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CAV - Centro di Accoglienza alla Vita Vogherese ODV

Via Mentana n. 43
27058 Voghera (PV)
Tel: 349 4026282
email: cavvoghera@virgilio.it

di Milena/Cav
da www.cav-voghera.it
@Riproduzione Riservata di Gennaio 2024

Gentili lettori,

Ricordatevi del CAV, il TUO cinque per mille per noi vale tantissimo.

Con il Vostro aiuto possiamo continuare a sostenere ed aiutare i bambini, le mamme, e le numerose famiglie che si rivolgono a noi per avere un aiuto concreto, per provare a ricostruire un presente, e noi cerchiamo di essere sempre a fianco di chi si trova in difficoltà.

Essere generosi ci fa sentire bene.

Grazie.

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L'Associazione Vogherese di volontariato, che aiuta gratuitamente la donna in difficoltà ad accogliere la vita, superando le difficoltà.

Cod. Fiscale: 95007440183


di Luisa Iotti

da www.diocesitortona.it
@Riproduzione Riservata del 20 maggio 2022

Hanno recitato insieme il rosario. Poi il presule, accolto dai canti in genovese, ha salutato da vicino i malati e i bambini e ha giocato con loro 

La devozione alla Madonna è molto forte presso i Sinti che vivono a Tortona, nell’area comunale attrezzata lungo la Strada per Castelnuovo; oltre che alla Vergine, i Sinti tortonesi rivolgono intensa preghiera anche al santo protettore degli zingari, il Beato Zefirino Giménez Malla (1861-1936), “martire del Rosario”, fucilato in Spagna durante la guerra civile, proclamato beato da Giovanni Paolo II il 4 maggio 1997.

La sera di mercoledì 11 maggio, al centro del “campo”, intorno a un “vosso” (tradizionale carro gitano in legno), simbolo della vita nomade, ricostruito in miniatura, e accanto alla piccola grotta dove è conservata la statua della Madonna di Lourdes, il vescovo Guido ha incontrato la comunità, accolto festosamente con canti e al ritmo delle chitarre.
Dopo la presentazione di Padre Roberto, il frate cappuccino che da anni cura la formazione religiosa e la vita spirituale dei Sinti di Tortona, con Padre Massimo, itinerante, e Padre Franco, è iniziata la recita del Santo Rosario, guidato dai giovani che si preparano a ricevere la Cresima insieme ai coetanei della Parrocchia del Sacro Cuore.
La visita del vescovo nel mese di maggio è una consolidata tradizione, ma quest’anno era particolarmente attesa perché, a causa della pandemia da Covid-19, Mons. Marini non ha potuto celebrare, come era in programma per il pomeriggio del 6 gennaio, la Santa Messa dell’Epifania. Quella della settimana scorsa, dunque, è stata la prima occasione di incontro del nuovo pastore diocesano con la realtà del cosiddetto “campo nomadi”.

Anche con il vescovo Guido, come con i suoi predecessori, il feeling è stato immediato, soprattutto da parte dei bambini, per nulla intimoriti dal trovarsi di fronte la massima autorità religiosa locale; da parte sua, il vescovo ha saputo ben indirizzare la vivacità dei suoi piccoli interlocutori, coinvolgendoli nel sorprendente “gioco-preghiera” delle cinque dita tante quante sono le lettere che compongono il nome di Maria.
Al termine della suggestiva celebrazione mariana, prima della benedizione e del canto finale, il vescovo ha rivolto parole di gratitudine per l’accoglienza e ha espresso la sua gioia per aver potuto finalmente conoscere la comunità sinta di Tortona.
La risposta non si è fatta attendere: il duo di chitarre e il coro intonavano simpaticamente alcune famose canzoni genovesi.
Le giovani donne hanno allestito una “tavola dolce” in onore degli ospiti, con squisiti biscotti e bevande calde e fredde.

