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Maria Madre di Dio. Il Papa: se vogliamo umanità dobbiamo ripartire dalla donna

di Redazione Internet

da www.avvenire.it

@Riproduzione Riservata del 01 gennaio 2020

Francesco: «Quante volte il corpo della donna viene sacrificato sugli altari profani della pubblicità, del guadagno, della pornografia, sfruttato come superficie da usare».-

È la donna fonte di salvezza e umanità per il mondo. "Se vogliamo tessere di umanità le trame dei nostri giorni, dobbiamo ripartire dalla donna. Da lei, donna, è sorta la salvezza - ha sottolineato il Papa riferendosi alla scelta di Dio di incarnarsi nel grembo di una donna - e dunque non c'è salvezza senza la donna".
Nella Solennità di Maria santissima, Madre di Dio, parlando della Madonna che si è presa cura di Gesù dalla nascita fino al calvario, il Pontefice ha sottolineato: "È proprio della donna prendere a cuore la vita. La donna mostra che il senso del vivere non è continuare a produrre cose, ma prendere a cuore le cose che ci sono. Solo chi guarda col cuore vede bene, perché sa 'vedere dentro': la persona al di là dei suoi sbagli, il fratello oltre le sue fragilità, la speranza nelle difficoltà, Dio in tutto".
"E se vogliamo un mondo migliore, che sia casa di pace e non cortile di guerra - ha detto ancora il Papa -, ci stia a cuore la dignità di ogni donna".

Il corpo della donna deve essere "rispettato e onorato" ha continuato papa Francesco esaltando il ruolo della donna e la sua centralità nel mondo come nel disegno della Salvezza. "Quante volte il corpo della donna - ha commentato papa Francesco - viene sacrificato sugli altari profani della pubblicità, del guadagno, della pornografia, sfruttato come superficie da usare. Va liberato dal consumismo, va rispettato e onorato; è la carne più nobile del mondo, ha concepito e dato alla luce l'Amore che ci ha salvati!", ha sottolineato il Papa.
"Le donne sono fonti di vita. Eppure sono continuamente offese, picchiate, violentate, indotte a prostituirsi e a sopprimere la vita che portano in grembo", ha riflettuto il Papa nel corso dell'omelia nella solennità di Maria Santissima, "ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l'umanità: da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità".
Invece "quante volte il corpo della donna viene sacrificato sugli altari profani della pubblicità, del guadagno, della pornografia, sfruttato come superficie da usare. Va liberato dal consumismo, va rispettato e onorato; è la carne più nobile del mondo, ha concepito e dato alla luce l'Amore che ci ha salvati!".
"Oggi pure la maternità viene umiliata, perché l'unica crescita che interessa è quella economica" ha ricordato il Papa con uno sguardo particolare a quelle donne in attesa di un bambino che cercano di migrare. "Ci sono madri - ha proseguito Papa Francesco -, che rischiano viaggi impervi per cercare disperatamente di dare al frutto del grembo un futuro migliore e vengono giudicate numeri in esubero da persone che hanno la pancia piena, ma di cose, e il cuore vuoto di amore" ha proseguito Francesco.
"Secondo il racconto della Bibbia, la donna giunge al culmine della creazione, come il riassunto dell'intero creato. Ella, infatti, racchiude in sé il fine del creato stesso: la generazione e la custodia della vita, la comunione con tutto, il prendersi cura di".

Dare alle donne il ruolo nei luoghi dove si decide: l'appello arriva da papa Francesco. "La donna è donatrice e mediatrice di pace e va pienamente associata ai processi decisionali. Perché quando le donne possono trasmettere i loro doni, il mondo si ritrova più unito e più in pace. Perciò, una conquista per la donna - ha evidenziato il Papa - è una conquista per l'umanità intera".

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