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Leggere i libri ogni giorno migliora i voti a scuola

di Miriam Cesta

da www.bimbisaniebelli.it

@Riproduzione Riservata del 28 aprile 2020

Leggere i libri migliora la pagella. Ma attenzione: fumetti e giornali non hanno lo stesso effetto.-

Leggere i libri ogni giorno migliora i voti a scuola

Che leggere faccia bene allo sviluppo intellettivo dei bambini è ormai noto. Ma che la leggere i libri possa addirittura migliorare i voti a scuola degli adolescenti è quanto emerso da un nuovo studio condotto dall’Università di Malaga (Spagna) e dalla University College di Londra (Regno Unito).

I libri “alleati” della scuola

La ricerca, pubblicata sulla rivista Oxford Review of Education, mette in evidenza come leggere i libri ogni giorno faccia sì che i ragazzi migliorino i propri voti a scuola. E non solo, come sarebbe da aspettarsi, nelle materie letterarie, ma anche in quelle scientifiche. Attenzione, però: i ricercatori spiegano che il rendimento scolastico migliora solo se i ragazzi leggono libri, mentre la lettura di riviste e fumetti non sortisce lo stesso effetto.

Lo studio su 43mila adolescenti

I ricercatori hanno valutato l’andamento scolastico di oltre 43mila studenti all’età di 10-11 anni e poi tre anni dopo, tra i 13 e i 14 anni, scoprendo che gli alunni che amano leggere i libri ottengono punteggi più alti nei test. In particolare, i ricercatori hanno rilevato che il punteggio medio degli alunni che leggono libri è aumentato complessivamente di 0,22 punti, il che equivale a un progresso scolastico aggiuntivo di 3 mesi.

“Sebbene un progresso di tre mesi possa sembrare poca cosa per alcune persone, equivale a oltre il 10% dell’intero triennio di scuola media, che sappiamo essere un periodo di grande sviluppo”, spiega John Jerrim dell’UCL, co-autore dello studio. “In un mondo sempre più digitale, è dunque importante che i giovani siano incoraggiati a trovare il tempo per leggere i libri”.

Fumetti e riviste non hanno lo stesso effetto

Gli autori della ricerca spiegano che, mentre sono diversi gli studi incentrati sulla quantità di tempo trascorso dai bambini quotidianamente a leggere e su come questo influenzi i loro risultati a scuola, sono invece poche le indagini che si sono concentrate sul tipo di lettura scelta dai bambini. Che è quello che ha provato a fare questa ricerca scoprendo che, a differenza della lettura dei libri, non emerge alcun vantaggio per il rendimento scolastico derivante dal leggere quotidiani, fumetti o riviste, mentre i racconti darebbero benefici solo marginali.

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