Accompagnato da don Claudio Baldi e dai volontari della Casa di Accoglienza con il presidente Eugenio Presciutti, il vescovo ha voluto recarsi nella casa-mobile di alcuni malati e disabili per portare conforto con un saluto personale.
Nel prender commiato dai capifamiglia sinti e dai volontari presenti Mons. Marini ha ribadito la sua vicinanza e paterna attenzione pastorale per la vita di questa comunità, avendo in cambio rinnovato l’invito a tornare, quale gradito ospite, quanto più spesso gli sarà possibile, per la gioia di grandi e piccini.

di Daniela Catalano

da www.diocesitortona.it
@Riproduzione Riservata del 20 maggio 2022

Visitabile fino al 18 dicembre nel Museo diocesano.-

TORTONA - Venerdì scorso, nel Salone del Seminario, è stata inaugurata San Marziano patrono di Tortona. 122-2022, la mostra diocesana che rappresenta un importante tassello nel programma delle celebrazioni in occasione dei 1900 anni del martirio del santo.

La presentazione è stata curata da Lelia Rozzo, responsabile diocesana dell’Ufficio Beni Culturali, da don Maurizio Ceriani, vicario episcopale per i religiosi e cultore di storia, e da Silvia Malaspina, archivista diocesana.
Mons. Guido Marini, all’inizio, ha voluto rivolgere un affettuoso saluto al sindaco e a tutti i presenti.
Citando le parole di Gesù nel vangelo del giorno – «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in me» – ha sottolineato come l’anno dell’anniversario «ci riporta alle radici della Chiesa a Tortona e anche alle radici della comunità tortonese. Tornare alle radici anche con una mostra – ha detto – significa mettere le basi per avere il cuore rasserenato, pacificato e non turbato». «Rinnovare la nostra fede, a partire dalle radici, ci aiuta a sperimentare la pace e la serenità del cuore e la speranza che viene da questo anche in momenti e in tempi che comportano proble- mi, difficoltà e ansie».
L’augurio del vescovo è stato che tutto quello che si farà in questo anno di san Marziano «aiuti a tornare alle radici e in virtù di queste radici a proseguire nel nostro cammino in un modo sempre più bello, autentico e non soltanto cristiano ma anche più autenticamente umano».

Anche il sindaco Federico Chiodi, prendendo la parola, ha ringraziato il presule e ha messo in evidenza l’importanza della celebrazione di questi 1900 anni che è legata a tanti ambiti ed esprime un senso di “tortonesità” che va portato avanti.

Ha poi annunciato che il Comune allestirà momenti espositivi con reperti archeologici ed epigrafici che testimoniano la diffusione della cultura soprattutto nel periodo di sant’Innocenzo, successore di san Marziano.

Don Ceriani, poi, ha tracciato un breve ma accurato profilo del culto di san Marziano, appartenente alla Gens Marcia e cives romano che predicò il vangelo dal 75 al 122 e morì martire sotto l’imperatore Adriano.
Interessante è stata l’analisi dei significativi elementi a testimonianza della storicità della sua esistenza e della sua importanza nel panorama della fede e del culto della Chiesa paleocristiana di cui Tortona conserva un elevato numero di reperti archeologici.
In mostra sono esposti preziosi reliquari che testimoniano una profonda devozione, tale da scavalcare addirittura le Alpi e approdare in Provenza e sul lago di Costanza.

Silvia Malaspina e Lelia Rozzo hanno poi illustrato i molteplici capolavori esposti che giungono anche da altre località come Mede e Fossano.
Al termine il vescovo e il pubblico presente, accompagnati da Michela Ricco, hanno potuto visitare la mostra, frutto della proficua sinergia tra Diocesi, Comune e Fondazione CR Tortona, che era rappresentata dal suo presidente Pier Luigi Rognoni, allestita nelle sale del Museo diocesano e nella cappella del Seminario.

da www.diocesitortona.it
@Riproduzione Riservata del 20 maggio 2022

Sabato 28 maggio, al santuario della Madonna della Guardia di Tortona, si terrà il raduno diocesano dei ministranti.

