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Lavoro smart working e congedi, cosa cambia dal 16 ottobre per chi ha figli in quarantena

https://tg24.sky.it/economia/2020/09/24/lavoro-smart-working-covid-quarantena-figli
@Riproduzione Riservata del 24 settembre 2020
Dal 16 ottobre cambiano le regole per poter lavorare da casa anche per chi avrà figli in quarantena. Per poter usufruire del lavoro agile dovrà essere attivata la procedura ordinaria, che prevede accordi individuali tra il dipendente e  l'azienda. E potrà usufruire dei congedi solo chi non ha la possibilità di lavorare da remoto, se l'altro genitore non è in smart working.-
A boy wearing a face mask disinfects his hands as he arrives to attend lessons at the Petri primary school in Dortmund, western Germany, on May 7, 2020, as the school reopens for some pupils following lockdown due to the new coronavirus Covid-19 pandemic. - The primary schools in the western federal state of North Rhine-Westphalia reopened as planned for fourth-graders. (Photo by Ina FASSBENDER / AFP) (Photo by INA FASSBENDER/AFP via Getty Images)

VIENNA, AUSTRIA - MARCH 16: A female person at the home office during Coronavirus Affects Everyday Life In Austria at District Liesing on March 16, 2020 in Vienna, Austria. (Photo by Johann Schwarz/SEPA.Media /Getty Images)
Il caso da prendere in considerazione è quello che riguarda un genitore il cui figlio viene messo in quarantena a seguito di un contatto avvenuto a scuola.
Attenzione, perché questo caso si verifichi non è necessario che il ragazzo risulti direttamente positivo al tampone, è sufficiente che a scuola sia entrato in contatto con un positivo.
L’articolo 5 del decreto legge 111/2020, relativo alla ripresa dell’attività scolastica, ha previsto che i lavoratori dipendenti che incappino in questa situazione possano ricorrere allo smart working.
Restano fuori tuttavia tutti quei lavori che non possono essere svolti da remoto.
Nel caso in cui il genitore non possa svolgere la propria attività da casa potrà usufruire di un congedo indennizzato al 50% della retribuzione, a carico dello Stato.
Queste misure, smart working o indennizzo al 50%, saranno disponibili fino a fine anno, ma non per tutti.
Questa agevolazione potrà infatti essere richiesta da un solo genitore anche se sono in due a lavorare.
Sono inoltre escluse dall’agevolazione quelle famiglie in cui almeno uno dei genitori è già in smart working.
Fino al 15 ottobre chi si troverà nelle condizioni di dover ricorrere al lavoro agile potrà comunicarlo al ministero del Lavoro utilizzando la procedura semplificata.
Dal 16 ottobre però si dovrà ritornare alla procedura e alle regole ordinarie.
La procedura richiede anzitutto di sottoscrivere un accordo individuale con il dipendente che regoli lo smart working.
L’accordo dovrà poi essere notificato e inviato al ministero del Lavoro tramite la procedura informatica standard: ovvero l’invio del documento in formato pdf.
Dovranno occuparsi di assolvere questa pratica non solo coloro che inizieranno lo smart working dopo il 15 ottobre, ma anche chi intende proseguirlo.
La norma ha ancora dei punti da chiarire. Si parla infatti di contatti verificatisi “all’interno del plesso scolastico”.
Non è chiaro cosa succede se il figlio dovesse venire in contatto con un positivo fuori dalla scuola.
In tal caso il genitore potrebbe vedersi esclusa la possibilità di accedere allo smart working o al congedo.

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