logo sito cav

CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

Via Mentana n. 43
27058 Voghera (PV)
Tel: 349 4026282
email: cavvoghera@virgilio.it
Visualizzazioni:
61

Capricci a tavola dei bambini: come affrontarli con serenità

Roberta Raviolo
di Roberta Raviolo

da www.bimbisaniebelli.it
@Riproduzione Riservata del04 ottobre 2021

Piccole porzioni, niente obblighi o ricatti, piatti colorati sono i segreti per affrontare i capricci a tavola dei bambini.-

Non sono pochi i bambini che, una volta davanti al loro pasto, iniziano a fare i capricci a tavola, dallo svezzamento fino all’epoca della scuola per l’infanzia. Voltano il capo, serrano le labbra per rifiutare il cibo, spesso si alzano dalla sedia correndo per la casa. Per molte famiglie, insomma, il momento del pasto diventa una fonte di ansia e di stress, quando dovrebbe rappresentare, fin dai primi anni di vita del bambino, un’occasione per stare insieme e condividere il piacere del cibo.

Capricci a tavola dei bambini: come affrontarli con serenità

I consigli degli esperti

I capricci a tavola dei bambini non sono da sottovalutare, perché se vengono gestiti nel modo sbagliato possono ingenerare un rapporto scorretto con il cibo, che può a sua volta favorire problemi come sovrappeso, obesità o addirittura disturbi dell’alimentazione.
È un tema importante, del quale si sono occupati anche i ricercatori dell’Università del Kentucky, fornendo alle famiglie una serie di suggerimenti sui comportamenti da evitare e le regole da seguire. In primo luogo è bene ricordare che in Occidente i bambini non rischiano la denutrizione, grazie alla disponibilità del cibo. Al limite rischiano di essere sovra-alimentati o nutriti in modo scorretto, perché le famiglie troppo spesso assecondano i loro capricci a tavola.

Errori da non commettere

Vietato, quindi, correre per tutta la casa dietro al bambino con il piatto, permettere che mangi giocando nella sua stanza o imboccarlo mentre sta seduto davanti alla televisione. Il luogo per l’assunzione consapevole e la degustazione del cibo è la tavola, insieme con il resto della famiglia. Quindi, deve essere chiaro fin dallo svezzamento  che, se non si mangia seduti, non si avrà nulla fino al pasto successivo: ovviamente si devono anche coinvolgere nonni e baby sitter in questo processo educativo, spiegando che non devono passare al bambino di nascosto snack a tutte le ore “purché abbia qualcosa nello stomaco”.
Si dovrebbe anche evitare di perdere la pazienza quando il bambino fa i capricci a tavola, perché gli si comunicherebbe che, in qualche modo, è lui ad averla vinta e che i genitori sono sul punto di cedere. No anche a preparare menù appositi per lui, che deve abituarsi al pasto del resto della famiglia. È importante anche evitare ricatti del tipo “se non mangi vuol dire che non mi vuoi bene”, oppure proporre premi e giocattoli se finisce tutto quello che ha nel piatto.

Invogliarlo al piacere del cibo

L’obiettivo deve essere insegnare al bambino a stare a tavola con gli altri, apprezzando il piacere del cibo come corretto tramite per crescere, fin dallo svezzamento. Il modo migliore per educare il piccolo a nutrirsi in modo corretto è preparare lo stesso menù per tutta la famiglia, a patto che sia a misura di bambino.
La scelta giusta, secondo gli esperti, consiste in proporre piccole porzioni di cibi nutrienti, colorati e sani. Per esempio, polpette di carne magra o di pesce con sugo di pomodoro, sformati di verdure al forno in piccole porzioni, ortaggi disposti in modo fantasiosi sul piatto, quadretti di formaggio, frutta già tagliata a pezzetti.
Si può chiudere un occhio se ogni tanto usa le mani ed è consigliabile fornire al piccolo posate ergonomiche che possa gestire con facilità e autonomia. Il resto della famiglia deve consumare le stesse pietanze e il piccolo non deve essere continuamente tenuto d’occhio per essere sicuri che mangi: meno ci si focalizza su ciò che mangia, meglio il bimbo mangerà.

Regole e pazienza

È essenziale incoraggiare il bambino a sperimentare nuovi sapori, senza preoccuparsi se all’inizio non li apprezza. Gli esperti assicurano che il piccolo potrebbe sperimentare una pietanza che non ha mai assaggiato da 10 a 15 volte, prima di rendersi conto che gli piace davvero. Non bisogna arrendersi o sentirsi frustrati, ma incoraggiarlo anche se si limita a un solo boccone.
Infine, per aiutare i bambini a nutrirsi bene evitando di fare i capricci a tavola, sono utili alcuni suggerimenti: cercare di limitare le bevande prima del momento del pasto, pianificare l’ora della merenda invece di permettere che pilucchino per tutto il giorno. Infine i genitori devono ricordare che si è un modello anche a tavola, perché i piccoli imparano a mangiare sperimentando nuovi cibi e sedendosi a consumare insieme in famiglia.

Top