Alle ore 16.30 il ritrovo dei partecipanti con attività, giochi e merenda e alle ore 18.30 la S. Messa presieduta dal vescovo Mons. Guido Marini.

Al termine i saluti finali.

Per info e iscrizioni si può contattare la Segreteria della Pastorale Giovanile via Whatsapp o via mail (333 4473644; pastoralegiovaniletortona@gmail.com).

da www.diocesitortona.it
@Riproduzione Riservata del 20 maggio 2022

Prosegue fino al 25 maggio, nel santuario della Beata Vergine di Caravaggio a Fumo di Corvino San Quirico, la Novena in preparazione alla festa, con la recita del S. Rosario alle ore 20.30 seguito dalla S. Messa alle ore 21.

Madonna di Caravaggio


Giovedì 26 maggio, giorno in cui si ricorda l’apparizione della Madonna a Giannetta avvenuta nel 1432 a Caravaggio, le celebrazioni eucaristiche saranno alle ore 7 e alle 8.30.
Poi alle ore 10 presiederà il rettore del santuario, don Giorgio Murtas.

Nel pomeriggio, alle ore 16, la Messa dell’Apparizione, con la preghiera della Supplica a Maria, sarà celebrata da Mons. Martino Canessa, vescovo emerito diocesano, quella alle ore 21, da Mons. Francesco Ravinale, vescovo emerito di Asti.

da www.diocesitortona.it
@Riproduzione Riservata del 20 maggio 2022

Il corso da sabato 4 giugno in cattedrale a Tortona.-

TORTONA - Come precedentemente annunciato nel prossimo mese di giugno si terrà il corso di formazione per i ministri straordinari della Comunione eucaristica.

Gli incontri si terranno il sabato mattina, in Cattedrale secondo il seguente programma:

- sabato 4 giugno, ore 9.30, “L’Eucarestia nella Scrittura” a cura di don Francesco Favaretto;

- sabato 11 giugno, ore 9.30, “Il contenuto teologico e spirituale dell’Eucarestia” a cura di don Maurizio Ceriani;

- sabato 18 giugno, ore 9.30, “Il ministro della Comunione eucaristica: aspetti liturgici e pastorali” a cura di don Claudio Baldi.

Seguirà un momento di adorazione eucaristica fino alle ore 11.30.

Domenica 19 giugno, solennità del Santissimo Corpo e Sangue del Signore, alle 10.30 in Cattedrale, durante la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Mons. Guido Marini, sarà conferito il mandato di ministro dell’Eucarestia a quanti avranno partecipato.

da www.diocesitortona.it
@Riproduzione Riservata del 20 maggio 2022

Al via il nuovo corso di formazione per i volontari.-

TORTONA - Sabato 18 giugno parte il nuovo corso di formazione per volontari del progetto “Chiese aperte in Diocesi di Tortona”, promosso grazie ai contributi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica, rivolto non solo a quanti sono già impegnati, ma anche a quelli che vorranno diventarli, iscrivendosi alle associazioni che collaborano con l’Ufficio Beni Culturali nella valorizzazione del patrimonio artistico ecclesiastico (SIPBC Delegazione del Tortonese, ACV, Amici dell’Abbazia di Rivalta, Amici di Santa Maria e Siro di Sale, Il Paese di don Orione Onlus, Associazione Pellizza da Volpedo, Cantiere Cultura di Castelnuovo Scrivia, Varzi Viva e alle altre realtà di volontariato all’interno delle parrocchie diocesane).
Il ciclo comprende 7 lezioni (di cui 3 itineranti e 4 in presenza).
L’iscrizione al corso è gratuita come lo sono anche le uscite per i soci volontari che si impegnano a dare almeno 4 disponibilità annue per le attività promosse dall’Ufficio diocesano.

Le lezioni in presenza si svolgeranno tra novembre e febbraio in date da stabilirsi.
La prima itinerante, sotto forma di “gita”, che si terrà sabato 18 giugno, avrà come meta l’Alto Monferrato.

