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A Varese c'è il primo parco giochi inclusivo: la disabilità non è un ostacolo per nessun bambino


da milano.repubblica.it @Riproduzione Riservata del 26 aprile 2021

Nel parco di Villa Mylius grazie all'idea di due mamme sostenute dall'Asbi, l'associazione spina bifida.
Un luogo totalmente accessibile, che permette ai bambini con ogni abilità di giocare e stare insieme: a Varese è stato inaugurato il Parco Gioia, il primo parco giochi inclusivo della città, con isole ludiche tematiche dedicate ad  amicizia, compagnia, movimento, musica e sensibilità. Collocato all'interno del parco di Villa Mylius, è nato dall'idea di due mamme - Anita Romeo ed Emanuela Solimeno - sostenute da ASBI (Associazione spina bifida Italia) Onlus e da vari sponsor, tra cui la Lions Clubs International Foundation e i Lions Clubs Varese Prealpi, Sette Laghi ed Europae Civitas (che hanno donato al progetto 100mila euro). Un altro Club Lions, il Città Giardino, ha coperto gran parte dei costi per la realizzazione dei percorsi tattilo-plantari all'interno dell'area giochi, progettati da AILA Onlus, e fondamentale è stato il contributo della campagna di crowdfunding.

"L'idea è nata nel 2017, quando portai mia figlia Maria Celeste, che allora aveva due anni ed è affetta da spina bifida, a giocare a Villa Mylius sull'unica giostra inclusiva presente nel parco. Purtroppo la giostra non era funzionante e mi resi conto di quanti ostacoli dovevamo cominciare ad affrontare - racconta Anita Romeo - Ne parlai con Maria Cristina Dieci, presidente di ASBI, che mi mise in contatto con Emanuela Solimeno, anche lei mamma di un bimbo in sedia a rotelle, che aveva realizzato qualche anno prima insieme ad altre associazioni il parco inclusivo di Malnate, il primo della provincia".

Da allora ha preso il via una campagna di sensibilizzazione che ha coinvolto la cittadinanza con concerti, aperitivi solidali, spettacoli teatrali, cene di beneficenza.

"Questa inaugurazione è solo l'inizio di un grande percorso - sottolinea la presidente di ASBI, Maria Cristina Dieci - Spero che il Parco Gioia sia un esempio virtuoso per altre città e che presto prendano vita tanti luoghi come questo, dove la diversità si annulla e il diritto al gioco trova la sua più alta accezione".

Soprattutto perché "l'inclusione non riguarda solo le persone con disabilità, riguarda ognuno di noi. È un concetto che va oltre alla semplice accessibilità di un luogo. Riguarda l'interezza e l'unicità di ogni essere umano - dichiara Emanuela Solimeno - Il fatto di avere un parco inclusivo è una grande conquista di civiltà, ma la conquista ancora più grande la otterremo quando saremo davvero capaci di valorizzare la diversità".

Presente all'inaugurazione anche il sindaco Davide Galimberti, che ha definito il Parco Gioia "uno spazio in cui il gioco diventa esempio per tutti insegnando ad ognuno di noi il valore dell'inclusione. Mai come in questo periodo queste esperienze sono di grande esempio per tutti. La prossima sfida ora è di riempire la città di altri Parchi Gioia".

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