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LA FEDE SI TRASMETTE CON IL CORAGGIO DELLA TESTIMONIANZA

di Annachiara Valle

Nell'omelia di Santa Marta il Papa ricorda che sono le mamme e le nonne le prime a trasmettere la fede. E che, in parrocchia, è una controtestimonianza parlare male degli altri.-

Figlio, madre, nonna, testimonianza. Sono le parole che usa papa Francesco nell'omelia di Santa Marta, per spiegare come si trasmette la fede. Commentando la lettera di Paola a Timoteo papa Francesco spiega che l’ apostolo «genera Timoteo» come figlio o la genera con «la follia della predicazione e questa è la sua paternità». Nella Lettera, poi, si parla anche di lacrime perché l’ annuncio lo si fa con coraggio. «La predicazione sempre - permettetemi la parola - “schiaffa”, è uno schiaffo, uno schiaffo che ti commuove e ti porta avanti. E Paolo stesso dice: “La pazzia della predicazione”. È  una pazzia, perché dire che Dio si è fatto uomo e poi è stato crocifisso e poi è risorto… Cosa hanno detto a Paolo gli abitanti di Atene? “Ma, dopodomani ti sentiremo”. (...). Sempre nella predicazione della fede c'è un 'briciolo di follia'. E la tentazione è il falso buon senso, quella mediocrità: “Ma, no, non scherziamo, non è per tanto…”, la fede tiepida». E, ancora c’ è bisogno di una testimonianza autentica. «”Ma come si amano!”, dicevano le persone ai primi discepoli riconoscendo da questo il loro essere cristiani», dice Bergoglio. «Oggi, in qualche parrocchia uno va, sente, cosa dice questo di quello, di quello, di  quello… Invece di dire come si amano, viene voglia di dire: “Come si spellano! Come si spella… la lingua è un coltello per spellare l’ altro!  E come tu puoi trasmettere la fede con un’ aria così viziata di chiacchiere, di calunnie? No». Occorre, dice il Papa la «testimonianza. “Guarda, questo mai sparla dell’ altro; questo fa quell’ opera di carità; questo quando c’ è qualche malato va a visitarlo, perché  fa così?”. La curiosità: perché questa persona vive così? E con la testimonianza nasce la domanda del perché lì si trasmette la fede: perché ha fede, perché segue le tracce di Gesù».

E ancora il Papa sottolinea che «la fede si trasmette in un grembo materno, il grembo della Chiesa, perché la Chiesa è madre, la Chiesa è femminile. La maternità della Chiesa si prolunga nella maternità della mamma, della donna». A questo proposito ricorda che in Albania aveva conosciuto una suora che, durante la dittatura, era in carcere. Ogni tanto le guardie, pensandola innocua la facevano uscire e lei, «invece era furba e le donne, sapendo quando usciva, le portavano i loro bambini  e lei li battezzava di nascosto con l’ acqua del fiume. Un bell’ esempio».

Infine il Papa si chiede se «le madri, le nonne, sono come queste due delle quali parla Paolo: “Anche tua nonna Loide e tua madre Eunice” che hanno trasmesso la fede, la schietta fede?» Oppure pensano: «”Ma, sì, imparerà quando andrà al catechismo”. Ma io vi dico, a me fa tristezza quando vedo i bambini che non sanno fare il segno della Croce e invece di fare bene il segno della Croce, sanno che devono fare qualcosa e fanno un disegno così… perché lì manca la mamma e la nonna che insegni loro questo. Quante volte penso alle cose che si insegnano per la preparazione al matrimonio, alla novella sposa, quella che sarà mamma: le si insegna che deve trasmettere la fede?».

da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata del 26 gennaio 2018

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