Le iscrizioni al corso e alla prima uscita si chiuderanno al raggiungimento dei posti disponibili, entro il 29 maggio.
Per informazioni e iscrizioni contattare Michela Ricco presso l’Ufficio Beni Culturali diocesano (mail: beniculturali@diocesitortona.it).

Gentili lettori e visitatori,

serve un atteggiamento individuale molto responsabile,

stiamo a casa,

cambiamo abitudini,

stili di vita,

distraiamoci in casa: leggendo, cucinando, giocando con i propri figli, sentendo musica, guardando la televisione, qualche film, documentari interessanti, donnavventura, usciamo con la mente dall'ansia del pensiero Covid-19, niente panico,

seguiamo e rispettiamo le regole igienico sanitarie per prevenire il virus,

usciamo possibilmente solo per fare la spesa, o una piccola passeggiata in un parco,

mettiamo la mascherina per tutelare noi e gli altri.

Guardiamo avanti con fiducia.

Cari saluti.

 

da milena/Cav

il presidente-volontario e tutti i volontari

Cari giovani,
noi crediamo nell’accoglienza alla vita, la vita e’ futuro, fate volontariato, avvicinatevi ai CAV, e Vi chiediamo di darci una mano, semplicemente unendovi al nostro motto:
Gesù, noi saremo le Tue mani e le Tue braccia.
 
Siate fiduciosi ed ottimisti, abbiate fede, e a questo proposito Vi suggeriamo di leggere alcuni dei passaggi salienti, dei messaggi di Papa Francesco per queste due Giornate Mondiali della Gioventù :
 
Luglio 2013- GMG Rio De Janeiro
Il Papa ai giovani : “siate voi il cuore e le braccia di Gesù”
……….Lasciatevi condurre dalla forza dell'amore di Dio, lasciate che questo amore vinca la tendenza a chiudersi nel proprio mondo”. Abbiate, esorta ancora, “il coraggio di partire da voi stessi per andare verso gli altri e guidarli all'incontro con Dio”. Né, aggiunge, bisogna avere timore quando ci si sente “inadeguati, incapaci, deboli nell'annunciare e testimoniare la fede”
il Papa ai giovani:  conto su di voi!
 
 
Gennaio 2019 - GMG Panama
Il Papa ai giovani :"Siate influencer di Dio come Maria"
………. “Non basta infatti stare tutto il giorno connessi per sentirsi riconosciuti e amati”. Occorre dire sì al Signore. E questo “significa avere il coraggio di abbracciare la vita come viene, con tutta la sua fragilità e piccolezza, e molte volte persino con tutte le sue contraddizioni e mancanze di senso”.
E perciò al culmine del suo discorso Francesco rivolge a tutti la domanda fondamentale. “Volete essere “influencer” nello stile di Maria, che ebbe il coraggio di dire “avvenga per me”? Solo l’amore ci rende più umani, più pieni, tutto il resto sono buoni ma vuoti placebo”.
Il Papa ai giovani: siate coraggiosi, mi fido di voi.
 
