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Coronavirus: chiusura fino al 13 aprile. Stretta sullo sport. Conte: «Se allentiamo ora, sforzi vani»

di Nicoletta Cottone

da www.ilsole24ore.com

@Riproduzione Riservata del 01 aprile 2020

 

Firmato un nuovo Dpcm che proroga fino al 13 aprile tutte le misure per contrastare il diffondersi del contagio da Coronavirus.-

I morti sono «una ferita che mai potremo sanare: non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti». Il premier Giuseppe Conte chiarisce che se allentassimo le misure «tutti gli sforzi sarebbero vani. Un doppio costo che non ci possiamo permettere». E chiarisce che se i dati si consolideranno, le misure saranno allentate. «Non posso garantire che accadrà dal 14 aprile. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale per poi passare alla fase 3 di uscita dall’emergenza, della ricostruzione, del rilancio».

Proroga al 13 aprile delle misure di contrasto al coronavirus
Varato un nuovo Dpcm che proroga fino al 13 aprile tutte le misure per contrastare il diffondersi del contagio da Coronavirus. Un dpcm che il premier Giuseppe Conte ha firmato questa sera. Una bozza anticipata dal live del Sole 24 Ore che racconta la giornata dell’emergenza coronavirus in Italia. Dunque il lockdown vale fino al giorno di Pasquetta.

Mes inadeguato
Conte ha anche parlato di Mes, sottolineando che «così com’è è inadeguato a fare fronte a questa emergenza». Ha sottolineato che «è uno strumento per accompagnare singoli Stati che sono in tensione finanziaria verso percorsi anche virtuosi verso l’uscita di queste tensioni. É uno strumento per shock asimmetrici, noi stiamo attraversando un tsunami epocale, ho detto ai colleghi: non mi riproponete questo Mes». Il Mes «può essere in prospettiva, se verrà snaturato e posto nell’ambito di un ampio ventaglio di interventi, senza condizionalità preventive o successive, può essere uno strumento fra gli altri che ci offriranno la possibilità di mettere in piedi una strategia europea».

Il decreto sulla nuova stretta

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Pochi irresponsabili danneggiano tutti
Conte ha ricordato che «c’è una sparuta minoranza di persone che non rispetta le regole: abbiamo disposto sanzioni severe e misure onerose. Non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni rechino danni a tutti».

Non abbiamo autorizzato i bambini ad andare a spasso
Poi la questione della passeggiata dei bambini. «Non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio coi bambini. Abbiamo solo detto - ha precisato Conte - che quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l’accompagno di un bambino. Ma non deve essere l'occasione di andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive».

La stretta sullo sport
Vengono rinnovate tutte le limitazioni agli spostamenti e la chiusura delle attività non essenziali. Ma non solo: arriva una nuova stretta sullo sport. Niente competizioni sportive, niente sedute di allenamento per gli atleti. Viene precisato che sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni tipo in luoghi pubblici e privati. E sono sospese le sedute di allenamento di atleti, professionisti e non, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo.

Le attuali norme
Per le norme finora in vigore, invece, erano possibili eventi e competizioni a porte chiuse. Finora erano possibili sedute di allenamento degli atleti professionisti e degli atleti di categoria assoluta che dovevano partecipare ai Giochi Olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, o all'aperto senza la presenza di pubblico. Un ripensamento dopo il rinvio delle Olimpiadi.

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