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«C'È BISOGNO DI FARE FESTA, NONNI E NIPOTI INSIEME»

di Redazione fc
da www.famigliacristiana.it
@Riproduzione Riservata del 22 giugno 2021


Dopo un anno così ne è certo il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita presentando la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani che verrà celebrata il 25 luglio e il messaggio del Papa dedicato all'evento.-

«Dopo un anno così difficile c’è davvero bisogno di fare festa, insieme, nonni e nipoti, giovani e anziani». Ha esordito così, con queste parole il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita (come si legge sul sito http://www.amorislaetitia.va) introducendo la conferenza stampa di presentazione della prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani che sarà celebrata quest'anno, per la prima volta, il 25 luglio.

Il Prefetto ha indicato nella tenerezza la parola chiave della celebrazione della Giornata: quella nei confronti degli anziani cui – come ha scritto il Santo Padre nel suo messaggio – il virus “ha riservato un trattamento più duro”, ma anche quella dei nonni nei confronti dei loro nipoti. Del resto in un periodo in un tempo in cui «ci siamo abituati a vivere da soli, a non abbracciarci, a considerare l’altro un pericolo per la nostra salute. […] La tenerezza può diventare un modo di essere».

Uno degli aspetti più significativi del messaggio del Santo Padre è il fatto che esso sia rivolto in maniera diretta e personale a ogni nonno e a ogni anziano. Farrell lo ha definito «affettuoso ed esigente» poiché indica per gli anziani «una vocazione rinnovata in un momento cruciale della storia». «Nella Chiesa, con papa Francesco, i nonni e gli anziani hanno un posto d’onore» .

Vittorio Scelzo, incaricato per la pastorale degli anziani del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ha illustrato le modalità con le quali la Giornata sarà celebrata. Mentre a Roma, il Santo Padre presiederà una messa in San Pietro il 25 luglio alle 10, il Dicastero invita ogni diocesi e ogni parrocchia a dedicare una delle liturgie domenicali ai nonni ed agli anziani. Vittorio Scelzo ha poi invitato a fare in modo che il più gran numero di anziani possibile riceva il messaggio del Papa attraverso una visita. «La Giornata –ha detto – sarà un'occasione per vivere la Chiesa in uscita. Immaginiamo che i nipoti consegnino il messaggio del Santo Padre ai propri nonni e che i ragazzi delle nostre parrocchie e delle nostre comunità ecclesiali escano e vadano a cercare gli anziani soli del proprio quartiere per dir loro “Io sono con te ogni giorno”».

Monique Bodhuin, presidente di Vie Montante Internationale ha sottolineato il legame tra la Giornata e il primo Congresso Internazionale di Pastorale degli Anziani che il Dicastero ha organizzato nel 2020 ed ha poi affermato che «questa prima celebrazione dei nonni e degli anziani è solo un punto di partenza; porta con sé una dimensione di apertura al futuro».

Maria Sofia Soli, donna di 87 anni di Viva gli Anziani della Comunità di Sant'Egidio, ha spiegato come il messaggio del Santo Padre sia una chiamata anche per chi è avanti con gli anni: «Questo invito – lo dico con convinzione – esige un cambiamento da noi anziani, che spesso invece crediamo, a volte anche ostinatamente, di non poter più cambiare, di essere ormai quel che siamo, di non essere più utili a nessuno».

L'ultimo intervento, di Elena Liotta, anche lei della Comunità di Sant'Egidio, ha posto l'accento sul dialogo tra le generazioni. «Camminiamo a velocità opposte – ha detto Elena - noi ci sentiamo l’inizio, loro sembrano la fine. Eppure, nell’amicizia con gli anziani ho trovato un tesoro».

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