Grazie dell'attenzione.
Cari saluti.
milena pezzoni
27 gennaio 2019

di Alessia Altavilla

Premesso che la maggior parte dei pediatri e dei dentisti sconsigliano l'utilizzo prolungato del ciuccio (dove per prolungato si intende oltre i 3 anni di età), ecco alcuni consigli per eliminare il succhiotto cercando la collaborazione del bambino. Ingannandolo, ma non troppo.-
Un uso prolungato del ciuccio, pediatri e dentisti in questo sono abbastanza d'accordo, compromette il corretto sviluppo della bocca e della dentizione e andrebbe in tutti i modi evitato. 
Il ciuccio, d'altra parte, rappresenta per i bambini una consolazione e viene utilizzato, quando l'uso non è patologico e quando non diventa un tappo per la bocca, in momenti particolari della giornata: prima della nanna, quando la mamma esce per andare al lavoro, all'ingresso al nido (o alla materna).
Insomma, toglierlo di punto in bianco non solo non è corretto, ma può risultare addirittura controproducente.
Ecco, dunque, qualche consiglio per eliminarlo senza grossi traumi e cercando di coinvolgere, per quanto possibile, il bambino.
COSA NON FARE
  • Non far sparire il ciuccio di punto in bianco senza dare al bambino nessuna spiegazione. Soprattutto se questi è già grandicello e in grado di fare domande e pretendere spiegazioni.
  • Non prendere in giro il bambino e non fare continui confronti con i suoi amichetti, fratelli o cugini. A nessuno piace essere continuamente messo in discussione in relazione a quello che fanno gli altri (questa regola dovrebbe valere sempre e per chiunque).
  • Come per il pannolino, sarebbe meglio evitare di togliere il ciuccio in momenti particolari della vita familiare (la nascita di un fratellino/sorellina, un trasloco, l'inserimento al nido o alla materna, il ritorno al lavoro della mamma, un lutto, un momento di particolare stress....)
  • Non tornare sui propri passi. Una volta tolto, non reintrodurre l'uso del ciuccio perché comodo in certe situazioni. Quando si decide di farlo, è per sempre.
PRIMA DI ELIMINARLO COMPLETAMENTE....
Molti bambini utilizzano il ciuccio solo di notte. Altri lo hanno sempre in bocca. Altri ancora lo usano in particolari momenti della giornata (quando la mamma esce per andare al lavoro, quando vanno all'asilo, prima della nanna...).
Una buona idea, potrebbe essere quella dell'eliminazione graduale: iniziate chiedendo al bambino di non usare il ciuccio in certi momenti. Oppure stabilendo con lui dei giorni in cui si può usare e giorni in cui è meglio non prenderlo (per esempio, si potrebbe chiedere al bambino di prestarlo al gatto, al cane, al folletto.... per una notte, per un giorno, per qualche ora se il piccolo ha spesso il succhiotto in bocca).
In questo modo, il bambino non se ne vedrà privato sin da subito in modo definitivo.
Inoltre, il fatto di sopravvivere alla mancanza di ciuccio, lo aiuterà ad accrescere la fiducia in se stesso. Soprattutto se mamma e papà saranno bravi a lodarlo e incoraggiarlo in questo senso.
UNA PICCOLA BUGIA
Molte mamme per togliere il ciuccio utilizzano piccoli trucchi in grado di coinvolgere i bambini convincendoli a privarsene: i gattini, Babbo Natale che viene a riprenderselo, la fatina del ciuccio che in cambio lascia un soldino, i folletti che lo portano via di notte...
Le storie si dividono sostanzialmente in due categorie:
le storie che prevedono l'intervento di una creatura 'superiore' contro la quale non è possibile opporsi; e le storie che prevedono il coinvolgimento del bimbo.
Non ce ne sono alcune migliori di altre. Ogni mamma dovrebbe scegliere tenendo presenti quelle che potrebbero essere le reazioni del proprio bambino. Alcuni bambini, di fronte a Babbo Natale, fatine, folletti...., piegano la testa affascinati.
Altri, però, potrebbero rimanerci male. Per questi potrebbe valere la pena cercare un modo differente di effettuare la cosa. Per esempio: portiamo il ciuccio ai gattini che vivono nel parco; o ancora: spediamolo ai bimbi che vivono lontano e non possono comprarlo....
In tutti i casi, qualunque sia il metodo che deciderete di adottare e che dovrà essere condiviso da tutta la famiglia e da chiunque si prenda cura del bambino (mai avere visioni contrastanti perché il bambino potrebbe sentirsi ingannato), è fondamentale che sottolineiate con lui i suoi primi giorni o notti senza ciuccio. Lodandolo di fronte agli altri, facendolo sentire grande e responsabile, eventualmente premiandolo con piccole ricompense (il suo piatto preferito, un momento di coccole in più, un'uscita tutti assieme...).

da www.bambinopoli.it
@Riproduzione Riservata
 
 

CAV Voghera

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