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Diocesi di Tortona: Giovedì 13 dicembre si è tenuto in seminario a Tortona il ritiro spirituale per sacerdoti e diaconi

“La Chiesa è serva fedele della Comunione”

TORTONA - Giovedì 13 dicembre i sacerdoti e i diaconi permanenti sono convenuti in seminario per una giornata di Ritiro Spirituale.

Numerosi hanno accolto l’invito del Vescovo Mons. Vittorio Viola di tralasciare le pesanti incombenze della cura pastorale per ritagliarsi uno spazio dove poter riflettere, pregare e trascorrere alcune ore in fraternità.

Nel salone hanno accolto con attenzione e apprezzato la riflessione dettata da don Claudio Baldi : “La Chiesa – Serva fedele della Comunione”.

Il relatore ha presentato una lettura spirituale dei primi tre capitoli della “Lumen gentium”, la Costituzione dogmatica sulla Chiesa del Concilio Ecumenico Vaticano II. Dimostrando padronanza della materia trattata, ha spiegato la ricchezza del documento alla luce della teologia dei Padri e dei successivi documenti del Magistero, a partire dal Sinodo straordinario dei vescovi del 1983.

Il mistero della Chiesa si situa nella Trinità stessa; è “sacramento, cioè segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano”.

Se vogliamo condensare in una espressione sola questa verità, tale parola è “Comunione”.

Don Claudio ha sviluppato il concetto di “Comunione” attraverso tre passaggi fondamentali: il primato di Dio, Comunione d’amore; la Chiesa è Comunione per servire; il ministero per servire e custodire la Comunione.

Se il punto fondamentale è la Comunione, dobbiamo evitare tutto ciò che può portare ad una rottura: parole, chiacchiere, pettegolezzi, risposte sgarbate, carrierismo, come ha denunciato più volte Papa Francesco.

La “Koinonia” – Comunione deve diventare “Diakonia” – Servizio.

Il capitolo terzo della “Lumen gentium” ha chiarito questo enunciato, che sarà ripreso ed approfondito nella “Presbyterorum ordinis” sempre del Vaticano II.

Il nostro Vescovo prende spunto da questi documenti conciliari nelle sue tre Lettere pastorali, perché questa sarà la strada da percorrere.
In “progetto” l’ultima: “La Comunione che siamo chiamati a vivere è dono che viene dall’alto al quale corrisponde l’impegno a costruire la comunità vivendo tra noi l’amore con cui siamo stati amati”.

Nella cappella è seguito un ampio spazio per l’adorazione davanti a Gesù esposto sull’altare.
Una preghiera silenziosa, conclusa con la recita di Sesta, le benedizione eucaristica impartita dal Vescovo e il canto del “Tota pulchra”.

La conclusione in refettorio.
Il clima di festosa amicizia e di serena fraternità è stato il sigillo di una giornata riuscita, luogo e simbolo per un santo Natale ed un felice 2019.

 

da www.diocesitortona.it

@Riproduzione Riservata del 20 dicembre 2018

 

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