logo sito cav

CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

Via Mentana n. 43
27058 Voghera (PV)
Tel: 349 4026282
email: cavvoghera@virgilio.it
Visualizzazioni:
43

L'amico dei piccoli è un editore

di Massimo Iondini
Dietro al successo dei Cucciolotti c'è la prospettiva educativa e solidaristica del loro inventore Dario Pizzardi che all'aspetto ludico delle figurine affianca l'aiuto concreto a bambini e animali.
Mission impossible. Ovvero educare gli adulti. Può sembrare sconfortante e deprimente, ma è spesso drammaticamente vero. Soprattutto dove povertà, bassa cultura e assurde credenze la fanno da padrone. Basti vedere il fallimento di anni di campagne di informazione per stroncare la folle caccia illegale ai corni di rinoceronte a cui assurde credenze, cinesi in testa, attribuiscono proprietà curative e afrodisiache. La quotidiana strage di rinoceronti ha così portato alla riduzione del 90 per cento degli esemplari rispetto al 1960. Oggi se ne contano poche migliaia e quello bianco dell’Africa settentrionale si sarebbe estinto due mesi fa con la morte dell’ultimo esemplare maschio. «Ho appreso visitando a Torino la mostra del Museo di Scienze naturali del Piemonte “Estinzioni” che un corno di rinoceronte, che pesa dai sette ai dieci chili, costa quasi centomila dollari al chilo – racconta il pianista e cantautore Enrico Giaretta –. La cocaina soltanto qualche migliaio di dollari in meno. Ovviamente si parla di mercato illegale. Un corno può quindi arrivare a costare un milione di dollari. Per questo, per braccare e uccidere i rinoceronti, i blitz nei parchi nazionali africani li compiono squadre militarizzate di criminali con elicotteri e droni notturni con raggi infrarossi. Vere e proprie azioni di guerra. E a lasciarci la pelle sono anche decine di ranger ogni anno. C’è solo un’arma possibile per salvare l’ambiente e gli animali a rischio come elefanti, gorilla, leoni: educare i bambini, gli adulti di domani». Missione, questa, possibile. Ma sono tante le “missioni possibili” di cui Giaretta è da anni testimone e anche artefice in veste di direttore artistico musicale di un esemplare caso di editoria sociale che fa capo al 59enne Dario Pizzardi (da 38 anni nel mondo dell’editoria) e che si traduce in un marchio che da ludico è subito diventato educativo e formativo: l’album Amici Cucciolotti, dove la dimensione fantastica diventa assoluta concretezza. Dal 2007 a oggi Pizzardi, grazie a 40 milioni di album, 600 milioni di bustine con 4,5 miliardi di figurine vendute ha donato 3,5 milioni di euro all’Ente nazionale protezione animali (più altri 500 mila euro ad altri enti), nei cui rifugi diffusi in tutta Italia vengono soccorsi e sfamati (quest’anno l’obiettivo è dieci milioni di ciotole di cibo) quasi 30 mila animali ogni anno.
Dagli animali del Belpaese al mondo intero, con il sostegno a molti altri programmi socio-educativi: dalla difesa del mare con il progetto “Plastic Busters” alla protezione delle foreste, dalla promozione del diritto al gioco assieme ad Abio e InterSos alla valorizzazione del talento dei bambini con il progetto “Voices of Haiti” della Andrea Bocelli Foundation. «Grazie ad Amici Cucciolotti – spiega Giaretta – abbiamo donato strumenti musicali e materiale didattico a 60 bambini haitiani che frequentano la scuola di canto e musica fondata da Bocelli, che va spesso ad Haiti e porta il coro Voices of Haiti in giro per il mondo per sensibilizzare e farlo duettare con grandi star, come ha fatto con Bono. Abbiamo anche realizzato un video con il coro che ha cantato l’inno dei Cucciolotti composto da Pizzardi. Si trova sul nostro sito ed è uscito anche in cd, con altre canzoni mie e con un regalo di Paolo Conte, il brano Black Rhino che ha scritto apposta grazie all’amicizia con Pizzardi, con cui condivide anche l’amore per la pittura. Pizzardi è un creativo, ha studiato all’Accademia di Brera».
Da Haiti ai bambini ricoverati negli oltre 200 reparti pediatrici degli ospedali italiani dove svolgono la loro attività i volontari Abio. Quando a gennaio esce l’album dei Cucciolotti (quello del 2019 è già in preparazione) vengono spediti negli ospedali 500 mila bustine di figurine. «Quando un genitore ci dice che il proprio figlio, mettendosi ad attaccare le figurine, anche solo per un attimo ha dimenticato il motivo del suo ricovero, beh per noi anche questa è una missione compiuta». Ma non è finita. Aiuti anche all’organizzazione umanitaria InterSos che opera in contesti di emergenza a favore delle popolazioni in pericolo, vittime di conflitti armati e calamità naturali. Quindi la collaborazione con l’Università di Siena per il progetto internazionale di ricerca scientifica “Plastic Busters”, che riunisce i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo con l’obiettivo di studiare la presenza e gli effetti sugli animali marini dei rifiuti plastici galleggianti, cercando soluzioni per ripulire i nostri mari sposando i dettami e i valori dell’economia circolare. Temi e progetti che vengono sviluppati e trattati ogni anno nelle 150 pagine della raccolta, che al rigore del materiale certificato utilizzato affianca quello scientifico. Maestre e professori usano infatti i Cucciolotti anche in classe.
Fino a un anno fa la redazione scientifica era affidata al grande etologo ed ecologo Danilo Mainardi; ora, dopo la sua scomparsa a marzo dell’anno scorso, è curata dalla moglie Patrizia Torricelli, che lavora all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Amici Cucciolotti è diffuso anche in altri 15 Paesi del mondo dove è distribuito dalla storica Panini, a cui Pizzardi (in seconda posizione) contende in Italia il mercato delle figurine. Ma non c’è solo attenzione alla natura e agli animali nella raccolta dei Cucciolotti. «Quest’anno l’album affronta varie tematiche e argomenti (dall’amicizia alla bellezza, dalla libertà alla solidarietà, dai genitori all’habitat) seguendo l’ordine alfabetico – dice Giaretta –. Tra questi ci sono anche due problematiche di emergenza e attualità: il bullismo a scuola e l’abuso dei messaggini. Con i Parlottini lanciamo una sfida ai cellulari: portare un Parlottino di persona a un amico per tornare a incontrarsi».
da www.avvenire.it
@Riproduzione Riservata del 19 maggio 2018
 

Top