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Bonus da 516 euro per lo smart working!

di Pierpaolo Molinengo
da www.trend-online.com
@Riproduzione Riservata del 25 maggio 2021


La pandemia, che ha bloccato mezzo meno nel 2020 e nella prima parte del 2021, ci ha fatto conoscere lo smart working. Il lavoro agile è entrato nella vita di molte persone, che fino a qualche tempo fa non sapevano nemmeno cosa fosse. I ritmi lavorativi sono cambiati completamente ed oggi sembra difficile ritornare sui propri passi.

La pandemia, che ha bloccato mezzo meno nel 2020 e nella prima parte del 2021, ci ha fatto conoscere lo smart working. Il lavoro agile è entrato nella vita di molte persone, che fino a qualche tempo fa non sapevano nemmeno cosa fosse. I ritmi lavorativi sono cambiati completamente ed oggi sembra difficile ritornare sui propri passi.

Hanno fatto ricorso allo smart working molte aziende, altre, invece, lo utilizzavano già in precedenza. La possibilità di lavorare a distanza da un lato ha permesso di limitare i contagi, dall'altro ha evitato di bloccare completamente l'operatività dell'azienda. Quanto meno per quei compiti che potevano essere trasferiti fuori dall'ufficio. Stando alle ultime indiscrezioni, sembra che la normativa relativa allo smart working possa venire prorogata dino al 31 dicembre 2021. La proroga dovrebbe coinvolgere sia i lavoratori del settore privato che quelli del settore pubblico.

Smart working, arriva un bonus da 516 euro!

Lo smart working ha modificato drasticamente il modo di lavorare in molte aziende e la vita di molte persone. Ma soprattutto ha frenato gli investimenti nel settore uffici. La pandemia ha messo in ginocchio molte aziende e la filiera del legno-arredo è stata una di quelle che ha risentito maggiormente dei vari lockdown dell'ultimo anno. Per dare una mano ai produttori di mobili per ufficio, all'interno del Decreto Sostegni è stato inserito un vero e proprio bonus. E' arrivata la proroga dell'aumento a 516,46 euro dei cosiddetti fringe benefits. Con questo termine vengono indicati gli importi che i lavoratori possono spendere in servizi e beni. In precedenza il plafond era fissato a 258,23 euro, ma la proroga dell'aumento di quello che può essere considerato a tutti gli effetti un bonus torna di particolare aiuto in questo momento di crisi.

Il bonus, fino ad oggi, è stato utilizzato per acquistare dei prodotti tecnologici, utili principalmente per la didattica, per la protezione individuale e prodotti per la pulizia e l'igiene. Questo bonus, però, può essere utilizzato anche per acquistare i mobili. In altre parole è possibile arredare il proprio ufficio a casa senza pagare nulla, perché i soldi li mette il Governo. Giusto per capirci, il bonus potrà essere utilizzato per acquistare: scrivanie, sedie ergonomiche e prodotti di illuminazione per lavorare correttamente.

Un bonus proprio per tutti!

Se lo smart working ha rallentato la corsa all'ufficio, è anche vero che, oggi come oggi, è necessario pensare ad uno spazio per lavorare in casa. Quello che le aziende non spendono più per arredare i propri spazi, lo possono fare i dipendenti per attrezzarsi in casa. Gianfranco Marinelli, preseindete di Assufficio, intervistato da Il Sole 24 ore, spiega che

questa misura esisteva già, ma erano in pochi a conoscerla, soprattutto tra le aziende più piccole. Inoltre, il precedente plafond era insufficiente per allestire in casa una postazione di lavoro consona ai criteri di ergonomia e salubrità.

Gli operatori del settore si stanno già attrezzando per realizzare scrivanie e sedie che siano adatte ad entrare anche negli appartamenti più piccoli. Anche se quello che preoccupa è il valore del bonus.

L’entità dell’importo non consentirà grandi spese, ma è sufficiente all’acquisto di una seduta ergonomica, l’elemento più importante per chi lavora da casa, assieme a una piccola scrivania regolabile in altezza.

Federlegno aveva chiesto che il cosiddetto bonus per lo smart working fosse pari ad almeno 1.000 euro.

516 euro bastano per un'ufficio?

Pensare ad un bonus dell'importo di 516 euro per quanti stiano lavorando in smart working aiuterebbe i produttori. Uno studio Ambrosetti ha messo in evidenza che mantenendo questo importo si potrebbe arrivare a generare qualcosa come 1,6 miliardi di euro di consumi

Se il plafond venisse innalzato a 1.000 euro, i consumi raggiungerebbero la cifra di 1,88 miliardi (337,2 euro pro-capite) - si legge nello studio -. Ovviamente, la stima è sulla spesa complessiva, non solo per quella potenzialmente indirizzata a postazioni per lo smart working.

Ovviamente, per il momento, non ci è possibile sapere come potrebbe evolvere il mercato del lavoro nel futuro. Lo smart working ha modificato le abitudini di aziende e dipendenti, ma non abbiamo la certezza che continui nel futuro. Sicuramente quelle che dovranno cambiare sono le attrezzature che utilizziamo per il lavoro, perché un conto è sedersi dieci minuti al computer per ascoltare un brano musicale o collegarsi all'home banking, un'altro è lavorare 8 ore al giorno.

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