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La carovana di Don Mazzi accolta dal Papa: "Siete la prova che cambiare è possibile"

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di Luca Cereda
da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata del 27 giugno 2025

In udienza da Leone XIV i giovani della Carovana Exodus: «Il male si vince insieme», ha detto il Papa. Un viaggio per raccontare il dramma e la speranza.-

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«Il male si vince insieme. La gioia si trova insieme». Con queste parole Papa Leone XIV ha accolto ieri mattina, nel Cortile di San Damaso in Vaticano, i ragazzi della storica Carovana di Exodus di Don Antonio Mazzi. Un incontro carico di emozione, che si è svolto in occasione della Giornata Internazionale contro le droghe e che ha segnato una tappa simbolica del lungo viaggio in bicicletta partito lo scorso maggio dal Madagascar per celebrare i quarant’anni della Fondazione.

In tredici, tra giovani in percorso di recupero, operatori ed educatori, sono arrivati a Roma con le loro biciclette, testimoni di una strada difficile ma percorribile: quella che porta fuori dalle dipendenze, verso una vita nuova. La loro presenza davanti al Papa si inserisce in un cammino più ampio, fatto di incontri, testimonianze e condivisione, che da quattro decenni rappresenta il cuore pulsante di Exodus.

Un viaggio lungo quarant’anni

Era il 1984 quando Don Mazzi, partendo dal Parco Lambro di Milano, diede vita alla sua prima "carovana": un viaggio, simbolico e concreto, per portare nelle piazze, tra la gente, la voce di chi vuole uscire dal tunnel della droga e delle dipendenze. Da allora, Exodus è diventata una rete di case, progetti educativi e comunità terapeutiche, presenti in tutta Italia e all’estero, sempre animata da uno spirito di accoglienza, prevenzione e denuncia sociale.

«Il nostro 26 giugno quest’anno dura quattro mesi», spiega Franco Taverna, vicepresidente di Exodus e responsabile della carovana. «Fino a ottobre, percorreremo oltre cinquemila chilometri attraversando dodici regioni italiane, incontrando centinaia di giovani, famiglie, gruppi, per parlare del dramma delle poli dipendenze e del bisogno di prevenzione». Un viaggio che non è solo celebrazione, ma grido d’allarme e segno di speranza.

L’abbraccio del Papa: “Siete testimoni che cambiare è possibile”

L’incontro con Papa Leone XIV ha rappresentato il momento più intenso del cammino: «La vostra presenza è una testimonianza di libertà», ha detto il Pontefice, citando il suo predecessore Francesco e la sua abitudine di interrogarsi entrando nei carceri: “Perché loro e non io?”.
«Le dipendenze – ha proseguito – sono una prigione invisibile che avete conosciuto e combattuto. Gli errori, le sofferenze, ma soprattutto il desiderio di vita di cui siete portatori, vi rendono testimoni che cambiare è possibile. La Chiesa ha bisogno di voi. L’umanità ha bisogno di voi. L’educazione e la politica hanno bisogno di voi».

Un invito forte a sentirsi protagonisti di un mondo che può e deve cambiare, insieme, proprio come suggerisce il nome scelto da Don Mazzi: Exodus, l’Esodo, il cammino verso la libertà.

In cammino per “tornare a sperare”

L’attuale carovana, partita dal Madagascar, attraverserà l’Italia dalla Lombardia alla Sicilia, portando con sé il racconto delle sofferenze, degli errori, ma anche della rinascita di tanti ragazzi segnati dalle dipendenze. Non solo un anniversario, dunque, ma «una messa a fuoco del dramma e delle speranze contenute nell’Esodo – spiega Taverna – una dimensione di cui ha bisogno il mondo intero, dalla giustizia alla cultura, dalla comunicazione alla politica».

Il viaggio ora prosegue verso Lonato del Garda, in provincia di Brescia, per poi toccare il Veneto e proseguire lungo la Penisola fino a ottobre. Chi vuole può seguirne le tappe sul sito www.carovana40.it e sui canali social della Fondazione.

Un cammino lungo quarant’anni, ma sempre attuale, perché come ha ricordato il Papa, «il male si vince insieme. La gioia si trova insieme».

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