni di una percentuale significativa di lavoratori, genitori e non (24%). A questo si aggiunge che, per quanto la panoramica definita dallo studio sia nel suo complesso positiva per ciò che concerne la flessibilità nell’ambiente lavorativo, ben il 5% dei genitori con figli di età compresa tra 1 e 10 anni ha lasciato il posto di lavoro volontariamente durante la pandemia. Infine, secondo molti dipendenti (32%) le agevolazioni offerte ai genitori lavoratori verranno eliminate entro un anno.

In generale, il sondaggio ha evidenziato che su 32.000 lavoratori intervistati in 17 Paesi, il 71% di essi ha rilevato una maggiore propensione da parte dei datori di lavoro nel definire policy che favorissero le esigenze genitoriali dei dipendenti. Ma secondo metà degli intervistati (52%), entro un anno tali agevolazioni non saranno più vigenti nella propria azienda.

Marisa Campagnoli, HR Director di ADP, ha commentato: «La flessibilità che la pandemia ha introdotto all’interno del posto di lavoro è stato un elemento fondamentale per supportare le famiglie nella gestione dei carichi famigliari, senza compromettere le esigenze imposte dall’ambito lavorativo.
Senza questa tipologia di accordi tra dipendenti e aziende si rischia la fuoriuscita di diversi genitori dal mondo del lavoro. 
A livello mondiale, poco più di un genitore su quattro con un figlio di meno di un anno ha abbandonato volontariamente il lavoro a causa dell’impatto del COVID. 
Ma si tratta di una situazione che coinvolge anche genitori con figli più grandi, basti pensare che un genitore su sette con figli tra gli 11 e i 17 anni ha lasciato il lavoro "per scelta". Questa perdita di talenti diventerà un serio problema per i datori di lavoro e coloro che gestiscono e definiscono le policy aziendali». 

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